Cucchiaino

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Il cucchiaino è il geniale affronto dell'inventiva umana alle naturali limitazioni sulle minime quantità di prodotto raccoglibile (ed eventualmente ingeribile) con un unico utensile.

Storia

Ricostruzione 3D di un cucchiaino.

La storia del cucchiaino è uno dei più affascinanti capitoli del Progresso Umano. Sebbene molti siano gli studi e le ricerche effettuati per ricostruire il travagliato percorso di questo meraviglioso oggetto attraverso i millenni, sono ancora molteplici le incertezze, fonti di furiosi dibattiti tra gli storici.

In particolare, quattro sono i punti che rendono i pallidi, occhialuti, gobbi e anziani studiosi feroci belve pronte a mordicchiarsi il lobo dell'orecchio a vicenda (in realtà i punti sarebbero stati ben di più, ma la legge che domina l'ambito accademico "quattro paperelle... quattro stelline!", impose di ignorare gli altri 67):

  1. Il movente che spinse l'uomo delle caverne a costruirsi un cucchiaino è un nebuloso enigma. Le ipotesi più accreditate sono 4:
    1. La necessità di un sostegno erettile. Superata ormai la fase dell'accoppiamento a scopo procreativo, l'Homo habilis scoprì l'accoppiamento a scopo ricreativo. Tuttavia, non avendo ancora raggiunto le doti fisiche necessarie che sarebbero poi state caratteristiche dell'Homo erectus, aveva grosse difficoltà nel momento fatidico. Fu per questo che inventò lo stecco col pratico reggi-glande, il cucchiaino, che applicato alla flaccida appendice ne permetteva l'utilizzo a mo' di calzascarpe.
    2. La ricerca di un arma da guerra per scacciare i rompiballe senza ucciderli[1]. Un dipinto rupestre mostra come una coppia di ominidi in giacca e cravatta dozzinali, un libro e alcuni volantini in mano, identificati come Testimoni di Geova, evidentemente sgraditi ai proprietari della caverna, vengano messi in fuga dal tiro di delicati frammenti di muco secco e sporcizia estratti e appallottolati lanciati appunto col cucchiaino, il quale, tenuto con la mano sinistra, facendo perno sul pollice, tenuto fermo dal medio e bloccato dall'indice, creava un perfetto sistema a catapulta.
    3. Il bisogno di coprirsi gli occhi prima dell'accoppiamento. Infatti le donne dell'epoca erano decisamente poco attraenti. Neanche gli uomini erano affatto carucci o pucciosi, ma tanto le donne erano tramortite da clave e dunque per loro non c'era nessun problema. Sicché appare ovvia la virile necessità. L'ipotesi è che, per avere le mani libere, i due cucchiaini venissero retti da un terzo ominide, il quale non di rado approfittava della situazione.
    4. Per ottemperare alle leggi vigenti, è stato necessario formulare l'ipotesi che il cucchiaino sia stato creato dal Nostro Signore insieme a tutto il resto.

Origini

Lo scopritore Herrmann Von Lehninger, soprannominato Strunz.

I racconti sulle origini del cucchiaino si perdono nei fumi del tempo. Alcuni disegni rupestri mostrano il più antico esemplare, risalente all'età del bronzo, ritrovato nel 1812 nella Terra del Fuoco da Herrmann Von Lehninger (1749\1815), avventuriero di origini ariane molto noto all'epoca, durante una delle sue numerose[2] spedizioni.

La scoperta fu assolutamente casuale: lo scopo della spedizione era infatti recuperare alcune casse di birra messe in fresco in attesa di una serata speciale. L'occasione si presentò quando Herrmann perse precocemente la verginità, all'età di 63 anni. Alcune settimane dopo l'evento, l'intrepido partì, anche per via di alcune contingenze (leggasi gravidanza della malcapitata) che richiedevano un suo repentino allontanamento. Durante gli scavi[3], un operatore ubriaco, che aveva perso un braccio in un piccolo screzio con un pinguino, perse anche l'equilibrio, cadde in un dirupo e morì. Nessuno voleva andare a prendere il suo corpo per seppellirlo e fargli un degno funerale, nonostante il dirupo fosse profondo ben mezzo metro. Senonché tutti si ricordarono che l'operatore portava con sé alcune racconti di donnine discinte, così gli esploratori scesero giù per il dirupo, presero i racconti e lasciarono lì il cadavere. Non prima però di aver trovato sul fondo dell'anfratto un magico oggetto che mai avevano visto: un clistere. Lo raccolsero con un cucchiaino che avevano trovato lì per caso, e solo dopo mezz'ora si accorsero di aver scoperto il cucchiaino.

Voce correlate

Note

  1. ^ Gli ominidi erano infatti dotati di una certa sensibilità.
  2. ^ La cifra esatta non è nota, ma sembra che in totale H. Lehinger abbia organizzato e partecipato a 3 spedizioni:
    • Spedizione del 1789, destinazione: Napoli. In quei luoghi ancora inesplorati, abitati da popoli che non avevano ancora smarrito il candore tipico dei selvaggi, L. scoprì la bislacca usanza di aggiungere basilico sulla pizza. Tuttavia, le sue origini gli impedirono di comprenderne appieno il senso. Ritornò dall'esotico luogo con una pietra, avvolta nel cartone: "Ma... ma.. kui tentro afrebbe dofuto ezzerci ein telefoninen.. l'ho fisto kon miei okki.. miracolen!", pare furono queste le parole che disse quando al ritorno dal viaggio i suoi finanziatori aprirono l'unica prova che effettivamente L. fosse realmente andato da qualche parte.
    • Spedizione del 1799, destinazione: Terra del Fuoco. Scopo dichiarato della spedizione era la conservazione di alcune casse di birra in fresco. Fu un successo, anche se il gelo, le belve feroci e i ripetuti attacchi a scopo di stupro dei selvaggi causarono la morte di 77 degli 80 partecipanti alla spedizione.
    • Spedizione del 1812, destinazione: Terra del Fuoco. Il recupero delle casse di birra coincise con il fortuito ritrovamento del più antico esemplare di cucchiaino tuttora conosciuto. Il successo per L. fu enorme e la scoperta gli fruttò ingenti ricchezze.
  3. ^ Eseguiti secondo le più moderne tecniche di schiavismo.