Contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare

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Una giovane Ilse Koch interpretò la contessina Alfonsina Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare. Con la sua pessima interpretazione, oltre che a farla scartare nei film successivi, si guadagnò meritatamente l'appellativo di "cagna di Courmayeur".

La Contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare, chiamata Pia più per necessità di tempo che per anagrafica, è una filantropa, maggiore azionista della Megaditta e unico personaggio realmente esistente della saga fantozziana.

È bene precisare che nulla ha a che fare con "la Contessa", la nota troia di Bari, così chiamata per i suoi modi particolarmente aristocratici.

Qualche cazzata su di lei

La Contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare è un'aristocratica di alto rango, snob, dichiaratamente amante dello sfarzo e del pene. La sua caratteristica peculiare, però, è certamente quella di essere partenogenetica. Ciò spiega:

  • La totale assenza, nell'albero genealogico a ramo singolo della famiglia Serbelloni, di umani o altri mammiferi di sesso maschile
  • La somiglianza calzante di nonna, madre & figlia, distinguibili solo per il numero e la profondità delle rughe sul viso.
  • I suoi alibi adamantini per i furti nelle gioiellerie di Roma degli anni 70 nonostante la principale sospettata sia sempre lei...
  • ... e pure le sue pasciute sostanze, quella classica "ricchezza da nobile, che non si sa mai da dove venga fuori".

Diavolo di una Contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare!

Presenze

La famiglia Serbelloni è una delle poche dell'universo fantozziano a rivolgersi sempre - e dico SEMPRE - gentilmente nei confronti del ragioniere.
Il problema è che alle parole seguono spesso e volentieri fatti scorrelati.
Un po' come il taglialegna di Esopo con la volpe.
Quasi sempre...
  • Fantozzi: per la fortuna dei telespettatori qui la Contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare è solo nominata. A farne le veci è invece la trombabilissima figlia Alfonsina.
  • Il secondo tragico Fantozzi: perno narrativo del varo della motonave aziendale e della cena a base di tordi e pomodorini coltivati negli orti dell'inferno. Gli strascichi della sua imbranataggine esasperata, a suon di ettolitri di prosecco gettati in mare, mutilazioni genitali digitali, smoccoli e chi più ne ha più ne metta ebbero conseguenze ai limiti del surreale: quella notte stessa, mentre nella sua sontuosa villa si servivano portate di probabile origine aliena e faceva sfoggio di due bellissime arcate dentarie l'ineffabile Ivan il terribile XXXII° (anch'esso di origine aliena), la guardia costiera, al porto, multò 400 sardine e una balenottera di passaggio per nuoto in stato di ebbrezza.
  • Fantozzi subisce ancora: interpreta, sotto mentite spoglie, la suora rompiballe dell'ospedale, verso la quale il ragioniere nutre un tale rispetto da mantenere un rigoroso distanziamento. Per questo l'ha gettata nella tromba delle scale del diciassettesimo piano, per essere quindi ricoverata a vita nell'ortopedia del famigerato professor Leonida Grandi. Non è un caso che nell'ultimo film l'attrice venne sostituita.
  • Fantozzi 2000: la clonazione: in questa pellicola compaiono due sconosciute, che si spacciano per componenti di una dinastia ormai estinta: la Contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare propriamente detta, pessima padrona di casa e superflua presenza, e la Contessa Madre, matriarca e sospetto gremlin, per via della sua trasformazione in predatrice sessuale allo scoccar della mezzanotte.

Curiosità

Secondo i registri nobiliari la Contessa era nientepopodimeno che duchessa, ma venne degradata con ignominia per un goffo incidente durante un varo da lei stessa presieduto, in cui, detta in con parole alteramente raffinate, tranciò come la testa di un pollo il mignolo dell'arcivescovo (con anello pastorale). Cominciò a circolare voce nella tra gli uffici della Megaditta che la mozione giunse proprio dai piani alti della C.H.I.E.S.A: evidentemente il povero arcivescovo, misericordioso seppure un tantino permaloso, se la legò al dito...