Conformismo

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Appunto!
« Al conformismo l'ironia fa più paura d'ogni argomentato ragionamento. »
« Il conformista è un individuo che... no niente, lasciamo perdere altrimenti mi incazzo. »
« Il conformismo è il carceriere della libertà e il nemico dello sviluppo. »
(Adolf Hitler... o forse era John Fitzgerald Kennedy?! ...Masticazzi!)

Con il termine conformismo si fa riferimento alla tendenza ad adeguarsi a comportamenti ed usi predefiniti, all'assumere opinioni politicamente o socialmente prevalenti, nonché a tifare Rubentus.
Questo atteggiamento viene definito in psicologia con il termine conformità, secondo altri equivale invece a "essere un pecorone", ma la pensano in questo modo solo gli individui dotati di un QI superiore a quello del carciofo.
A molti altri torna comodo che esistano queste persone diversamente intelligenti, perché sono una fonte inesauribile di guadagno e facili da pilotare. Lo sfruttamento di tale fenomeno si concentra soprattutto nel settore della moda, dove basta prendere una come Naomi Campbell, vestirla da hippie e, tempo due settimane, sembrerà di stare al concerto di Woodstock anche nel centro storico di Matera.
Per le idee politiche, e i modi di pensare, il discorso vale lo stesso: ripetere a reti unificate, ogni 3 minuti, che la salvezza dell'Italia passa dal Jobs Act di Matteo Renzi, può "conformare" la gente all'idea che la disoccupazione si possa risolvere col precariato. Ossia che è da irresponsabili pensare di mangiare tutti i giorni, basta abituarsi a farlo una volta a settimana. In effetti, come dargli torto?!

Origine

L'origine del conformismo risiede nella radice animale dell'essere umano, che attinge le sue paure dalla solitudine fuori dal branco, quasi sempre un branco di deficienti. È una sorta di comportamento mimetico: l'individuo si nasconde nell'ambiente sociale nel quale vive, assumendone i tratti più comuni, in termini di modi di essere, di fare e di pensare. Questo spiega perché quasi tutti i politici finiscono per rubare, tuttavia, anche se si mimetizzano bene, prima o poi faranno la fine che meritano.
La tendenza a conformarsi è stata appurata con un esperimento, condotto nel 1956, ad opera dello psicologo sociale polacco Solomon Asch. Egli era uno scienziato scrupoloso e competente, ma soprattutto un uomo di elevata statura morale. Quando non strisciava a terra sbronzo di Żubrówka.

Esperimento di Asch

Il protocollo sperimentale prevede 8 soggetti, di cui 7 d'accordo con Asch all'insaputa dell'ottavo, il soggetto cavia chiamato scientificamente "idiota di turno". Vengono presentati dei normali esercizi di discriminazione visiva, nel corso dei quali i complici rispondono in maniera concorde e palesemente errata. Riportiamo fedelmente uno dei test più significativi.

Uno dei soggetti dell'esperimento di Asch.
Uno dei soggetti restio a collaborare.
Test 261 Viene mostrato un semaforo col rosso accesso, i sette complici rispondono che è verde. Esito test
Soggetto cavia 1 Risponde rosso e guarda gli altri con disapprovazione, come se fossero dei tossici. Negativo
Soggetto cavia 2 Risponde verde ma è daltonico. Inutile
Soggetto cavia 3 Risponde verde perché è la madre di Asch e vuole che suo figlio faccia bella figura. Positivo
Soggetto cavia 4 Risponde verde e invita a cena gli altri sette, almeno per una sera non penserà al suicidio. Positivo
Soggetto cavia 5 Risponde rosso e si guarda attorno cercando la telecamera di Scherzi a parte. Negativo
Soggetto cavia 6 Risponde verde ma è originario di Napoli. Inutile
Soggetto cavia 7 Risponde verde e si mette in tasca i soldi promessi dal professore. Positivo
Soggetto cavia 8 Risponde verde ed evita che gli scagnozzi di Asch lo prendano a cinghiate. Positivo
Soggetto cavia 9 Risponde verde perché è innamorato segretamente di Asch. Positivo

Al termine degli esperimenti:

  • il 66% si conforma alla maggioranza;
  • il 25% non si conforma;
  • il 9% restituisce i soldi ad Asch perché non vuole fare la figura del pirla.

Effetto gregge

:- Pecora 1: “Scusa, sai mica dove stiamo andando?”
- Pecora 2: “Non ne ho idea, però sbrigati altrimenti restiamo indietro.”

Descrive situazioni in cui un gruppo di individui, senza che ci sia alcun coordinamento tra i singoli, reagisce coerentemente "seguendo la corrente". Tale comportamento appare nel corso di:

Tutto ciò è stato oggetto di un famoso studio del biologo evoluzionista William Donald Hamilton, intitolato Sono in prigione ma non ho capito perché, che gli valse due pacche sulle spalle.

Effetto del falso consenso

Renzi felice che un elettore sia d'accordo con tutte le sue idee.

L'effetto del falso consenso è la tendenza a proiettare sugli altri il proprio modo di pensare, credendo che le proprie opinioni siano più diffuse tra il pubblico di quanto lo siano realmente.

« Il popolo Ci ama[3]. Non sentite le grida festanti che si avvicinano?! »
(Luigi XVI di Francia prima di capire il funzionamento della ghigliottina.)
« Sono una grande attrice, lo dicono tutti quelli della troupe del film che sto per girare. »
(Sara Tommasi prima di "recitare" nel suo unico fil... porno.)
« Attorno vedo solo facce sorridenti, sono tutti con me. Vinceremo almeno col 70% dei voti a favore. »
(Matteo Renzi prima di essere "uccellato" al referendum costituzionale del 2016.)

Effetto carrozzone

L'effetto carrozzone, meglio conosciuto come salire sul carro dei vincitori, è l'irrinunciabile bisogno fisico dei voltagabbana di associarsi al vincente di turno. Daniele Capezzone, uno dei massimi profeti di tale comportamento, è passato dall'avere una posizione radicale a quella orientata alla massima flessibilità, mettendo il suo personale intuito politico al servizio di chiunque avesse un consenso politico sopra il 25%.
Sempre restando in ambito politico, tale condotta si esalta in occasione dei referendum, durante i quali assistiamo puntualmente ad un trasformismo considerevole che porterà, a giochi conclusi, tutti i soggetti sul podio. La tecnica è sempre la stessa e passa per un iter collaudato nel tempo.

  • Fase 1 : dichiarazione di apertura. "Noi siamo per il [4], ma abbiamo aperto un sereno confronto con le altre forze politiche". Gli addetti ai lavori la chiamano "fase di interazione", chi possiede un briciolo di cervello preferisce definirla "tenere il piede in due staffe".
  • Fase 2 : valutazione degli orientamenti. A seguito dei sondaggi si inizia a spostare (o meno) la propria dichiarazione, la frase è spesso: "Restiamo convinti della nostra posizione..." (senza specificarla, tanto oramai non se la ricorda nessuno) "...tuttavia, dal confronto politico è emersa una convergenza di vedute di cui dobbiamo tener conto".
  • Fase 3 : ribaltone apparente. Si attua quando i sondaggi diventano contrari alla propria posizione, la frase di rito è quasi sempre: "Da un confronto interno è emersa una scollatura con la base, stiamo rivalutando la questione perché sarebbe da irresponsabili non farlo".
Per qualcuno diventa un carro da morto.

Dopo il bailamme delle votazioni, effettuate da persone in stato confusionale, si arriva alla Fase 4, che è ovviamente[citazione necessaria] la celebrazione della vittoria.

« Eravamo contro il nucleare già da prima, c'è stata disinformazione. »
(Un politico di centrosinisdestra all'indomani del referendum sul nucleare del 2011.)
« Siamo sempre stati a favore del NO, almeno da quando i sondaggi lo davano al 75%. »
(Un politico di centrosinisdestra all'indomani del referendum costituzionale del 2016.)

L'espressione è mutuata da quella inglisc "jump on the bandwagon", nella quale: l'immagine del carro che trasporta la banda musicale, solitamente durante una parata, scatena una festosa e coinvolgente euforia che spinge la folla a seguirlo. Il concetto si materializza nel camper di Matteo Renzi, usato dall'ex premier ridens durante le passate primarie, che forse tornerà su strada molto presto. Giusto il tempo di fare il pieno di scimuniti.

Spirale del silenzio

"Shhh! Dittatura in corso!"

La teoria fu sviluppata negli anni '70 da Elisabeth Noelle-Neumann, fondatrice dell'ESAME (Ente per la Sottomissione e l'Assoggettamento delle Masse Ebeti) con sede a Patonza... Magonza. Analizza il potere persuasivo dei mezzi di comunicazione di massa, in grado enfatizzare opinioni e sentimenti prevalenti mediante la riduzione al silenzio delle opzioni minoritarie, o comunque dissenzienti.
La tesi centrale della spirale del silenzio è la seguente: il costante, contemporaneo, ridondante e contorto afflusso di notizie da parte dei media può, col passare del tempo, causare un'incapacità nel pubblico nel selezionare e comprendere anche situazioni elementari. Questo porta:

Ovviamente, l'arrivo di tecnologie "non pilotabili" (come Facebook e WhatsApp), in grado di far scambiare liberamente opinioni e riflessioni tra le persone, guasterà sicuramente i piani a chi intende sottomettere l'umanità.
È altrettanto sicuro che l'autore di questo articolo ha appena descritto uno scenario auspicabile ma poco realistico, giacché:

« Se metti una zappa in mano ad un deficiente è probabile che se la darà sui piedi. »
(Pier Matteo Bilderberg, Lasciamoli fare tanto non ci arrivano, Dresda 2016.)

Dittatura della maggioranza

È un concetto politico, teorizzato da Polibio nel II secolo a.C., che esprime il principale limite (o patologia) della democrazia moderna. Fortunatamente, questo scenario è ipotizzabile solo in paesi con la carta costituzionale scritta a matita, o in presenza di una popolazione disinformata e male istruita. Il rischio è quello di una progressiva emarginazione delle minoranze, con la possibilità che si apra la strada a processi di controllo e manipolazione operati da gruppi ristretti di persone. Per rendere fattibile un piano del genere occorre:

"...e quella volta che ti ho detto: il mio programma è meglio del tuo! Ahahahah!"
  • un progetto di controllo e asservimento dei mass media tramite finanziamenti[5];
  • la responsabilità civile dei magistrati[6];
  • riduzione del numero dei parlamentari[7];
  • concessione di forti sgravi fiscali per agevolare il ritorno dei capitali dall'estero[8];
  • moltiplicazione delle reti radio e TV, in nome della libertà di antenna, con programmi di intrattenimento per decerebrati[9];
  • preminenza della Camera dei Deputati nell'approvazione delle leggi; Senato federale delle Regioni focalizzato sulla legge di bilancio[10].

Ovviamente tutto questo non può accadere in un paese democratico[citazione necessaria], anche se c'è stato chi lo riteneva possibile.

« Ho con me qualche appunto che vorrei illustrare. »

In una situazione del genere il Partito degli incazzati dovrebbe guadagnare immediatamente il 90% dei voti, invece la gente "si conforma". D'altra parte:

« Il telegiornale ha detto che è necessario per il bene del Paese. »
(In alternativa: per uscire dalla crisi; perché ce lo chiede l'Europa; perché altrimenti arrivano i comunisti; etc.)

Note

  1. ^ le bolle, in alternativa le mogli
  2. ^ attenzione al vostro segno zodiacale
  3. ^ plurale maialatis
  4. ^ ovviamente vale anche per il No
  5. ^ meglio se pubblici, che metterci i soldi propri è un peccato
  6. ^ così, temendo denunce e querele, la smetteranno di rompere i coglioni ai potenti
  7. ^ ai pochi allineati e scelti dalla "direzione"
  8. ^ che altrimenti non si possono corrompere finanzieri e magistrati poco melleabili
  9. ^ che altrimenti la gente potrebbe pensare a cose importanti
  10. ^ e su altre importanti questioni tipo l'istituzione della "Giornata della Marmotta"

Voci correlate