Colin McRae

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(Colin McRae quando sterza una macchina.)
McRae sterza la sua Subaru.

Colin McRae (per gli amici Colin McCrash, Colin Mecrì o Colin MacCrae) è un noto distruttore di macchine, nonchè Campione del Mondo di Destruction Derby Rally nel 1995.

Carriera

McRae inanzitutto nasce morto nel 1968 nei boschi sperduti e nebbiosi della Scozia dal padre Jimmy e dal suocero Sean Connery, per gli amici 007, a 18 anni esordisce nel campionato mondiale rally del 1987 con una piccola Vauxhall Nova, versione anglosassone della nostra Opel Corsa riuscendo a fare tempi da sfracello, ma già nel corso degli anni riesce a correre vetture più potenti gareggiando con piloti del calibro di Miki Biasion, François Delecour, Juha Kankkunen, Carlos Sainz, Didier Auriol, Paolo Bonolis, Giancarlo Magalli, Sandro Giacobbe ed Helenio Herrera, nonché Hector Cuper che corse per sbaglio con una Mini Cooper.

Nel 1993 arriva infatti la prima vittoria, al rally della Vecchia Zelanda, nelle speciali disputate interamente su fondo ingallinato riesce finalmente a vincere, l'anno successivo arriva alla ribalta con un'Impreza col azzurro viagra con stelle gialle rubate dalla Juventus e cerchi color oro zecchino, ma arriverà a 266 punti dal campione del mondo ossia Didier Auriol. L'anno del titolo è il 1995 sempre al volante della sua Impreza, arriva dopo un testa a testa con Carlos Sainz, prima dell'ultima gara in Gran Bretagna, sono a pari punti, ma all'ultima gara McRae vince il Mondiale, mentre Sainz vince un "cazzo", quello firmato da Rocco Siffredi.

I resti della sua millemillesima macchina andata.

Nei tre anni successivi McRae torna ad essere un pivello, sfracellando la Subaru 30 volte all'anno, distruggendola ogni 10 rally, ma comunque rimane un pilota vincente, è soprattutto riesce a vincere 5 rally nel 1997, ma non basta, Tommi Makinen vince il suo secondo mondiale di fila per 0.000000000001 punti, l'anno successivo durante il Rally della Nuova Zelanda, McRae si distrae colpendo un giocatore degli All Blacks e subisce un'infortunio al pene, saltando le ultime quattro gare della stagione e lasciando guardare i suoi rivali nella corsa al titolo Sainz (che poi esploderà il motore della sua ventordicesima Toyota), Makinen (che vincerà il titolo per il terzo anno di fila), ed Enrico Mentana, che poi darà la sua linea al Tg5.

McRae nel suo stato di forma.

McRae verrà licenziato dalla Subaru per guidare una Ford Focus, erede della Escort venduta in mani private all'ex premier Silvio Berlusconi, durerà quattro anni la sua avventura nella casa dell'ovale blu dove collezionerà 7 trionfi, 25 coppe del nonno, 4 titoli mondiali regalati: 2 a Marcus Gronholm, una a Makinen e un'altra a Richard Burns, ma donata dal fratello Alister, pure lui rallysta, poi ancora 1 scudetto di cartone, 25867 capottamenti, 860000 ore a giocare al suo videogioco e anche 38528325906 incidenti che riducono la sua Focus in vari modi: in un gel per capelli, in un barattolo della Sammontana, in una carta buoni sconto e in un grissino della GrissinBon. Scaricato dalla Ford, finirà alla Citroen dove ritrova Sainz e un certo Sébastien Loeb, finirà con 0 vittorie con la macchina francese riducendo poco in un rottame, dopodiché si ritira dalle scene iridate (apparte brevi apparizioni nei rally ma anche nelle corse in circuito). A millemila anni suonati McRae si dà all'ippica prima di morire.

La morte

Ritrovato il corpo di McRae in elicottero.

La morte arriva in uno stupido incidente in elicottero il 15 settembre 2007, poi rimasto carbonizzato e avvolto dalle fiamme, assieme al figliolo Johnny, da qui finisce la sua carriera.

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