Clan Uchiha

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« ... ed è stato l'intervento della Polizia di Stato che ha permesso di catturare, in un colpo solo, la quasi totalità dei componenti della nota organizzazione mafiosa, responsabile di numerosi attentati al governo e traffici illeciti di sostanze stupefacenti che andavano avanti da anni, con un giro d'affari di milioni di euro. Grazie anche alle informazioni di un ex membro pentito, si è messa così fine all'esistenza del clan, di cui ora rimane ancora latitante solamente un membro... »
(prima notizia del telegiornale "Konoha 5" sullo sterminio del clan Uchiha)
« Questo è un risultato davvero rilevante nella lotta alla criminità organizzata, a cui si è potuti giungere soprattutto grazie al coordinamento delle forze governative e alla volontà di garantire la sicurezza e la legalità nel nostro stato. »
(L'Hokage in commento alla notizia)


Storia

Il Clan Uchiha, meglio noto come U' Cicca, è un potente clan della 'ndrangheta calabrese che estende il suo dominio nel villaggio dell'insalata Bonduelle.

Secondo la contorta ideologia del mondo di Naruto, una determinata cosa è ritenuta potente quando invece, da un punto di vista normale, appare come la più sfigata e inutile di tutti. Così è per questo clan: infatti i suoi membri, oltre ad essere dei truzzi bastardi che se la tirano un casino, sono tutti affetti da una congiuntivite cronica ereditaria, chiamata Sharingaretta; una terribile tecnica usata soprattutto per sbarazzarsi dei nemici nelle frequenti faide tra

Il terribile clan Uchiha..

clan e riscuotere i pizzini dalle piccole imprese locali, come quella di falegnameria del clan Senju dei Tagliaboschi.

Questa suprema arte occhiulare fu sviluppata dal leggendario capostipite degli Uchiha, il quale aveva il vizio del fumo e un giorno, ficcandosi accidentalmente il suo Avana nell'occhio, scoprì che la cenere incandescente gli donava una supervista tipo eroe della Marvel. Così acquistò uno straordinario potere che si trasmise naturalmente anche ai suoi discendenti. Per far sì che questo potere si mantenesse intatto, venne adoperata una politica di matrimoni combinati tra parenti, insomma una serie di incesti fra cugini e cugine. Naturalmente tutti sanno che gli incroci tra consanguinei non sono mai una buona cosa, e infatti da queste scabrose unioni nacquero soggetti con ben poco di normale, affetti da ogni sorta di patologia fisica e mentale, qui sotto brevemente presentate:

Egocentrismo e manie di grandezza

(principale degente: Madara Uchiha)

Chi ne soffre crede di essere il personaggio più potente del manga, infatti è così intelligente da farsi credere un completo deficiente per metà della storia, per poi rivelarsi in tutta la sua grandezza e attirare stuoli di otaku adoranti, ma non di fangirl, nonostante la giovane età e l'aitante fisico[come no]. Come al solito distrugge il mondo perché è convinto di salvarlo e i suoi nobili ideali non sono per niente compresi dai cosiddetti buoni, il cui baluardo e stemma è niente popodimeno che un sedicenne biondo come lo zafferano, con una tenia assatanata nell'intestino e l'intelligenza di un

Si, lui è il cattivo.

criceto dopo un ictus.

Androginia con lievi sintomi di autismo

(principali degenti: Itachi Uchiha e Shisui Uchiha)

Dato che oltre metà dei personaggi maschili di questo fumetto sembrano donne, anche il clan Ucicca ha i suoi rappresentanti in questo campo, ovvero i due amiconi Itachi detto O' Donnolaiuolo e Shissui Acqua Stagnante. Entrambi grandi fan di ciglia finte, mascara ed eyeliner, convinti che esaltino la loro virilità mentre invece donano loro l'aspetto di Sean Penn in "This Must Be The Place", sono molto temuti dal resto del clan per l'eccellente padronanza della sharingaretta e per il fatto che siano i più secchioni in ogni campo, tranne che in quello sociale (da qui la diffidenza). Incapaci di operare scelte secondo la comune etica umana, preferiscono sterminare tutti quelli che conoscono e ammazzarsi fra di loro pur di proteggere la Foglia (difficile accertare di quale tipo di foglia possa trattarsi). Peccato che gli effetti del fumo e dell'erba si facciano sentire soprattutto per il povero Itachi, a cui fin dal primo tiro sono venute due rughe-occhiaie che sembra se le sia fatte con la biro. Inoltre il ragazzo, malato da tempo di aids, muore in giovane età di tubercolosi, dopo essere diventato completamente cieco e aver combattuto in tali condizioni contro il fratello solo per dargli il contentino. Incredibile che tipi del genere siano diventati un modello per chi segue l'assurda serie di Naruto. Forse è grazie al fatto che, con la loro filosofia spicciola e i discorsi intrisi di un aura di incomprensibile saggezza, appaiano come quelli un attimo più intelligenti e quindi più potenti(sempre secondo i canoni di Masashi Kishimoto). Da notare che di Acqua Morta non si sa praticamente un c***o, tranne che era il più bravo con la sharingaretta e che ne aveva inventata una elettronica: ammazzava uguale, limitando però gli effetti dannosi del fumo. Questo gli aveva attirato l'invidia di Danzo, il capo dei viscidi dervisci sicari della ANBU, che lo uccise per fregargliene una, ma l'altra il Fulmineo l'aveva già lestamente regalata ad Itachi per farlo smettere di fumare. Poi quest'ultimo, non riuscendo a smettere comunque, l'ha lasciata in eredità al protagonista, nella speranza che lui riesca a salvare almeno suo fratello, condotto sulla strada della droga da un pusher mascherato che il fanciullo ha conosciuto ai funerali di Itachi. Però... è strano come il bietolone che non c'entra niente venga sempre in possesso delle armi più forti solo perché il suo nome è in copertina, non trovate anche voi?


Brama ossessiva-compulsiva di vendetta

(principale degente: Sasuke Uchiha)

Patologia di origine controversa. Secondo alcuni non è ereditaria ma causata da un forte trauma avuto in tenera età come, per citare un generico esempio, assistere al massacro della propria famiglia e vedersi morire davanti i genitori per mano del proprio affettuoso fratellone. Comunque chi ne fa parte si crede un vendicatore: il suo unico scopo nella vita è uccidere chi ha infangato l'onore del clan e poi, lavata l'onta, ridargli vita, cosa molto nobile se non si considera il fatto che il soggetto in questione non ha la più pallida idea di cosa significhi letteralmente "dare vita" o "riprodursi"...

Per questa sua ossessione continua ad allenarsi e a vendersi come un manichino al primo cattivone che passa, spinto dall'odio prima per il fratello e poi per quelli che hanno fatto in modo che lui lo odiasse, e altre scuse del genere ad libitum: tutto pur non ritornare dal suo migliore amico, che farebbe di tutto per lui e lo aspetta a braccia aperte (conoscendo l'amico, non lo farei neanch'io).