Cesare Lombroso

Da Condiclodepia, l'onciclepadia disclesica.
(Rimpallato da Cesare lombroso)
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Cesare Lombroso (data di nascita non pervenuta - boh) è stato un noto criminologo e proto leghista, ovviamente lombardo (come suggerirebbe, d'altronde, il cognome, che ha poco a che fare col carattere ombroso del tizio in questione -o almeno non del tutto- ma con la presenza dell'immancabile nesso nasale-labiale-liquida mbr e il suffisso oso che rimanda all'impronunciabile, se te set minga de Milàn, oeus; ma qualcuno sostiene che in realtà avrebbe origini veronesi o giudaiche).

Vita

Lombroso ti sta esaminando... e non gli piaci affatto.

Figlio d'un noto scultore della Bovisa, il piccolo Cesare crebbe nell'ombroso (allora è un vizio!) atélier paterno, tastando nella penombra (altra parola con assonanze lombarde!, nonché altro) le teste dei busti: da qui nacque il suo interesse per le misurazioni craniche. Convinto che dalla forma del cranio dipendesse anche la determinazione del carattere di un individuo, studiò criminologia, avendo come docente l'americana Julia Kendall, e proseguì con ottimi voti, sinché, per la prova di laurea ebbe a confrontarsi col suo primo caso serio.

Trattavasi di un tale definito nella cartella clinica "due volte losco", ma siccome il professore era anche latinista era definisto "bisluscus": insomma, era il nonno d'un futuro uomo politico itagliano, che voleva far entrare con sistemi para-mafiosi il figlio in una nota banca meneghina, la Rasini. Lo studio del cranio sconvolse il giovane laureando: era qualcosa mai incontrata prima! All'epoca ancora non si parlava di alieni, né un omino con la scoliosi proveniente dal Sultanato di Sardegna aveva ancora messo in moto la scissione dal glorioso Partito Socialista turatiano dei futuri alieni comunisti. Un furente Lombroso non riuscì a laurearsi e dovette tornare alla sessione successiva confrontandosi con un più tradizionale rubagalline immigrato (fatto da cui scaturì un'incomprensibile avversione verso i meridionali, che lo rese un leghista ante litteram).

Carriera

L'ossessione per i crani divenne per lui una ragione di vita. La visitina giornaliera all'obitorio era per lui naturale quanto per gli inglesi prendere il tè alle cinque. Ma ben presto nuovi guai dovevano abbattersi sul suo capo (da lui non ancora esaminato): alcuni amici "burloni" decisero di fargli misurare alcune teste al buio: il responso del Lombroso fu terribile, erano tutti degli assassini! Come fu accesa la luce (Edison aveva testé inventato la lampadina, proprio per quella occasione), lo studioso ebbe un'amara sorpresa: erano dei carabinieri, comandati dal maresciallo PCENSURAa (bisnnono di un futuro servitore dello Stato, nonché quello esaminato con maggior attenzione). Al sentirsi definiti in cotal maniera, i militari accompagnarono lo sfortunato in caserma, dove gli diedero alcuni sani e paterni scappellotti.

Salvatosi per miracolo, il Nostro decise di lasciare la professione e di dedicarsi all'allevamento delle rane sui Navigli.

Curiosità

  • Anche Berlusconi volle farsi misurare il cranio da un sì sommo studioso, ma il Lombroso mai riuscì a dare il responso su una cosa che travalicava la natura terrena delle cose.

Voci correlate