Carrubo

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Il carrubo può crescere anche in ambienti aridi e ostili.

Il carrubo (Catarronia obliqua Linneo, 1753 interno 7) è una pianta capanniforme e sempreverde (tranne di notte) tipica del bacino mediterraeno. Insieme all'olivo e al fico d'India forma l'Alleanza dei Super Vegetamici della macchia mediterranea.

Morfologia

Il carrubo è molto apprezzato per la sua ombra e perché crea nascondigli sicuri.

Il carrubo è un albero possente ma gentile, la sua corteccia è poco ruvida e questo rende il tronco piacevole da abbracciare. Le foglie sono poco grandi e rotonde, molto utili per fabbricare simpatiche trombette e facili da masticare quando sono secche, anche se non c'è motivo di farlo. Le sue fronde sono alte[1] e maestose, e formano ampie cupole la cui ombra, in estate, rinfresca il viandante che vi si risposi di sotto, che molto probabilmente verrà anche schiacciato dal tronco che, appesantito da tanta roba, collasserà su di lui[2]. Il legno è molto usato per fabbricare sedie che vengono di solito usate per stare seduti proprio sotto il carrubo, a fumare la pipa.

Il frutto

Un contadino siciliano mostra ad un soldato americano la sua carruba.

Passeggiando per le campagne del mezzogiorno sotto il sole d'agosto, potrebbe capitarvi di scorgere vecchi e ragazzi bestemmiare la Madonna e gli altri santi percuotendo un povero carrubo con canne e bastoni. Questa pratica non serve per scacciare vie le gazze, né per recuperare qualche pallone Super Tele persosi tra le fronde dell'albero, ma piuttosto per far cadere a terra le carrube (dette piciullazze), i frutti del carrubo, che si appendono coriacemente ai rami della pianta bestemmiando anche loro ogni volta che vengono colpite. Questi frutti a forma di banane marroni schiacciate sono il cibo preferito della popolazione del sud Italia, della popolazione bovina, beninteso.

La loro buccia è di un bel marrone e un po' dura, ma si possono facilmente tagliare con un machete. All'interno del frutto possiamo trovare una dolce polpa dalla quale si può ottenere un'apprezzata sostanza stupefacente chiamata carrubina. I semi sono buonissimi da mangiare, ma non fatelo senza prima prendere appuntamento con un dentista.

Uso e consumo della carruba

In tempi antichi la carruba veniva affissa alle estremità delle fruste per meglio flagellare schiavi, delinquenti e altri poco di buono. Solo dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente si provò a mangiarla e fu presto apprezzata come snack da viaggio, malgrado il suo consumo smodato provocasse fatali emorragie interne. I suoi semi, che pare pesino tutti uguali, venivano usati come unità di misura per pesare oppio e altre droghe; il nome di questi semi in arabo era karat, da qui il nome dell'arte marziale giapponese, il karate, che nella sua forma iniziale era solo una gara a chi sputava più lontano semi di carruba.

Coltivazione

Il carrubo non viene coltivato, ma si coltiva da solo. In primavera i carrubi maschi si spostano lentamente sulle loro radici per accoppiarsi e poi tornano al loro posto; non ci sono immagini o video dell'accoppiamento dei carrubi solamente perché sono timidi di fronte alle telecamere, ma vi giurò che è così. L'uomo si preoccupa soltanto di batterlo con dei bastoni per depredarne i frutti e poi venderseli a peso d'oro[3], arricchendosi a sue spese.
Oltretutto il carrubo non ha bisogno di molta cura, sopravvive bene anche con poca acqua e un tozzo di pane. Si sono trovate piante in mezzo al deserto del Sahara, sul Picco del Diavolo e su Venere.

Prodotti del carrubo

  • Legna da ardere.
  • Foglie secche.
  • Distillato di carruba al 90%.
  • Farina di legno di carrubo.

Curiosità

  • Secondo le statistiche la carruba è apprezzata solo dal 4,2% della popolazione, e non come cibo, ma come arma di offesa.
  • Raccogliere le carrube è uno dei mestieri più pericolosi al mondo, ogni anno 120 persone vengono uccise da un mazzo di carrube in caduta libera.
  • L'ombra è l'unico motivo per cui il carrubo è stato coltivato nel corso dei secoli, le carrube sono state solo una coincidenza.
  • Nelle giornate piovose dal fusto del carrubo spunta un simpatico fungo che, se tagliato nel modo giusto, può curare il cancro e la balbuzie. Occhio però, se il carrubo si trova vicino ad un olivo gli invidiosi gnometti olivastri potrebbero averlo avvelenato.

Note

  1. ^ Fino a sette asini.
  2. ^ È quindi consigliato scegliere con cura l'albero per il riposino.
  3. ^ 20 centesimi al chilo, giusto?