Calpestare un mattoncino LEGO

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« Ad un certo punto ci siamo resi conto che tutti, almeno una volta nella vita, hanno calpestato un mattoncino LEGO. Questa è stata lo nostra ispirazione »
(I R.E.M. sulla nascita di "Everybody hurts")
« Il giorno prima mio marito tornò a casa con una scatola di mattoncini LEGO per Lorenzo. Io cammino sempre scalza in casa, è stata autodifesa. »
(Annamaria Franzoni durante il processo)
« L'unica cosa più dolorosa di pestare un mattoncino LEGO, è pestarne due »
(Proverbio popolare)
« Ti auguro di calpestare un LEGO! »
(Tipici auguri di compleanno alla ex ragazza)

L'atto di calpestare un mattoncino LEGO, se effettuato a piedi scalzi, è l'esperienza più dolorosa che un essere umano può sopportare. Ha infatti il valore 10 nella scala del dolore, precedendo anche il parto che ha valore 9. Il capestare un mattoncino LEGO in casi estremi può provocare anche la morte, questo ha portato al loro impiego in ambito bellico e come metodo di esecuzione.

Storia bellica

Scoperta e primi test

Processo di Norimberga. Due volontari rimettono in scena per i giudici le atrocità condotte ad Auschwitz. Quello di destra non sopravviverà

La LEGO fu fondata nel 1916, ma inizialmente i mattoncini erano di innocuo legno. I primi prototipi in materiale plastico furono creati nel 1940, ma pochi mesi dopo la Danimarca fu occupata dalle truppe naziste. Durante un ispezione della fabbrica, un colonnello delle SS calpestò per sbaglio uno dei nuovi mattoncini in plastica, riportando la rottura di tre ossa del piede sinistro nonostante indossasse gli stivali. Compreso immediatamente il potenziale distruttivo insito in tali piccoli oggetti, i nazisti raccolsero tutti i mattoncini in plastica che trovarono e li spedirono in Germania per ulteriori test. Buona parte furono dirottati ad Auschwitz su ordine del dottor Mengele, che li impiegò nei suoi famigerati esperimenti coi gemelli omozigoti. Tali test vedevano un infermiere accompagnare uno dei due gemelli, fino ad una porta. L'infermiere non conosceva il contenuto della stanza, in quanto i test erano rigorosamente a doppio cieco. Uno dei due gemelli, entrato, si trovava così a camminare, bendato e scalzo, su una distesa di mattoncini LEGO. Spesso il paziente moriva prima di giungere all'altro lato della stanza, lunga un paio di metri. L'altro gemello affrontava invece la prova "placebo", cioè un'innocua distesa di carboni ardenti. Appurata l'effettiva letalità dei mattoncini plastici, questi furono trasferiti ai laboratori per lo studio di nuovi armamenti. I risultati dei test erano così strabilianti che si decise di interrompere il programma nucleare in favore di una nuova arma finale a base di mattoncini LEGO.

La Guerra fredda e il bando

Comparazione tra un piede sano (a sinistra) ed uno che ha pestato un mattoncino LEGO

La guerra terminò prima del suo completamento, e gli scienziati impiegati nel programma furono trasferiti segretamente negli Stati Uniti. Alcuni disegni finirono però in mano ai sovietici. Fu così che entrambe le superpotenze crearono le loro armi a mattoncini LEGO. Si trattava di bombe che potevano spargere diversi milioni di mattoncini per un'area di diversi km quadrati. Una tale arma poteva sterminare un'intera metropoli, rendendo poi il terreno inabitabile per diversi secoli a venire[1]. Durante la Guerra fredda divenne chiaro che una guerra a base di tali armi, se condotta su scala mondiale, avrebbe portato all'annientamento dell'umanità. Entrambe le superpotenze decisero di nascondere l'esistenza di tali armi, dichiarando il possesso di ben più innocue armi nucleari. Il trucco non durò molto, e nel 1979 le armi a base di LEGO furono messe al bando dall'ONU.

I mattoncini oggi

Complice la segretezza dei test effettuati durante la guerra, una volta riaperta la fabbrica, gli ignari dirigenti della LEGO iniziarono a commercializzare su scala mondiale i nuovi mattoncini in materiale plastico. Fino al 1979, anno in cui la loro pericolosità divenne nota al mondo a causa del bando ONU, si contarono in media un migliaio di decessi l'anno. In seguito la LEGO modificò il disegno ed i materiali. Nonostante il tasso di mortalità sia ora quasi a zero, il calpestare un mattoncino LEGO è tutt'ora l'esperienza più dolorosa provabile da un essere umano.

Come metodo di esecuzione

Il "calpestare un mattoncino LEGO" è un metodo di esecuzione capitale impiegato in alcuni paesi del medio oriente. Inizialmente, il condannato era costretto a camminare lungo una distesa di mattoncini, la morte sopraggiungeva tra atroci sofferenze dopo pochi metri. In seguito tale metodo fu giudicato troppo cruento. Attualmente il condannato viene calato velocemente, usando una corda legata attorno al collo, attraverso una botola, riempita di mattoncini LEGO. L'impatto, a piedi scalzi, risulta letale in pochi secondi. Mattoncini LEGO furono impiegati anche come sostituti delle pietre nella lapidazione, ma caddero presto in disuso in quanto la loro letalità è strettamente collegata all'atto del calpestamento.

Difese

Mimetizzarsi potrebbe essere una forma di difesa. Ma anche no.

Esistono vari metodi per difendersi da queste eventualità:

  • Non comprare LEGO ai vostri figli.
  • Se siete figli, non farvi comprare dei LEGO.
  • Se avete fratelli che chiedono LEGO in regalo, minacciarli o eliminarli fisicamente.
  • Se già la vostra casa è infestata da LEGO, combatterli col fuoco. Alla plastica non piace il fuoco.
  • Non entrare in case con bambini.
  • Indossare sempre scarponi da lavoro.
  • O, meglio, gambali in acciaio medievali.

Inoltre, visto che la miglior difesa è l'attacco, altre soluzioni possono essere:

  • Organizzare una petizione mondiale per il bando dei LEGO.
  • Piazzare un'autobomba nei pressi del più vicino negozio di giocattoli.
  • Farvi castrare, così da non rischiare di avere figli e di dover comprare loro dei LEGO.

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Note

  1. ^ Il tempo di biodegradabilità di un mattoncino LEGO è difatti stimato in circa 500 anni