Berlinale

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Berlinale, nota anche come Festival Internazionale del Cinema surrealista di Berlino o, più recentemente, come Berlianale, è un'imprescindibile[citazione necessaria] manifestazione della pornografia intellettuale mitteleuropea.

Si svolge ogni anno a febbraio, il mese in cui i gatti e le femministe vanno in calore, nella nota città dove incappi in fancazzisti italiani che nei pressi della Porta di Brandeburgo berciano con la birra in mano: "A Giovààà, a Federììì, a Giusèèè famose un selfie, dajeee".

Il festival è noto per attirare tutte le schiere d'intellettuali mondiali, richiamati dal feromone dell'aggregazione come le cimici, con le quali condividono l'aspetto complessivo e il micidiale olezzo.

Categorie

Le categorie della Berlianale mirano ogni anno a un'esclusività sempre più esclusiva nella selezione degli aborpardon, delle opere filmiche: non a caso vengono rigorosamente esclusi film che non procurino un improvviso e doloroso idrocele (ovvero: testicolo gonfio) allo spettatore più volenteroso. Oppure una repentina calata nel mondo d'Orfeo (sonno profondo e consequenziali sogni di Viva la Foca di Nando Cicero con Bombolo che si fa Lory del Santo).

Per questa ragione, recentemente è stata proposta una nuova forma di valutazione delle opere, non più basata sul superato sistema borghese delle stellette valido per casalinghe disperate, ma sul sistema — severo ma giusto — delle palle.

Di seguito la pionieristica classificazione:

Film a 5 palle

In genere, d'autore venerato da schiere di neolaureati in Cinema Sperimentale con velleità autoriali (i quali alla loro prima opera occupano l’intera inquadratura con nome e cognome). Oppure da critici intellettuali comunisti che in ispregio alla società massificata vanno con Il Manifesto sotto braccio in Alexanderplatz, e per protesta non si lavano i piedi.

Può trattarsi dell'ultimo inenarrabile capolavoro d'Apitchatpong Weerasethakul, Lav Diaz o Béla Tarr: conditio sine qua non è che cagioni un idrocele (rigonfiamento dei testicoli) macroscopico e vistoso nei soggetti sottoposti alla tortur— pardon, alla proiezione.

Film a 4 palle

Come il genere precedente, ma gli manca — dell’inarrivabile capolavoro — la lunghezza stordente. Se infatti nel film a 5 palle assistiamo, ad esempio, all'agonia d'un cavallo moribondo, mentre il vento sferza una bicocca cadente della puszta ungherese, e una nenia opprimente viene biascicata a mezza bocca da una contadina obesa per non meno di 25 minuti, in questi semi-capolavori il tutto si svolge più in fretta: può trattarsi di cortometraggi, sebbene la definizione confermi soltanto la teoria di Bergson sul tempo percepito e quello reale.

Nel senso che il percepito è pari a un eone.

Film a 3 palle

Del genere "idrocele (rigonfiamento dei testicoli) ma non troppo", ha la grave colpa d'introdurre, fra la puszta ungherese desolata o il sogno d'uno zio thailandese con le visioni di pesci volanti, qualche battuta del genere umoristico; categoria odiata dalla critica cinefila specializzata (specialmente quando si dichiari "a favore dell'ironia perché una risata ci seppellirà"), che richiede tassativamente alla selezione iperselezionata che un film:

  • a. non contenga battute di spirito, sessiste, maschiliste, sui negr—, pardon, sulle persone diversamente bianche, sugli handic—…vabbè avete capito;
  • b. mostri solo quanto la donna soffra in una relazione con quell'essere abominevole che è l'uomo, sempre dedito a picchiarla, maltrattarla, sfruttarla (sem-pre: i casi in cui si mostri il contrario verranno cestinati a prescindere);
  • c. faccia vedere tutto il sesso possibile purché sia fra trans e clienti del trans o fra lesbiche rapate a zero con tatuaggi di sirene sulle braccia e la faccia di Gilles Deleuze sulla natica sinistra.

Film a 2 palle

Improponibile a una mostra come la Berlianale, a meno che non sia stato girato da un regista sperimentale gay che vuole provocare una reazione in questa marcia società tardo-capitalista. Film che causa solo un moderato idrocele (rigonfiamento dei testicoli) a causa del suo contenuto qua e là non soporifero, verrà sempre snobbato apertamente con sdegno dalla critica specializzata e dai cinefili masochisti (salvo poi rivederlo di nascosto al computer facendosi passare il link sottobanco).

Film a 1 palla

Vabbè, non considerabile, perché poco manca alla soglia del Cinepanettone. Giammai proiettabile a una Berlianale, sarà oggetto di scherno e nonnismo da parte degli intellettuali con Il Manifesto sotto braccio, i quali — per punizione — si toglieranno le scarpe in presenza dell'autore, ben sapendo che per tutta la durata del Festival non si son mai lavati i piedi (v. Sopra).

Le più recenti categorie di proiezioni della Berlianale si sono aperte alle più svariate sperimentazioni linguistiche. Queste le principali:

  • Categoria gay
  • Categoria trans
  • Categoria gay trans
  • Categoria femminista
  • Categoria gay femminista
  • Categoria trans femminista
  • Categoria gay trans femminista

A tutte le succitate può, o meno, essere aggiunto l'aggettivo "sperimentale", in modo tale che vi possiate divertire a ricombinare come preferite le proiezioni.