Battaglia di Teutoburgo

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Battaglia di Teutoburgo

La gloria di Roma calpestata a Teutoburgo
Luogo: In una selva oscura
Inizio:

Quando Gesù andava in quarta elementare

Fine:

Nell'emblematico 11 settembre

Esito:

Caduta di due torri: Varo e la Gloria di Roma

Casus belli:

Si sentivano tanto belli

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Battaglia di Teutoburgo
« Bella figura di merda »
(Augusto dopo la battaglia di Teutoburgo.)
« E io dovrei scrivere il resoconto di sta schifezza? Ma io mi chiudo in latrina! »
(Gaio Svetonio Tranquillo un po' agitato.)
« Tranquillo Tonio! Faccio io! »
(Goethe a Svetonio.)

La Battaglia di Teutoburgo (in linkua teteska Pigiama Party con Vodka e Pop corn) si svolse in un borgo tetro presso la Teteskia e fu il primo cruento scontro tra razza ariana e razza marcia porcia caccona [1] L'esito fu una carneficina, carni romane cotte allo spiedo e alla griglia, mutande che volano in aria dall'emozione teteska, lacrimucce e voglia di mamma.

Fu inoltre la prima volta che i crucchi fecero il culo all'Europa.

Antefatto

Le fonti stereografiche riportano come, in precedenza, i due comandanti delle truppe che si scontrarono durante la battaglia, baby Arminio e baby Varo, fossero sempre andati d'accordo. All'asilo si scambiavano i ciucci, alle elementari i compiti, alle medie i voti e alle superiori le ragazze.

Non avendo di meglio da fare, in seguito, decisero di partecipare a una gara di orienteering con le bighe per tutta Roma. Il premio era avere la loro statua nelle immagini di Latrina nella Nonciclopedia dell'epoca [2]. Varo però fece una varata e virando la biga, quindi varando, vinse la gara. Ma Arminio si accorse che Varo aveva varato e mettendo il broncio lo denunciò. Arminio andato quindi in Tribunale, non ottenne consensi perché Varo era sempre stato un bravo bambino e anzi fu lo stesso Arminio ad essere condannato per calunnia. Venne così esiliato in una remota e lontana terra per come ci viene descritta dagli stoici Romani: la Teteskia. A Varo gli venne annunciato che l'amichetto era andato a lavorare a Las Vegas nella corte dell'imperatore. In poco tempo comunque Varo d'Arminio si dimentica perché ora non deve condividere nulla più con nessuno: la gnocca la tiene tutta per sé e ciao ciao Arminio. Varo l'ormai Avaro gli fece anche le corna trovandosi un altro amichetto: lo stesso imperatore Augusto. Ad Augusto però gli stava un po' sulle palle e desiderava che si levasse di mezzo. Ma visto che era troppo onesto per ammazzarlo lo spedì in Siria e gli affidò un po' di legioni [3].

Arminio, giunto l'anno seguente in Teteskia, per prima cosa si godette un po' di quella tantissima, biondissima e corposissima figa che c'era laggiù. Ma dopo aver scopato abbastanza cominciò a escogitare una vendetta contro Varo e i Romanoidi. Arminio ormai l'Armato cercò una coalizione di validi collaboratori, ma si accorse che ai Teteski importava solo la carne e la birra e di combattere non erano capaci.

« Nein, nein, nein! Kozitten non fa! Zvegliattefi, su! »

Detto questo Arminio l'Armato armò anche gli altri. Gli amici teteski, che prima avevano vissuto solo per i wurstel per la prima volta nella loro storia vedono i cannoni e li piacquero particolarmente. Ecco perché a distanza di millenni, ora li diverte tanto fare la guerra così alla cacchio! Tutto era partito da Arminio che in poco tempo divenne il loro capostipite [4]. Adesso tutti erano pronti e schierati, mancava solo da trovare, per poter attaccare, un casus belli (cosa da nulla dato che i Teteski si reputavano già tanto belli).

Svolgimento

Trovare un casus belli non era poi così difficile anche perché Varo l'Avaro negli anni si era rincretinito sempre di più.

Arminio l'Armato così ai primi di settembre organizzò dai cugini Cheruschi una meravigliosa Oktober Fest [5]. A Varo l'Avaro giunse notizia che sta festa era veramente una gran figata: una vera e propria rivolta di gnocca. Colse al volo l'occasione e andò anche lui dai Cheruschi a cercar figa accompagnato molto volentieri da tutte le sue legioni. Per arrivare alla festa venne nel frattempo annunciato a Varo e alle legioni che avrebbero dovuto attraversare la famosa foresta di Teutoburgo dove ci sarebbero state varie castagnate. In verità era tutta 'na gran cazzata organizzata dall'Astuto e Armato Arminio.

La mappa consegnata ai legionari

Alle porte della foresta vennero consegnate ai legionari delle mappe con segnate delle lanterne, dove in teoria avrebbero dovuto starci le castagnate. Il piano di Arminio era invece diverso: aveva organizzato una grande gara di orienteering per vendicarsi di Varo. Arrivati alla prima lanterna i Romani non trovarono un signorotto simpaticone che cucinava castagne, ma un gruppo di crucchi armati fino ai denti. La battaglia partì da un “Cucù” tetesko e proseguì con un “AAAAAAAAA!” romano.

Ritovamento di graffito riguardo a Teutoburgo risalente al I sec. d. C. Museo dell'Ouvre, Torino.

I Teteski, essendo Armini gli Armati, possedevano spade, lance, giavellotti, fucili, bombe, cannoni, granate, mitragliatrici... I Romani, essendo marci, porci ma sopratutto cacconi, avevano con loro solo scopini del cesso. I Romani ad ogni modo, a parte chiaramente Varo l'Avaro, non erano completamente tordi e si erano resi conto che tra caccia bombardieri e scopini del cesso non ne valeva il confronto: era meglio cagarsi in mano e fuggire.

Varo l'Avaro e a questo punto anche un po' avariato, fu l'unico che non ci stava capendo un fico secco ed era entrato nel vivo del gioco , quel gioco in cui si credeva bravissimo. Visto che però a dire il vero ed orienteering era una meravigliosa schiappa non ricevette nemmeno una schioppettata perché non raggiunse neanche una lanterna, resistendo per tre lunghi giorni. Intanto i biondi trucidavano i mori facendo una bella grigliata di Würstel con la carne dei Romani (che essendo loro dei porci era ancor più saporita di quella dei porcelli veri, diventando quindi il piatto tipico tetesko; attenzione quindi a ordinare Würstel lassù...). Anche il fumo che veniva fuori dalle carni abbrustolite ai Teteski piacque tanto e da quel momento scaturò in loro la passione della cremazione forzata in doccia.

Ma l'Astuto e Armato Arminio cercava soprattutto l'Avariato e Avaro Varo, che voleva distruggere. Trovandolo, prima di finirlo, gli fece un discorsetto. Ecco che cosa scrivono gli storici noiosi riguardo all'avvenimento:

« Ma che cazzo hai detto finora? Voi fate della disinformazione! Che merda di sito. Tocca fare tutto io! Adesso vi spiego cosa è realmente successo, dunque nel lontano...zzz...eccetera »

Vediamo invece che cosa hanno scritto gli storici un po' più originali di questo colloquio:

- Arminio: “Cucù.”
- Varo: AAAAAAAAA!
- Arminio: “Zalfe Faro”
- Varo: “Oooooh...! Arminius meus, che bellum [6] rivederti. Ma che accentum germanum che hai! Audi: non riesco a trovarem la lanernam numerus unum. Tu l'hai già trovatas?”
- Arminio: “Faro,tu non afere kapito eine mazza! Tu ezzere rimbecillitten! Guezta ezzere cuerra! Valo ben?”
- Varo: “Error, questam est forestam.”
- Arminio: “Nein, guezto ezzere campen di zterminien, Faro.”
- Varo: “Aaahhh! Questam est Spartaaaaa...”
- Arminio: “Sehr gut, sehr gut, tu afere kapito. Guindi ich ora uccidere tu.”
- Varo: “Ma anche no...”
- Arminio: “Mazzì, dai, che poi ezzere una ficata. Dare retta me.”
- Varo: “Oh, vacci pianum amico!”
- Arminio: “Ich impazzirre ad ascoltarre tu. Ich ti...”

Arminio non riuscì a terminare la frase perché si rese conto che stava per fare la cazzata del secolo. Varo era così stupido che sicuramente aveva accumulato tanti debitucci e uccidendolo sarebbero ricaduti tutti su di lui. Ma anche no. Allora, furioso, calciorotò Varo facendolo volare fino ad un paesino non molto distante da lì dove stavano cucinando le bistecche. Gli abitanti videro piombare dal cielo sulla loro griglia un gran bisteccone che gridava: “Cucù!”. Visto che poi erano poveri in canna decisero di cucinare anche lui. Fu l'Hamburger più buono di tutta la Cucconia e diede anche il nome onorifico a quel paesotto: naque così Amburgo.

Conseguenze

I cari Teteski vincono (per chi non l'avesse capito) e i Romani piangono. L'imperatore Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto dopo aver ricevuto la notizia diventa pazzo e batte la testa contro il muro dicendo:

« Varo, Varo, Varo, cazzo, ridammi le mie legioni! E ora con chi gioco a scherma? Mhhhh...mi vien da porconare! Dio...Cleziano!! Dio...niso! Ma porco Zeus! »

E bandì, come era prevedibile, il consumo di hamburger da parte dei Romani. Le figure di merda con i Teteski per i Romani non erano finite: dopo non molti anni arrivò in Teteskia un tizio romano che si convertì all'arianesimo e prese il nome di Germanico. Ai veri Germani però gli stava un po' antipatico e una notte ne fecero salsiccie calciorotandolo negli Stati Unti. Negli Stati Unti cadde sopra una griglia unta e venne creato l'hot dog.

Se gli Italiani avessero quindi vinto questa cazzo di battaglia di Teutoburgo la Germania non sarebbe mai esistita, sarebbe diventata parte del Mar Baltico e non avrebbe combinato tutti i suoi disastri. Complimenti Italiani! Che come sempre di buono non combinano 'na mazza.

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Note

  1. ^ Che riconosce il suo capostipite Marco Porcio Catone. Macché, pensavate male?
  2. ^ la: Main Page
  3. ^ Le legioni erano un'istituzione assolutamente inutile per un periodo di pace come quello di Augusto e servivano solo per salvare i gattini dai tetti. Ma Varo l'Avaro era troppo stupido per rendersene conto reputandolo un importante incarico
  4. ^ Ecco perché razza Ariana, da Arminio
  5. ^ In settembre perché già allora, ma come sempre, ai Teteski piace giocare d'anticipo
  6. ^ Bellum? Ma aveva capito sì o no che si trattasse di una guerra?