Battaglia di Hastings

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Scena della battaglia tratta dal film Braveheart.

La battaglia di Hastings si svolse il 14 ottobre 1066 presso Battle, e il suo nome ebbe molto a cambiare nella storia. Infatti i francesi e gli inglesi filofrancesi la chiameranno battaglia di Senlac, mentre gli inglesi e i francesi filoinglesi (ed oggi quasi tutto il mondo) la chiamano battaglia di Hastings.

Storia

Nel 1066 moriva Edoardo il confessore, un re Sassone che nella vita non faceva altro che pregare e pregare. Siccome non faceva altro, pur avendo una moglie, sul letto di morte Edoardo si rese conto di non aver procreato. Per questa ragione chiama a sé tutti i suoi più fedeli collaboratori. Il più veloce e più grosso a raggiungere le sponde del letto è un tale Harold Godwinsson, il quale aveva avuto una carriera politica notevole, avendo militato sia a favore che contro il re Edoardo. Edoardo era un filonormanno (= filofrancese) mentre Harold assolutamente odiava i normanni.

E così, quando Harold chiese al sovrano cosa volesse, Edoardo in punto di morte rispose ad Harold "Voglio solo un uovo e il "; Harold sbigottito ripeté a mezza voce "Solo un uovo e il tè". Gli altri fraintesero e decisero (dato che riunire l'assemblea, uccidere i candidati, e votare per il nuovo re era un lavoro lungo) che le parole pronunciate fossero "sono il nuovo re".

Nulla dice la storia delle ultime vere parole di Edoardo: "ma vedi che razza di min..." (e poi si spense).

A quel punto la cosa era fatta e quel simpatico ragazzone di Harold, che era riuscito a farsi un nome come guerriero e come amico di tutti i Sassoni, era il nuovo re. La questione però non piacque molto a Guglielmo il Bastardo, Duca di Normandia. Con un nome così è ovvio che Guglielmo fosse alquanto incazzoso, e per di più c'erano stati chiari accordi tra lui ed Edoardo su chi sarebbe stato il re d'Inghilterra alla morte del sovrano pio e misericordioso (Edoardo ovviamente, non certo Guglielmo, che peraltro era solo un duca).

"Tuoni e fulmini! Qui mi si prende per i ducali fondelli!". Così il vescovo Odo, amico di Guglielmo, riferì che si fosse espresso il duca normanno.
Senza por tempo in mezzo il duca radunò un grosso esercito. Per farvela breve, ecco il suo discorso ai Normanni: "Ragà, si deve andare in Inghilterra. Se venite con me, avrete da magnà e da bere per anni e anni perché io prendo le terre a quegli zozzoni dei Sassoni e le do a voi. Se non venite stiamo qui a mangiarci la sabbia della Normandia, che ci vogliono almeno altri 900 anni per diventare famosi!" E così, con la benedizione papale, Guglielmo assemblò una flotta di navi assurda e si preparò a salpare.

Le forze in campo

Un sassone.

L'esercito di Harold Godwinsson era tipicamente Sassone, semplice ed essenziale. Gente enorme, in armatura, armata di ascia a due mani e coperta da una cotta di maglia in seconda linea, e gente meno grossa, armata di lancia e scudo in prima. All'occorrenza c'erano degli arcieri, ma Harold li aveva dimenticati a Stamford Bridge, dove qualche giorno prima aveva massacrato dei Norvegesi, i quali erano lì come mostri erranti tirati dal Master. "Erano punti esperienza", avrebbe esclamato il sovrano Sassone.

Cavalleria normanna.

L'esercito di Guglielmo era invece un esercito più moderno, dotato di arcieri e balestrieri, ma anche di fanti corazzati e soprattutto della grande invenzione normanna: la cavalleria pesante. Infatti i nobili normanni, non avendo un cacchio da fare ogni giorno, si dilettavano a duellare in sella ai ben noti cavalli normanni. E così Guglielmo, senza saper né leggere né scrivere si trovò con la cavalleria più forte dell'epoca. Hai capito...

Lo svolgimento

Il mattino del 14 ottobre l'esercito sassone prende posizione su una simpatica collina messa lì apposta, che guarda caso è difesa ai lati da un fiume e da una foresta ed ha dinanzi a sé del terreno acquitrinoso. Insomma, una vera posizione imprendibile.

I normanni, che avevano passato l'ultima settimana a bruciare, saccheggiare e massacrare la popolazione locale, camminando camminando si trovano davanti una collina su cui ci sono centinaia e centinaia di guerrieri sassoni disposti nella loro tradizionale formazione a catenaccio: il Muro di Scudi. Il coach Sassone, Harold, non aveva lasciato nulla al caso. Dopotutto aveva battuto la nazionale Norvegese di Harald Hardrada la settimana prima proprio grazie a questo mitico catenaccione.

Guglielmo invece aveva schierato una formazione più spregiudicata, tutta in attacco. Ed al fischio dell'arbitro subito i normanni esordiscono portando palla. Gli arcieri normanni tirano come i pazzi, mirando accuratamente agli scudi sassoni, e quindi sortendo poco o nullo effetto. Al che Guglielmo si spazientisce un po' e manda fanti e cavalieri in attacco. Ma il muro sassone tiene ché pare scolpito nella roccia (e per forza, è un muro...). Anzi, cominciano gli sberleffi dei sassoni i quali tirano grossi sassi ai normanni dicendo "volevate dei sassoni? Eccoli qui!". I normanni, che notoriamente hanno il senso dello humor di un carrarmato sminatore del D-Day, si incazzano e subiscono colpi su colpi. Ad un certo punto gli oriundi bretoni della compagine normanna hanno un improvviso moto di viscere e scappano dal campo di battaglia. Alcuni sassoni vedono la cosa e li inseguono. Si crea un parapiglia, i sassoni vengono allegramente disintegrati dai cavalieri normanni, la gente urla che Guglielmo è morto... ma il valido Normannone solleva l'elmo e urla "ma siete normanni, non cechi! Eccomi qui!". E via di seguito nuovi attacchi su attacchi contro il muro dei sassoni che ormai ha bisogno di un'imbiancata.

Guglielmo appronta la strategia.

E qui Guglielmo capisce che deve usare le finte per vincere. Manda in campo Ronaldo e Maradona, i Sassoni abboccano come pesci lessi, e il muro si scardina alquanto.

Ma Guglielmo ha un'altra intuizione: forse conviene che gli arcieri invece di mirare agli scudi mirino ai guerrieri sassoni! E così piovono frecce, come nel film 300, solo che i sassoni non sono gli spartani cinematografici, e così Harold mentre sta a guardare la pioggia miracolosa viene beccato da una freccia nell'occhio.

A questo punto la battaglia è bella e persa. I cavalieri normanni sfondano il muro, e fanno a pezzi Harold infierendo sul cadavere. Che persone di cattivo gusto!
I sassoni sono in rotta, Guglielmo per un colpo di culo vince la partita e la coppa d'Inghilterra, mentre Harold entra nel guinness dei primati come uno dei re dalla più breve carriera.

Curiosità

  • Per molto tempo dopo questa battaglia il Re d'Inghilterra è vassallo del Re di Francia ma nel contempo se il Re di Francia muore allora il Re d'Inghilterra diventa di diritto Re di Francia, ma se muore il Re di Inghilterra allora il Re di Francia diventa Re di Inghilterra. Ci avete capito nulla? Io no e nemmeno inglesi e francesi. Ecco perché ci fu la Guerra dei Cento Anni.
  • Dopo l'invasione normanna nessuno più ha invaso l'Inghilterra nella storia. Sarà perché la cucina anglonormanna fa davvero schifo?

Voci correlate