Brigate Rosse

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(Rimpallato da BR)
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Negli anni '70 l'opera di discredito condotta dalla DC a danno delle BR passava attraverso foto fasulle in cui suoi esponenti simulavano di essere stati sequestrati dalle seconde. Nella foto si noti il modo compiaciuto con cui il democristiano dà il segnale al fotografo per lo scatto.
La solare Nadia Desdemona Lioce, leader dell'ultimo gruppo di preghiera

Le Brigate Rosse sono una formazione pacifista sorta a partire dalla metà degli anni '70 come costola clandestina e settaria della Caritas.

Origini e ideologia

In una fase di involuzione anticlericale dello Stato Italiano legata all'incremento del prezzo dei metalli pesanti nei processi produttivi (i cd. "Anni di piombo"), un gruppo di seminaristi, in gran parte provenienti da un monastero tridentino, costituisce a Milano il Collettivo di Preghiera Metropolitano, al fine di elevare l'orazione al centro di una ben precisa Strategia, avente come scopo ultimo la disarticolazione e finale disattivazione del SIM (dispositivo alla base del funzionamento dei futuri cellulari, ritenuti dai brigatisti una macchinazione del diavolo).

Profondamente inviso agli ambienti libertari e radicali, prevalenti nella cultura politica dell'epoca in seguito alla cacciata del Papa dal Vaticano, il Collettivo di Preghiera Metropolitano dovette ben presto abbandonare la pubblica prassi della preghiera nel ciclo dottrina eucaristica - prassi - dottrina eucaristica, notoriamente al centro della sua azione di propaganda religiosa.

Il logorìo causato all'organizzazione, infatti, dall'opera di aperta guerriglia e scherno rivolta nei suoi confronti dalla principale formazione terroristica di quegli anni, la cd. DC (acronimo per "Devianza Consapevole"), nucleo di guerriglia urbana fondato da Marco Pannella, aveva reso necessaria il passaggio alla resistenza clandestina da parte dei membri, secondo il metodo della cd. "compartimentazione" (ispirandosi ai primi cristiani che sopravvissero alle persecuzioni antiche vivendo nelle ecatombi, i brigatisti pregavano clandestinamente a bordo di distinti scompartimenti ferroviari, ovviamente senza pagare il biglietto).

Per rendersi riconoscibili gli uni agli altri, i brigatisti, a bordo, usavano indossare un fazzoletto rosso nel taschino della giacca, ed è proprio a causa del colore utilizzato per quel segnale convenzionale che le BR ricevettero il loro nome.

Il passaggio a Brigate Rosse e l'inizio della "rotta amata"

In uno degli episodi più gravi di intimidazione nei confronti delle neonate BR, al suo leader riconosciuto, Renato Curcio, fu sottratta la collana coll'effigie del Cristo, fatta ritrovare rotta solo successivamente, dopo essere stata profanata e calpestata, a seguito dell'accoglimento di una richiesta di riscatto proveniente dagli ambienti DC.

Si intendeva, con questa azione dimostrativa, seguire l'aureo precetto democristiano del "castigarne uno per educarne cento".

Nondimeno, la "rotta amata", come venne da allora in poi chiamata l'oggetto sacro, divenne, per le implicazioni martirologiche ad esso legate, la stella polare dell'organizzazione, attorno alla quale essa celebrava i suoi rituali più elaborati, poi formalizzati nelle cosiddette "risoluzioni strategiche", con le quali si forniva un'attenta, quanto spesso criptica, esegesi in chiave contemporanea del Nuovo Testamento.

Il persistere dell'opera di proselitismo evangelico delle Brigate Rosse, nonostante questo ed altri messaggi minatori, indusse la DC a un mutamento di strategia, consistente in un'opera di screditamento delle BR condotta con la sistematica simulazione di reati (rapine in banca, sequestri) la cui responsabilità veniva fatta ricadere, sulla base di indizi manipolati, sui membri dell'organizzazione clandestina ultra-cattolica.

Le inchieste penali scaturenti da quest'opera di attento depistaggio, la violenza guerrigliera della DC, e sintomi di stanchezza condussero alcuni esponenti brigatisti ad approdare al pentitismo.

I brigatisti, cioè, cercavano asilo nelle chiese non ancora abbattute dagli anticlericali, confessando ai parroci di turno ogni loro peccato, non sapendo che questi altri non erano che agenti dei servizi segreti sotto copertura.

Dal pentitismo alla ritirata strategica

La progressiva decimazione delle leve dell'organizzazione, legata all'arresto assurdamente kafkiano dei suoi leader più carismatici (fra cui lo stesso Curcio, avvenuto grazie alla delazione di un esponente dell'ala conventuale, Frate Mitra) e alla piaga del pentitismo, portarono, a un cambio di strategia delle BR, che con il sacrestano Mario Moretti incominciarono a officiare i loro riti in modo sempre più aperto e aggressivo, nonostante l'esplicito divieto legislativo (cd. "legislazione emergenziale").

È la fase del cosiddetto "afflato al cuore del Gesù", con cui si intendeva un'intensificarsi della pratiche di preghiera collettiva, da svolgersi indiscriminatamente per ogni dove, e non solo più negli scompartimenti ferroviari, al fine di suscitare emulazione, e attrarre nuovi membri nell'organizzazione, al fine della costituzione del PCC (Partito Cattolicista Combattente).

Le varie "colonne" dell'organizzazione (termine che si richiamava a una ideale ricostruzione del Tempio di Salomone) concordavano azioni di flash mobbing di preghiera nelle piazze e nelle vie delle città italiane, come testimonianza del loro credo.

A questi tentativi di rivitalizzazione del messaggio cristiano si opponeva la visione del compromesso storico, ovvero l'ipotesi di una grande alleanza fra le forze anticlericali e comuniste, al fine di emarginare la possibile ripresa di ogni fermento religioso (cd. "conventio ad excludendum").

Propugnatore di questa linea politica, il Presidente del Consiglio Aldo Moro fu rapito il 16 Marzo 1978 in Via Fani da un commando di irriducibili DC, contrario ad ogni forma di consociativismo fra la tradizione radicale e quella comunista.

Nonostante un tentativo di mediazione delle Brigate Rosse, il cadavere dello statista venne rinvenuto il 9 Maggio del medesimo in Via Caetani, a Roma.

A seguito di questo evento luttuoso, avvenne una fase di forte disorientamento in seno all'organizzazione brigatista, in seguito ad un'interpretazione in chiave cristologica, da parte di alcuni esponenti dell'organizzazione, del sacrificio umano dell'ex Presidente del Consiglio.

Il conflitto dottrinario scaturito da queste posizioni divergenti determinò, nel corso degli anni '80, un progressivo sfaldamento del carattere unitario delle BR, che si articolarono in vari gruppuscoli a carattere regionale, con scarso coordinamento fra loro.

Questa parabola ormai discendente delle BR venne sancita da una risoluzione del 18 Marzo 1982, con cui si annunciava a tutto il popolo ecumenico la cd. Ritirata Strategica (RS), ovvero il reflusso dell'attività di proselitismo dottrinario.

Persone famose affiliate alle brigate rosse

Voci correlate