Attilio Befera

D4 n0nCic10P3d1A, l'3ncIc10p3D14 L337
(Rimpallato da Attilio befera)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Befera mentra cerca di convincere un bambino a dargli il suo lecca-lecca perché non è regolarmente dichiarato nel 740.
« Se non hanno pane, che mangino brioche! »
(Attilione Befera riferendosi al popolo italiano)
« Il lavoro rende liberi! »
(Attilio Befera che suggerisce aforismi ad Hitler)
« Il mio tessssssooro!!! »
(Attilione mentre calcola l'indotto di Equitalia)
« Al mio segnale, scatenate l'inferno!! »
(Befera ai finanzieri prima del famigerato blitz di Cortina)
« Tagliaaaategli la testa!!! »
(Attiliuccio rivolto ad un evasore)
« Le uniche certezze della vita sono le tasse e la morte... ed io modestamente mi occupo di entrambe! »
(Attilio Befera in merito alle sue mansioni)
« L'Italia è un regime totalitario fondato sulle tasse... »
(L'art. 1 della Costituzione secondo Befera)
« Dio ce ne scansi e liberi! »
(Qualsiasi italiano riferendosi a Befera)
« Sono Attilio Befera e rubo ai poveri per donare ai ricchi!!! »
(Befera su se stesso)

Attilio Befera (per gli amici "'o strozzino" o "er sanguisuga") nacque nel 1646 a Paperopoli, si narra che sia figlio del Conte Dracula e una gazza ladra autistica. La sua carriera iniziò nel lontano 1800 quando vinse un concorso come boia ufficiale dello Stato Pontificio; una volta abolita la pena di morte, per vivere, come impiego stabile iniziò a rubare le mance ai camerieri e i soldi ai barboni, dopo di che cominciò a succhiare il sangue agli italiani. Nel 1990 cominciò ad estorcere denaro per conto della mafia, occupandosi anche della riscossione del "pizzo", dopo aver leccato il culo a diversi banchieri dal 2001 è direttore dell'Agenzia delle Entrate©, presidente di Equitalia, mega-direttore generale dell'A.S.I. (Associazione Strozzini Italiani), iscritto all'associazione "Mani in alto questa è una rapina!".

Stemma di Casa Befera.

Si narra che Befera abbia avuto un'infanzia difficile; essendo stato un bambino disadattato, a scuola, i suoi compagni gli rubavano sempre la merenda, gli facevano scherzi pessimi (tipo lo sparti-chiappe) e gli attacavano di nascosto cartelli sulla schiena con scritto "sono un secchione leccaculo!". Sembra che come conseguenza a questi fatti, nella mente diabolica di Befera, cominciò a prendere forma un terribile piano malvagio che gli avrebbe permesso di vendicarsi dei torti subiti: tormantare ed annientare l'intero popolo italiano, riducendolo alla poverà e all'asservimento totale.

Bisogna però sottolineare che sulla sua nascita vi sono numerose teorie, in alcuni casi anche discordanti tra loro. Una ad esempio narra che in realtà Befera sia il risultato di un esperimento andato storto; sembra infatti che gli scienziati della Nasa, prima di scoprire la bomba atomica, cercavano di creare un'arma di distruzione di massa, ed un giorno provarono ad unire insieme i geni di Adolf Hitler, del Conte Dracula, di Arsenio Lupin e di un umpa-lumpa. Quando si accorsero dell'abominio che avevano creato, diedero ordine ad una portaerei USA di abbandonarè B3F3R4 (questo era il nome dell'esperimento) nelle acque del Mediterraneo; le correnti portarono poi il piccolo Befera fino alle coste italiane, condannando così un intero popolo ad inaudite sofferenze per l'eternità. Altri ancora invece sostengono che Attilione sia stato creato da Giulio Tremonti, Vincenzo Visco, Mario Monti e Tommaso Padoa Schioppa, sotto consiglio di Roberto Calderoli e con il sostegno economico della Merkel, un sabato notte di ritorno da un festino tenutosi ad Arcore, clonando e modificando geneticamente il Capitan Schettino, terrore/terrone dei sette mari. Infine studi condotti dai sette nani sosterrebbero che Super-Befera sia stato creato ed inviato in Italia dai francesi e i tedeschi (i secchioni d'Europa), storicamente incazzati con il disobbediente, anarchico e disorganizzato popolo italiano, per rieducarlo e riportarlo sulla retta via.

Anche se attualmente Beferone ha preso le sembianze di un innocuo ragioniere sessantenne di provincia, in realtà egli avrebbe circa 500 anni; la sua età secondo gli esperti sarebbe riscontrabile osservando la sua dentatura sconnessa e ingiallita dal tempo (guardare la foto per credere).

Alcuni storici sostengono che Attilio Befera fu anche Ministro dell'Economia di Re Luigi XVI di Francia, ma egli (purtroppo per noi) riuscì a salvarsi dall'ira dei francesi scaricando tutte le sue colpe sul re che fu ghigliottinato al posto suo.

L'acerrimo nemico di Attilione: L'EVASORE

L'evasore fiscale medio secondo Befera (in realtà questo è suo figlio mentre cerca di estorcergli la paghetta senza volerci pagare l'Irpef).

Un capitolo a parte merita l'evasore fiscale italiano, il più acerrimo nemico del nostro Attilione nazionale. Tanto per cominciare per Befera il 99% degli italiani sono evasori (il rimanente 1% sono i rappresentanti della famiglia Befera Von Strozzinen, lui e i dipendenti dell'Equitalia) e vanno trattati con il massimo della brutalità e senza alcuna debolezza. La più potente e brutale arma che ha a disposizione Befera, per annientare l'evasore fiscale medio, è la famigerata CARTELLA ESATTORIALE EQUITALIA™; in alternativa ha a disposizione la ghigliottina, la gogna pubblica, il pignoramento dei beni, lo spaccamascelle ed infine i campi di concentramento. È opportuno sottolineare che il mezzo più temuto dagli evasori rimane comunque la CARTELLA ESATTORIALE EQUITALIA™, infatti questa è fornita di un particolare microcip che è in grado di localizzare l'evasore in qualsivoglia parte del globo; ricorda, potrai scappare quanto e dove vuoi, ma la cartella prima o poi ti troverà (e conviene che ti trovi presto, perché più tempo passa più la cartella cresce!). La CARTELLA ESATTORIALE EQUITALIA™ è stata brevettata da un team di scienziati e psicologi tedeschi, coreani e vietnamiti, supervisionati dallo stesso Attilione. Essa è stata studiata appositamente per non farci capire un cazzo a chi la riceve e per fottere quindi meglio gli italiani (leggi evasori). È scritta in parte in aramaico antico, in parte in cirillico-uzbeco e in parte in geroglifico, mentre le somme e gli interessi (leggi i soldi che intasca Attilione) sono calcolati tramite una serie di equazioni algebriche esponenziali incomprensibili e sconosciute perfino ad Einstein.

L'evasore fiscale medio, secondo Befera, ha un aspetto paffuto, gli occhi chiari, i capelli scuri, il naso a patata, la faccia da malandrino, lo sguardo truce ed un accento vagamente napoletano anche se poi in realtà è originario di Cuneo. Si annida ovunque, è difficile da estirpare ed ha una vaga somiglianza con le zecche, i parassiti intestinali ed i pidocchi delle piante. Chiunque ne conosca uno e non ne denunci la sua presenza all'Agenzia delle Entrate© o in alternativa alle altre autorità competenti verrà punito con la gogna pubblica e dovrà andare in giro per due anni con un'enorme "E" rossa (che sta per evasore) appesa al collo.

La strategia anti-evasione Befera può essere definita una caccia alle streghe moderna, stile tribunale della Santa Inquisizione, caratterizzata, soprattutto negli ultimi tempi, da spedizioni punitive stile fascio, ribattezzate con il nome altisonante di "Blitz anti-evasione".

Alcuni abitanti di Cortina, tuttavia, sostengono che non vi è mai stata alcuna spedizione punitiva e che tutta questa vicenda sia una fantasiosa trovata pubblicitaria propagandistica dell'astuto Befera, studiata appositamente per donare un'aurea di magnificenza intorno alla sua figura.

Attiliuccio durante una passeggiata a cavallo.

Sembra infatti che in realtà, il giorno di Capodanno, Befera abbia inviato a Cortina uno sparuto manipolo di fedeli servitori che hanno cercato semplicemente di mangiare a sbafo in diversi ristoranti del luogo con scarso successo e che quest'ultimi una volta giunti alla cassa per pagare il conto del pranzo abbiano mostrato il loro distintivo solo allo scopo di ottenere un cospicuo sconto e non pagare l'IVA. Gli obbiettivi di Befera/Equitalia/Agenzia delle Entrate© sono essenzialmente due: 1- Aumentare il bilancio dello stato, attraverso il recupero diretto dei crediti evasi; 2- Dimezzare sistematicamente la popolazione italiana, attraverso l'induzione indiretta al suicidio.

È inutile dire che gli italiani (leggi evasori) hanno ben poche armi per difendersi dalle grinfie del malvagio Befera; infatti come è ben noto l'unico modo per eliminarlo sarebbe quello di staccargli la testa dal collo e dargli fuoco, anche se ciò non è dimostrato scientificamente ed anzi alcuni sostengono che così facendo potrebbe moltiplicarsi all'infinito (Dio non voglia!) portando nel baratro l'intera specie umana. Tuttavia esistono alcuni accorgimenti per tenerlo alla larga, come ad esempio l'aglio, i crocefissi, i paletti di frassino e l'acqua santa, inoltre gli esperti consigliano di grattarsi i coglioni ogni qualvolta lo si veda in televisione, che non si sa mai.

Meriti ed incarichi ricoperti da Attilio Befera dalla notte dei tempi ad oggi

  • Falciatore di vite a vita, dalla notte dei tempi ad oggi e per sempre;
  • Giudice ordinario del Tribunale della Santa Inquisizione, dal 1676 al 1680;
  • Inventore della sedia elettrica, 1850 ca.;
  • Inventore dei campi di concentramento, 1925;
  • Inventore della CARTELLA ESATTORIALE EQUITALIA™, 2001;
  • Ministro dell'Economia del Regno di Francia, dal 1782 al 1792;
  • Boia ufficiale delle Stato Pontificio, dal 1800 al 1870;
  • Gran Consigliere personale di Adolf Hitler, dal 1925 al 1945;
  • Mafioso addetto alla riscossione coatta del "pizzo", dal 1990 al 1999;
  • Presidente di Equitalia, dal 2001 ad oggi;
  • Fondatore e direttore dell'Agenzia delle Entrate©, dal 2001 ad oggi;
  • Mega-direttore generale dell'A.S.I. (Associazione Strozzini Italiani), dal 2010 ad oggi;
  • Socio onorario dell'associazione "Mani in alto questa è una rapina!", dal 1990 ad oggi;
  • Laurea ad honorem in Scienza dello Strozzinaggio, 2005.

Il Complotto

Alcuni studiosi maliziosi di politicocolotogia forense presso l'Università di Canicattì sostengono che in realtà Befera, Bossi, SuperMario Monti®, Sua immensità celeste il Cavaliere Silvio Berlusconi e Pupo facciano parte di un unico complotto ai danni della Repubblica Italiana e soprattutto degli Italiani; un piano malvagio e vendicativo architettato nei minimi dettagli dal più innocuo e meno probabile degli invasori: il principe spodestato Emanuele Filiberto di Savoia, per gli amici "Il Savoiardo senzaterra". Sembra infatti che il Savoiardo abbia intenzione di riappropriarsi del proprio trono, sottratto a suo nonno tanti anni fa dall'indisciplinato popolo italiano, dopo che il suo bis-nonno se l'era data a gambe mostrando il suo grande coraggio davanti all'avanzata dei nazisti.

Ad avvalorare questa tesi c'è inoltre una cartella esattoriale inviata alla Rai dall'Equitalia qualche tempo fa, dove nella voce "Somme dovute" veniva riportata la dicitura "Corona e scettro di Miss Italia".

Curiosità

Alcune fonti sostengono (e questo è successo veramente! guardate [1]) che Attilio Befera una volta sia riuscito a farsi causa da solo e a vincerlaaaa!!! In pratica Befera Direttore dell'Agenzia delle Entrate© ha chiesto un rimborso a Befera Presidente di Equitalia e quest'ultimo glielo ha negato... a questo punto il Befera Direttore dell'Agenzia delle Entrate© ha deciso di portare la questione davanti ad un giudice. Ma in fondo sapete qual è la cosa più divertente di tutta questa faccenda? Che le spese "di giudizio", comunque vadano le cose, le pagheranno i contribuenti italiani.

Voci correlate