Riunione di condominio

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(Rimpallato da Assemblea di condominio)
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   La stessa cosa ma di più: condominio.

La riunione di condominio è quell’evento bellico che si verifica con cadenza bimestrale in ogni condominio incivile che si rispetti.

Li senti? Stanno arrivando... tu sarai il prossimo!

È dopo il Festival di Sanremo l’evento più temuto dalle famiglie italiane, l’equivalente, per entità del danno, di uno sciame di locuste su un campo di grano o di un'igienista dentale che diventa consigliera regionale. Rappresenta tuttavia una terrificante incombenza dalla quale non ci si può esimere, tranne forse espatriando, abbattendo il condominio oppure morendo improvvisamente (ma in alcuni casi non è bastato neanche questo).
La riunione di condominio è come un programma di Bruno Vespa nel palinsesto televisivo: non piace a nessuno, ma dev'esserci per forza.

Il luogo dell’incontro

Il luogo dell'incontro si svolge a turno nell’appartamento dei vari inquilini a seguito di un terrificante sorteggione per stabilire chi deve cominciare per primo. Se si ha la suprema sfiga di essere sorteggiati è inutile fingersi fuori casa, i condomini inizieranno a fare versi inquietanti e a grattare fuori la porta finché non riusciranno a scardinarla e ad entrare comunque, una scena ottimamente descritta in alcuni film sull’argomento come Non aprite quella porta o “Zombie”.

Una volta fatti entrare gli invasati e messe al sicuro le suppellettili di casa la riunione può avere inizio. Di solito si segue l’ordine del giorno, una specie di carta delle priorità di cui parlare, che (sempre di solito) è data alle fiamme dopo 11 secondi netti, il tempo necessario ad ogni condomino per far prevalere i propri interessi personali a discapito del bene comune.

Patti chiari, convivenza lunga.

Le tipologie

Cesare Lombroso, criminologo e presentatore televisivo del XIX secolo, negli ultimi anni della sua vita si dedicò molto a dare fuoco alle cabine telefoniche e allo studio delle tipologie umane tipiche di una riunione di condominio. Le più frequenti sono:

  • Il cagacazzi: il nome prettamente scientifico di questa categoria lombrosiana rimanda a concetti antropologici (Homo sapiens Neanderthalensis cagacazzis) già citati da Darwin e da Mario Tozzi. Costui è di solito un individuo di sesso maschile, di età compresa tra i 50 e i 70 anni, che non ha una propria vita sociale ma si diverte a mettere il veto su qualunque proposta del condominio, al solo scopo di impantanare la discussione e far nascere la lite. L’unica cosa sulla quale è d’accordo è la ristrutturazione totale del proprio appartamento, ovviamente a spese di tutto il condominio. Se gli si chiede il perché di tali assurde pretese tirerà fuori articoli inesistenti e si porterà dietro un finto avvocato, che si scoprirà capirne di legge quanto un architetto di nefrologia, o quanto un ginecologo di ginecologia.
Un edificio al termine di una riunione di condominio.

Il cagacazzi vive per litigare e quindi di solito tralascia tutto il resto: porta sempre lo stesso gilet turchese da vent’anni e sui suoi denti si può leggere cosa ha mangiato nelle ultime due settimane ed evincere altre interessanti informazioni, proprio come si fa dai cerchi per la storia di un albero.

  • L’incompetente: l’incompetente è munito di cervello come tutti noi ma lo tiene incellophanato dalla nascita come un divano inutilizzato. Per questo interviene nelle discussioni con proposte che vanno ben oltre il cattivo gusto e sfondano il muro del suono della minchiata:
    • Si potrebbe aggiungere un rivestimento di eternit per prevenire le infiltrazioni!
    • Se si è rotta la colonna fecale conviene cagare tutti di meno
    • Aboliamo i citofoni, sono una spesa inutile
    • Era meglio la monarchia, a quest’ora non avevamo l’euro
    • Sapete che se si rutta col naso otturato si rischia di diventare sordi?

Oltre a questo tenterà in tutti i modi di spendere i soldi del condominio per opere di dubbia utilità tipo:

    • I nani di gesso nel cortile
    • I videocitofoni
    • La Madonna dei zozzosi a grandezza naturale nell’androne del condominio
    • Una slot-machine nell’ascensore
    • Un ascensore nella slot-machine
    • Un posto auto per ciechi
    • Un giardiniere privato
    • Un geologo privato
    • un menestrello di corte
La signora del 3° piano fa cadere sempre l'acqua sul tuo terrazzino quando innaffia le piante. È ora di fare pulizia!
  • Il ragno: da sempre dotato di un braccio talmente corto da non riuscire nemmeno a mettersi le dita nel naso, il ragno rappresenta l’esatto contrario dell’incompetente: trattasi di un animale notturno, di solito pensionato, di solito prostatico, di solito dotato di un alito che ammazza le mosche al volo, forse frutto della sua abilità nel risparmiare sul dentifricio. Le proposte del ragno sono esattamente opposte a quelle dell‘incompetente, basate quindi su una severa economia:
    • Ho un'idea per risparmiare sulla pulizia del palazzo: togliamo le scale.
    • Si è rotta la caldaia? Aspettiamo che si ripari da sola.
    • Manca la luce nel palazzo? Non è un problema, tra otto ore sorge di nuovo il sole.
    • Non serve riverniciare il palazzo, basterà rincollare i pezzi di intonaco caduto col bostik.
  • L’amministratore: è un’entità astratta, un essere leggendario col corpo di uomo e la testa di cazzo, descritto perfino nella trilogia di Tolkien: pochi sanno che nel capitolo 52 del secondo libro l’anello del potere venne rubato a Frodo proprio dal suo amministratore di condominio.

L’amministratore si fa vedere nel condominio di rado e di solito in tutte le occasioni in cui bisogna mettere mano al portafogli. All’alba viene a citofonarvi a casa per avere la vostra quota condominiale, soldi che verranno spesi per la cura dello stabile. Dopo 5 mesi vedrete lo stabile puntellato dalla protezione civile e l’amministratore arrivare a controllare la situazione a bordo del suo SUV nuovo di zecca.

L’ordine del giorno

È il punto di non ritorno. Tu cominci parlando di aggiustare i citofoni e ti ritrovi a dover discutere l’ubicazione della nuova piscina olimpionica condominiale. In questa fase viene di solito servito dal padrone di casa del liquore dei frati benedettini allungato col Ketalar, un espediente per obnubilare il vostro cervello già semifreddo e farvi accettare qualunque cosa. I più furbi di solito fiutano il pericolo e non bevono, assistendo pietrificati alla tragica caduta degli altri condomini drogati in una riunione che assomiglia sempre più a una partita di Cluedo.

Questa non è una riunione di condominio, è una riunione di condom.

Alla fine la maggioranza ancora cosciente vince e delibera le migliorie che ritiene più giuste, senza rendersi conto di far fare al condominio il passo più lungo della gamba, con la conseguenza che la minoranza squattrinata si deve adeguare e pagare. Chi non ce la fa resta indietro e accumula debiti, fino a dover fare cose stupide e vergognose per riuscire a pagare le quote condominiali: è così che molte famiglie partecipano ad Affari tuoi o all’Eredità.

« Come disse il generale Civitile, me l’avete messo in culo senza colpo ferire. »
(Un condomino medio al termine di una riunione)

Letture utili

Alcune persone sopravvissute all’inferno delle riunioni di condominio hanno scritto struggenti libri dove raccontano la loro drammatica esperienza e danno alcuni utili consigli per uscirne fuori alla meno peggio. Fra questi vi consigliamo:

  • Inscena la tua morte e smetti di pagare – di Alfonso Polpodimare
  • Costruisci la tua casa dal nulla e amministrati da solo – di Ezio Dazio di Dogana

Documenti multimediali


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