Articolo di Nonciclopedia

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia liberamente ispirata all'Osservatore Romano.
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Attenzione! Questa pagina parla di Nonciclopedia
La seguente pagina contiene quantità abnormi di autoreferenzialità. Se la leggi senza aver prima consultato qualche voce di Nonciclopedia rischi addirittura di imparare qualcosa, e qua nessuno vuole che accada una cosa del genere.
« Io lo leggo sempre »
(Tutti su ogni articolo di Nonciclopedia)
Il necessario per scrivere un articolo, oltre all'ovvia colla vinilica
« Pensavo che la mia fosse un'epoca di decadenza... »
(Baudelaire sull'articolo di Nonciclopedia)
« Passi per le crociate e per il colonialismo, ma questo è veramente troppo! L'ira di Allah si abbatterà su di voi! »
(Al Qaeda dopo aver letto un articolo di Nonciclopedia)
« Gli articoli di Nonciclopedia, per quanto a prima vista possano apparire seri, non lo sono. »
(Capitan Ovvio sugli articoli di Nonciclopedia (ma c'è chi la pensa diversamente))
« Hmm, così va bene! »
(Nonciclopediano confuso sul suo articolo, incosapevole della sua inevitabile fine)

Il generico Articolo di Nonciclopedia è ciò che tu stai leggendo in questo medesimo istante. Esso è un insieme di parole messe insieme ordinatamente, atte a formare uno schifo più o meno divertente, nel caso di Nonciclopedia, ma anche noiosi e incomprensibili come nel caso di un articolo di Wikipedia. Ne possiamo dedurre che questo è un articolo. Per chi non avesse capito non si sta parlando degli articoli grammaticali, e neanche di quelli di giornale, ma anche se ci siete arrivati siete furbi comunque perché non sapete cos'è un articolo e quindi dovete vedere questa pagina.

Storia

L’articolo di Nonciclopedia è un genere letterario nato nel 6000 a.C. a Babilonia, dove recenti scavi archeologici hanno riportato alla luce una serie di tavole con testi che presentano le stesse caratteristiche, nonostante qualcuno si ostini a credere che si tratti di un emendamento di Tremonti al codice di Hammurabi, con l'obiettivo di depenalizzare l’estorsione.
Fortunatamente però Internet all’epoca non esisteva e questi “preziosi” documenti non vennero pubblicati, anche perché gli autori, un gruppo di australopitechi, non sapevano scrivere e si erano limitati a raffigurare immagini di cui nessuno avrebbe mai colto il significato. Dell’argomento si occuperà prossimamente Voyager. Nel corso dei secoli l’articolo divenne quindi una forma letteraria per analfabeti (incredibile la somiglianza con la forma attuale) e venne trasmessa di generazione in generazione oralmente, con un processo analogo a quello della meningite.

La prima e ultima raccolta di quel patrimonio fu a opera di Voltaire e Diderot, che trascrissero su supporto cartaceo il frutto di quella lunga tradizione. In seguito i due furono colpiti da dissenteria e si servirono del loro manoscritto per l'igiene personale.
Il supporto cartaceo del manoscritto di Voltaire e Diderot.

Solamente con l’avvento del web 2.0 questo genere acquisì “dignità” autonoma: trovò spazio tra i pornazzi e la pedofilia e consacrò definitivamente la rete a luogo di pubblico ludibrio e contenitore per rifiuti.

Le Funzioni

Fin dall’antica Grecia è nota la funzione catalitica e catartica che l’articolo svolge: svuotando il proprio intestino delle idee più perverse, l’utente si ritrova poi costretto a leggerle (o, alternativamente, a farsele leggere) e a rendersi conto di quanto inutile sia la sua vita, giungendo infine alla purificazione o in alternativa al suicidio. Vi sono poi altre funzioni di distensione sociale, tra cui:

  • permettere ai bimbiminkia di fare della sana autoironia, sentendosi meno dementi e autoconvincendosi di non essere mai stati bimbiminkia. Solo che postare tonnellate di idiozie su sé stessi non fa che renderli più ritardati, infatti, come diceva il saggio Confucio, “l’unica cosa più facile di essere un bimbominkia è sfottere uno di essi”. Per un compito tale le capacità di un vegetale sono più che sufficienti.
  • permettere ai liceali cazzoni di trascorrere lunghe giornate improduttive a divertirsi con le scarne nozioni kulturaly di cui dispongono, anziché approfondirle quel tanto che basta per raggiungere l’agognata sufficienza.
  • permettere ai cazzoni di qualsiasi specie di sfottere i puffi, i teletubbies e tutti gli altri programmi che hanno reso traumatica la loro infanzia, tanto da sentirsene realizzati. Solo a maturità raggiunta, verso i 122 anni, questi individui si rendono conto che con argomenti del genere può fare dell’umorismo anche un condannato a morte nel giorno dell’esecuzione.
  • permettere ai carcerati non liberati con l’indulto di accorciare la pena, ottenendo sconti per buona condotta. Questo sito infatti permette loro di riallacciare i rapporti con la criminalità organizzata riadattarsi gradualmente alla vita sociale, poiché come è risaputo la risata è la miglior medicina, nonché l’unica esclusa dal monopolio delle industrie farmaceutiche. Per ora almeno.
  • permettere a Berlusconi di reperire le sue esilaranti barzellette.
  • permettere a Calderoli di reperire i discorsi per i suoi comizi. Pare che il suo ghost writer (un criceto) sia solito postare i suddetti in questo sito.
  • permettere ai comici falliti di trovare interessanti spunti per i loro pezzi e dare modo a quelli di alto livello di controllare che le proprie battute non siano presenti qui, e in caso contrario di eliminarle in tempo, prima di vedere la loro carriera fatta a pezzi.

Caratteristiche

Forma

Ovviamente vedendo come si fa copiando dalla pagina "modifica" di un altro articolo, e poi cambiando il nome, descrizione e quant'altro di scibile.

Un articolo è fatto da varie robe:

  1. Parole: come questa che stai leggendo.
  2. Link: come questo: Link.
  3. Clippy: perché non metterlo (sarebbe un Template, ma Clippy merita una divisione dalla plebe delle altre parti)?
  4. Template: quei quadratini che servono a occupare spazio sulle pagine, ma anche Clippy (e le sue versioni Emo e Kaulitz), la V verde, le Citazioni necessarie, le tabelle, gli Ads o Wos, peni felici che vagano a mezz'aria nella pagina senza uno scopo preciso.
  5. Titolo: stranamente gli articoli hanno un titolo.
  6. Immagini: quella a destra--->(Per chi non sapesse le direzioni, e ce ne sono tanti)
  7. Altro: non mi viene in mente altro, evvabbè!
  8. Ah, sì! Le Citazioni:
« Questa non è una citazione »

Contenuti

  • Viene nominato Chuck Norris mediamente cinque volte per riga, soprattutto negli articoli in cui non c’entra assolutamente una mazza. Prima di nominarlo invano l’autore compie di solito una perifrasi lunga come il pene di Freaks of Cock per farlo sembrare inerente all’argomento. Altre volte, invece, ci si imbatte di colpo nel suo nome, e ciò rende ancora più grande il senso di sconforto. Per questo Marco Pannella, da sempre ammiratore del sito, ha iniziato l’ennesimo sciopero della fame per sensibilizzare gli utenti sul tema. E stavolta state pur sicuri che ci libereremo di lui una volta per tutte.
  • La gramatika e la sintasi farebero impalidire l‘uca giùrrato e keco zalone. Cuesta e una prova evidente delle origini anali orali del genere.
  • Ovviamente, la mancanza di qualsivoglia contenuto! Grazie a questo geniale espediente anche gli individui talmente ignoranti che non riuscirebbero a ottenere la licenza media neanche con Cepu possono insultare liberamente chiunque sulla base delle loro autorevoli nonconoscenze. Se qualcuno si oppone, chiaramente, è perché non ha il senso dell’umorismo!

Creare un articolo senza pagare il pizzo

« ...è bello (link per "Ma anche no")... »
(Niubbo tenta di fare un link)
Un Tizio tenta invano di scrivere un articolo

O seguite questa guida qui, o fate come leggerete qui, ma i risultati non sono garantiti. Occorrente: abbondante colla vinilica, grappa (o altri alcolici come in figura) e un PC, magari una mano per scrivere.
Preparazione: inzuppatevi una mano nella colla vinilica così da far si che vi ritroviate le mani felici, come quelli delle pubblicità delle banche con gli interessi del millemila %. Dopo la preparazione dello strumento di lavoro (mani felici = lavori meglio, però poi le pulisci te, ma tanto è bello togliersi la colla vinilica dalle mani, quindi non è un'offesa) bevete un TOT di grappa per prendere l'ispirazione. Ora la cosa vi verrà spontaneo scrivere cagate pazzesche su Nonciclopedia e sui muri di casa.
P.S. Niente rimborsi per i muri sporchi.

Voci correlate

Note

Do Re Mi Fa Sol La Si. Questa battuta è una stronzata pazzesca, ma ci deve essere in ogni articolo, quindi tienitela e fai finta di ridere, o ti mandiamo la CIA a casa tua e vediamo poi come ti spanci dalle risate.