Apriscatole
L'apriscatole è un oggetto alternativo ai denti, creato appositamente per aprire scatole di Simmenthal, Tonno Rio Mare (non si apre con un grissino), lattine di Coca Cola e latte di latte, il cui consumo è sconsigliato a te e al Fight Club di Pozzuoli.
Modalità d'uso
Si consiglia prima dell'uso di fare un triplo avvitamento carpiato indietro, purché questo sia fatto in uno spazio antisettico e privo di castori volanti. Tali misure cautelari potrebbero aiutare gli utenti nel 32,45% dei casi ad avere una maggiore autostima, nonché una forma perfetta e addominali scolpiti. Una volta verificate tali condizioni, si può procedere all'applicazione del prodotto: afferatelo e premete con forza girando in senso diametralmente opposto a quello orario ma non antiorario (ossia come cazzo capita). È possibile che tale movimento non si verifichi per la deficienza motoria degli utenti, ma anche perché fai sempre sogni erotici con Claudio Bisio e scrocchi le sigarette a Maurizio, approfittando del suo periodo attacco da diarrea.
Avvertenze
Esistono numerose precauzioni in vista di molti possibili "incidenti" derivanti dall'uso dell'apriscatole:
- L'apriscatole è il demonio. Non aprire la finestra e non tinteggiare la casa di blu (stona con il rosso, e te la sei appena fatta addosso)
- Probabilmente ora vi siete guardati la bottega. Il piano maligno dell'apriscatole ha funzionato: sarete sventrati da un pinguino gigante di nome Mirko, anche grazie alla vostra ingenuità, dato che avete permesso all'apriscatole di aprirvi la bottega per 24 h continuate senza pausa pranzo né costolette di cinghiale
- L' apriscatole è, era e sempre sarà.
- Ogni azione contraria al volere dell'apriscatole si rivelerà sempre svantaggiosa per l'autore di tale azione. Da ricordare il caso di Van Gogh, punito con la decapitazione di un orecchio (anche gli orecchi hanno le teste, che cazzo ridete?!) perché ribelle al potere supremo dell' Unico.
- In definitiva si consiglia di accarezzare il dorso dell'apriscatole e cantare sottovoce una canzone di Vasco Rossi, possibilmente intervallando le parole a finti (?) orgasmi sollecitati dalla visione di Mariah Carey nuda nel vostro letto.