Animaniacs
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Gli Animaniacs, in italiano I Maniaci Animati, è una serie animata ideata dalla mente perversa e diabolica del malvagio Steven Spielberg prodotta, sotto minaccia dello stesso regista, dalla Warner Bros. Scopo del cartone animato era quello di traumatizzare intere generazioni di bambini per renderli iperattivi, stupidi e volgari. Obiettivo ovviamente raggiunto a giudicare dalle generazioni odierne.
Storia
Protagonisti della serie sono tre psicopatiche merdine, i fratelli Yakko e Wakko e la loro sorella acida Dot. Troppo pericolosi per la città degli stupidi, troppo stupidi per la città dei pericolosi, furono per anni furono segregati nella torre dell’acquedotto degli studios della Warner Bros ma, con la complicità degli Illuminati e del Signore degli Inferi, riuscirono a liberarsi per vendicarsi su chiunque capitasse loro a tiro, creando inevitabilmente danni irreparabili a tutti e a tutto. Molte star di Hollywood hanno infatti accusato gli Animaniacs di essere stati causa della loro dipendenza da alcool, droghe e psicofarmaci.
Episodio tipo
Ogni puntata della serie segue lo stesso pallosissimo filone. In realtà, la ferocia e la malvagità di Spielberg ha creato ogni puntata in modo che fosse strutturata da tre orribili storie perchè la lobotomia ai pargoletti che malcapitassero nella visione del programma fosse triplicata.
Dopo una sigla ricca di messaggi subliminali, comincia la puntata in cui Yakko, Wakko e Dot, dopo essere fuggiti dalla loro prigione, facendo incazzare terribilmente la guardia Rhalph, combinano macelli e creano gravissime calamità per gli studios. In alternativa si esibiscono in numeri canori di pessima qualità cantando canzoncine supersceme. Dopo un primo spezzone dedicato ai tre, ve ne seguono altri due. Di solito nel secondo si narrano le sfighe che capitano agli altri personaggi dello schifo (credevate che il numero di terroristi si riducesse solo a tre? Poveri sciocchi…). Dopo un terzo spezzone dove ci si ritrova ancora una volta i tre tristanzuoli, finalmente l’episodio si conclude con Mister Skullhead che spiega la differenza fra il fare un’azione nobile e intelligente (cosa praticamente paradossale, dato il livello medio di intelligenza dei protagonisti del cartone animato) e una demenziale cazzata. Ovviamente, questi secondi dell’episodio hanno lo scopo di offendere ulteriormente l’intelligenza dello spettatore.
Personaggi
- Yakko: aspirante nudista, gira sempre a petto nudo con addosso solo un paio di pantaloni color diarrea. Morto di figa, è solito masturbarsi non appena vede una donna apparentemente disponibile, con la speranza di farsela, ma inutilmente. E’ il maggiore dei tre fratelli e per tale motivo si sente autorizzato a prenderli a parolacce, bullizzarli e a fare delle continue e stupide allusioni sessuali, che nemmeno lui capisce, credendo di essere simpatico.
- Wakko: fratello di mezzo, vittima preferita del maggiore Yakko e della minore Dot, è un maniaco sessuale che va spesso in giro senza pantaloni e con una magliettina azzurra mai lavata in vita sua, nonché un berretto rosso per coprire le calvizie. Come il fratello, è un vergognoso morto di figa. Campione nazionale di rutti, punta spesso su questo suo titolo per far colpo sulle donne.
- Dot: la più piccola e la più stronza dei tre retrosatana, si disgusta ogni qualvolta i suoi fratelli fanno un apprezzamento su una donna, per poi comportarsi come un’allupata ogni qualvolta vede un belloccio dalla faccia di culo. Fan accanita di Mel Gibson, ha ricevuto un ordine dal tribunale di star lontana almeno di trentamila miliardi di metri dall’attore australiano. Il suo vero nome è Principessa Angelina Contessa Louisa Francesca Banana Fanna Bo Bresca Terza Serbelloni Mazzanti Viendalmare. Si incazza tremendamente se qualcuno dovesse sbagliare a pronunciare anche uno solo dei suoi ridicoli nomi preferendo chiamarla semplicemente Dotty.
Altri personaggi
Dr. Otto Scratchasniff: tipico psichiatra vecchio e raggrinzito, è talmente deficiente da disperarsi per aver perso i capelli nonostante sia stato lui a strapparseli per aver tentato, inutilmente, di curare, a suon di psicofarmaci e elettroshock, le devianze mentali dei fratelli Warner.
Infermiera: assistente del già citato psichiatra (no, il nome non lo riscrivo), ha ottenuto il suo lavoro per le sue capacità non per la sua avvenenza. Sogno erotico di Yakko e Wakko, ogni volta che la incontrano la salutano con un lagnoso “Ciao, Infermiera” e puntualmente vengono presi a calci negli zebedei dalla donna, stufa che i due non abbiano ancora imparato il suo nome che lei, però, non ha mai rivelato.
Rhalph: è lo già citato sbirro obeso che tenta inutilmente di chiudere le tre schifezzine dei Warner nella loro cupa e nuda prigione, ma si dimentica ogni volta di bloccare la porta della torre che causa, inevitabilmente, la fuga dei tre stronzetti. Nonostante fallisca continuamente nel suo lavoro, non gliene frega un cazzo dal momento che gli manca poco alla pensione.
Picciotti: tre uccellacci italoamericani che credono di essere affiliati alla mafia dei volatili. Tra le loro losche attività vi è il traffico di mangime contraffatto e il traffico di passere. Sono soliti chiedere il pizzo agli automobilisti che, per tutta risposta, ogni volta tentano di investirli e, per tale motivo, si ritrovano ogni volta delle stupende cacate sul parabrezza.
Vera Peste: scoiattola vecchia e alcolizzata, afferma di essere stata in passato un’attrice di pellicole erotiche e ogni volta commenta in maniera acida e odiosa qualsiasi film o serie TV si ritrovi a vedere per sbaglio. Sempre tormentata da quello scassapalle del suo nipotino Cocco, si diverte a farlo soffrire, ogni volta, ricordandogli della morte della mamma di Bambi.
Mindy e Bottone: la prima è una bambina tanto piccola quanto stronza che si diverte a creare casini e a mettersi nei guai. Bottone, il suo eroico cane, ogni volta cerca di risolvere la situazione e salvarla dai pasticci in cui la pestifera Mindy si caccia. Peccato che i genitori di lei se la prendano sempre con il povero cane, minacciandolo ogni volta di portarlo ad un canile. I corti di Mindy e Bottone hanno subito gravissime critiche e pesanti accuse di favoreggiamento del maltrattamento degli animali.
Pollo Boo:
“Vesti così che sembri un uomo ma, ma non sei un uomo tu, sei solo un pollo Boo.”
È un gigantesco pollo con la passione per il travestitismo che si diverte a prendere per il culo la gente e a fregare posti di lavoro spacciandosi per un essere umano semplicemente disegnandosi un paio di baffi finti sul becco, indossando un cappello o una giacca. Vi è sempre qualcuno meno stupido, però, che fa sempre notare quanto siano deficienti tutti quanti dal momento che hanno inspiegabilmente confuso un pollo con un essere umano. Puntualmente Boo perde il suo travestimento e la gente, resasi conto di quanto sia stupida, si sfoga sul poveraccio di turno, minacciando ogni volta di farlo arrosto. Che pollo…
Mignolo e Prof:
Mignolo: “Cosa facciamo questa sera, Prof?”
Prof: “Quello che facciamo tutte le sere, Mignolo. Tentare di conquistare il mondo.”
Mignolo: “Ma a mignotte mai?”
Sorci da laboratorio, il primo è un ritardato mentale, il secondo è un megalomane che vuole conquistare il mondo che però viene sempre deriso e sbeffeggiato da tutti. Il geniale Prof propone ogni volta dei diabolici e psicopatici piani per far di lui un temibile dittatore che spiega a Mignolo nei minimi dettagli. Questi, dopo aver fatto finta di ascoltare le boiate del megalomane, gli comincia a fare domande sempre più stupide al solo scopo di paracularlo. Conseguenza ovvia sono sempre un bel paio di occhi neri e qualche dente in meno per Mignolo.
“Dacchio…” Mignolo su quest’articolo.
Mister Skullhead: gentiluomo inglese con gravi problemi di anoressia. E’ solito farsi bello compiendo delle azioni intelligenti per poi smentirsi, due secondi dopo, facendo delle minchiate allucinanti che, ovviamente, lo fanno coprire di ridicolo.