Amico che odia il calcio

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« Ventidue coglioni che corrono dietro a un pallone »
(L'amico che odia il calcio mentre spiega in maniera pacata la sua visione delle cose)
« Ehi, ma perché sei così nervoso? »
(L'amico che odia il calcio mentre non riesce a capacitarsi della tua indisponenza dopo che ha ripetuto più volte che "chi segue il calcio è un povero fallito")

L'amico che odia il calcio è una delle peggiori piaghe sociali che puoi trovare in un pub, dove stai sorseggiando con calma la tua birra tra amici, insieme al Pakistano che cerca di venderti le rose e quello che fa finta di essere sordo e ti mette babacci luminosi sul tavolo.

La situazionalità dell'amico che odia il calcio però lo rende decisamente più pericoloso degli altri due casi appena citati: mentre loro entrano, propongono la loro merce, ed escono se li ignori, l'amico in genere è già al tavolo con te e stai ben sicuro che non se ne andrà mai fino a quando non sarà riuscito a ricordarti che da una persona come te, che gli sembrava pure intelligente, non se l'aspettava proprio che seguisse il calcio.

Modus operandi

Vi sono due modus operandi dell'amico che odia il calcio:

  • Approccio passivo: l'amico che odia il calcio con approccio passivo è difficile da riconoscere e molto infido. Ad una prima occhiata sembra una persona normale ed equilibrata, a volte parla addirittura di sport, ma nulla fa presagire l'oscurità che in realtà serba all'interno del suo cuore. Basta infatti citare una qualsivoglia cosa riguardante il calcio per farlo saltare come una molla pronto ad accusare l'incauto calciofilo di essere un italiano medio, un terrone e, magari anche un elettore del governo al momento in carica. L'amico con approccio passivo non ha alcuna voglia di dialogare, per lui la cosa è così e basta.

Per fortuna esiste un modo di arginarlo: evitare di parlare di calcio in sua presenza.

  • Approccio attivo: l'amico con approccio attivo è decisamente più pericoloso di quello con approccio passivo. Lui sa già che segui il calcio, non si sa come, magari ha visto delle foto su Facebook, ha origliato delle altre conversazioni oppure se ne rende conto dal tuo odore. Fatto sta che lui lo sa e alla prima occasione partirà all'attacco sia con un approccio misto dove lancia l'esca con frasi tipo "ma avete visto cos'è successo allo stadio? Che ritardati" "oh, ma che cazzo vanno in giro a festeggiare? Manco lo avessero vinto loro 'sto scudetto" sperando di farti uscire allo scoperto oppure con approccio sfacciatamente attivo con varie ingiurie verbali nei confronti tuoi, della tua squadra del cuore, tua sorella, tua madre e tutti i parenti fino al terzo grado. Non vi è modo di arginare l'amico con approccio attivo, l'unico modo di affrontarlo è la pazienza. Tanta pazienza.

Il delicato rapporto col Rugby