Alessandro Barbero

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Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Alessandro Barbero
Barbero ride durante una lezione sull'Olocausto.
« Ora, intendiamoci, a quei tempi, non avevano la minima idea di cosa fosse l'artiglieria anticarro... »
(Barbero mentre illustra le civiltà mesopotamiche)
« ANDIAMO A BRUCIARGLI LA CASA! »
(Barbero mentre propone di fare una simpatica sorpresa ad un amico)


Barbero al karaoke mentre canta hanno ucciso Carlo Magno.


Alessandro Magno Barbero del Piemonte Orientale (Sala della deposizione di Romolo Augustolo, 4 settembre 476 – Spiaggia di San Salvador, 12 ottobre 1492) è uno storico medievista e sorridente paraculo sabaudo.


Biografia

Giovinezza

Il 4 settembre del 476 d.C., con la nascita di Alessandro, convenzionalmente finisce l’era antica e comincia il Medioevo. Le fonti ci dicono che i genitori erano entrambi serial killer: il padre si chiamava Gilles de Rais, più noto col nome d'arte di Barbablù, stimato rapitore di bambini. La madre era Lucrezia Borgia, di professione avvelenatrice.

Per intercessione del re Sigismondo, la famiglia Barbero si trasferì a Torino. Qui, il piccolo Alessandro, acquisì il suo insopportabile accento piemontese e soprattutto il suo sano gusto per torture, decapitazioni e riti satanici.

A scuola Barbero si distinse per essere un nerd, amante del genere fantasy medievale. Era odiato da tutti, persino dai bidelli che erano stufi di veder criticata la loro proverbiale Resistenza (al lavoro). Diceva che non era un caso se nessun inserviente era mai diventato papa o imperatore.

Da buon sfigato si invaghì della ragazza più bella della classe, tale Beatrice Portinari, che ovviamente non lo cagava di striscio tranne quando doveva farsi passare le risposte alle verifiche.

Questa delusione d’amore lo rinchiuse ancor di più nelle fantasie perverse del medioevo boccaccesco. Le dedicò la sua opera più celebre: La voglia dei cazzi e altri fabliaux medievali. Purtroppo Beatrice non apprezzò, arrivando addirittura a togliergli il saluto. Alessandro ne fu così rammaricato che mise in giro la diceria che quella ragazza fosse una strega, sperando che i Ciompi in tumulto la mandassero al rogo.

L’incontro con Piero Angela

Alessandro, decise di iscriversi alla Facoltà di Lettere con specializzazione in Storia medievale. Scegliendo questo corso inutile, i genitori si erano rassegnati ad averlo a carico per tutta la vita. Un giorno mentre cavalcava in direzione di Damasco, venne colpito da una forte luce che lo sbalzò di sella. Gli apparve Piero Angela, con un coro di raccomandati Rai che intonavano l’Aria sulla quarta corda di Bach.

Dobbiamo allo storico Eginardo la trascrizione del dialogo:

Santissimi Piero e Angela : Buonasera professor Barbero

Alessandro : Buonasera

Santissimi Piero e Angela : Sono ormai 200 anni che conduciamo una trasmissione di divulgazione scientifica chiamata SuperQuark. Trattiamo di biologia, fisica, ricerca e tecnologia. Stavamo pensando di fare una rubrica che non centra una mazza col resto del programma: cinque minuti dedicati alla storia. Lei è interessato?

Alessandro : Per l'anacronistica barba di Marco Polo! Potrei anche essere l’organizzatore del celeberrimo Festival della Mente di Sarzana?.

Santissimi Piero e Angela : Così sia! Per grazia divina ti assegniamo il feudo Rai del canale 54. Sarai il suo signore e lo difenderai dai tagli del Canone!

Fu così che la rete Rai Storia del digitale terrestre divenne riserva di caccia personale del professor Barbero, che da allora ha monopolizzato l’intero palinsesto plasmandolo a sua immagine e somiglianza. La programmazione ha le seguenti regole:

1. I temi storici interessanti come le Guerre Puniche, la scoperta dell’America e la spedizione dei Mille possono essere divulgati solo da Barbero.

2. Il prof. Barbero si riserva di delegare a Paolo Mieli e a altri storici minori, le lezioni più pallose come la Controriforma cattolica, la Guerra Civile inglese e la Restaurazione.

3. La pubblicità deve passare il vaglio della Censura barberina: possono essere reclamizzati solo indulgenze e mercenari.

4. I giovani storici di “Passato e Presente” devono subire proposte indecenti.

La gioia di Paolo Mieli dopo che gli è stato ordinato un ciclo di puntate sugli Ugonotti.


Successo tv e web

Il ritmo incalzante e il linguaggio semplice l’hanno reso lo storico più apprezzato d'Italia, cosa non difficile visto che se la gioca solo con la mummia di Philippe Daverio. Lo stesso Barbero ha definito il suo stile divulgativo un omaggio al Risorgimento: infatti accompagna l’accento piemontese a un continuo agitarsi di braccia tipico del terrone delle Due Sicilie.

Il professor Barbero è diventato una star di Youtube, dove cattura l’attenzione del pubblico banalizzando ogni evento storico come uno scontro tra buoni e cattivi, condito da racconti di sesso sfrenato, intrighi, torture, esecuzioni sommarie e mutilazioni. Il tutto sempre recitato con quel sorrisetto sadico che genera allo spettatore uno sturbo malato.

I buoni della storia secondo Barbero:

Alessandro Magno, Carlo Magno, Tiberio Gracco, Piero Angela, Nerone, i Longobardi, i Vichinghi, i sovietici (eccetto Gorbaciov), i partigiani, il PCI, gli indiani d’America, i soldati italiani (tranne il Reggimento Folgore), i palestinesi, i Viet Cong, la Famiglia Savoia (tranne Vittorio Emanuele III), il Parlamento islandese, Giuda Iscariota, Adolf Hitler (da intendere nella sua fase da artista).

I cattivi della storia secondo Barbero:

I fascisti, i nazisti, i bizantini, i Borboni, Putin, i leghisti, Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi, Matteo Renzi, tutti i papi (tranne Alessandro VI), Gabriele D’Annunzio, i francesi (tranne i giacobini e il Dr. Guillotin), tutti gli americani, i tedeschi (tranne Karl Marx), il Generale Cadorna, Margaret Thatcher, Neville Chamberlain, Ridley Scott dopo Napoleon. I più odiati sono coloro che affermano che il Medioevo sia un epoca buia (cosa vera, viste le fonti, quali le Femministe).

La storia inventata da Barbero

Alessandro Barbero è uno studioso umanista, è un dipendente pubblico, è uno sfigato: tutti i tre classici sintomi del comunista radical chic. Quindi, non si fa scrupoli a inventare falsi storici solo per osteggiare le politiche dei partiti di Centrodestra.

Per far dispetto a Matteo Salvini, Barbero ha trovato una giustificazione storica perchè la Turchia entri di diritto nell’Unione Europea.

1. Secondo Barbero la Turchia è Europa, poiché l’antica Anatolia condivide le stesse radici classiche di noi europei. (Quindi è Europa anche il Nord Africa e il Medioriente).

2. La Turchia è Europa, perché per secoli le nostre economie sono state legate da un florido scambio commerciale, che ha fatto la fortuna di molti europei. (Quindi è Europa anche il Nord America, il Sud America, l’India, l'Oceania e le ex Colonie africane).

3. La Turchia è Europa perché il loro sistema democratico si basa sulla Repubblica, con tutela della laicità dello Stato. (Quindi è Europa anche la Cina e la Mongolia. Praticamente tutto il mondo è Europa tranne l’Antartide, la Corea del Nord e il Giappone).

Alessandro Barbero non ride più dopo aver letto questo articolo.

Curiosità

  • Secondo Barbero, la Nonciclopedia non può essere considerata fonte attendibile.
  • Ha vinto il Premio Strega con un romanzo che non hanno letto nemmeno i suoi amici.
  • Nonostante abbia più di sessanta anni, Barbero è ancora vergine.
  • Barbero non ha profili social, preferisce usare Rai Storia per raccontare i fatti suoi.
  • Secondo Barbero, l’inventore della ghigliottina è un benefattore dell’umanità.
  • Piero Angela vuole essere sepolto insieme a Barbero, come i guerrieri longobardi facevano col loro cavallo.
  • Ha prestato la sua voce a Joker, il pagliaccio sadico dei film di Batman.
  • Dopo Harry Potter e Frodo Baggins, Barbero è il personaggio fantasy più amato al mondo.