Age of Ice

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Age of Ice
Karimaaaa! Chiudi che c'è corrente!
Paese di produzioneUSA
Anno2015
Dati tecnicicolore: Forse togliendolo...
GenereComico involontario, Catastrofico ridicolo
RegiaEmile Edwin Smith
SceneggiaturaAHAHAH!!!
Casa di produzioneThe Asylum
Interpreti e personaggi
No dai, ma scherziamo?!
« Oh mio Dio, nevica in Egitto! L'avevo detto che in valigia dovevamo mettere la giacca a vento. »
(La madre dell'allegra famiglia protagonista del film.)

Age of Ice è un film catastrofico americano del 2015, nonché l'ennesima boja pellicola della Asylum sul tema: "Ma tu guarda che c'è capitato! Certe cose succedono solo in alcuni B-movie".
Stando agli effetti speciali il film è stato girato più o meno nel 1982, periodo in cui Carlo Rambaldi era ancora all'asilo e si scaccolava col dito luminescente di un prototipo del pupazzo E.T. fatto col Didò. In seguito, dopo l'abolizione della pena di morte in California, si è deciso di farlo uscire nelle sale.
Il regista è Emile Edwin Smith, un cicciottello e rubicondo ominide che non ti aspetteresti mai dietro la macchina da presa, forse dietro il bancone del McDonald's. Può essere comunque considerato un professionista, prima di questo film aveva già diretto Mega Shark Versus Mecha Shark e realizzato un cortometraggio (diventato virale sul web) dal titolo: Mia cugina fa pipì.
Gli attori appartengono alla categoria tanto amata dai fan della casa produttrice americana: braccia rubate alla catena di montaggio delle motozappe. La famiglia protagonista del film è composta da:

  • il padre, interpretato da Barton Bund, già apparso su un manifesto nella stazione di polizia di Monticello (Mississippi) per danneggiamento della cosa pubblica, accusa poi archiviata dal giudice dopo averlo guardato in aula: "Uno con quella faccia al massimo potrebbe essere un allenatore di Pokémon, non certo un teppista". Nel film salva l'intera famiglia grazie a brillanti intuizioni e a decisioni repentine (di suo figlio);
  • la madre è Jules Hartley, perfetta nel ruolo che oramai possiamo considerare il suo cavallo di battaglia, quello della presenza inutile;
  • il piccolo genio di casa, di cui non si conosce il nome dell'attore perché gli astuti genitori non ne hanno autorizzato la pubblicazione, ovviamente per non precludergli la carriera;
  • la sorella del marmocchio, personaggio in cui troviamo Bailey Spry, attrice talmente famosa che cercando su Facebook viene fuori la foto di un'anziana negra morta nove anni fa.

A loro si affianca un marocchino che passava da quelle parti per caso, l'attore Owais Ahmed, famoso nel mondo come giocatore professionista di poker, anche se forse è un'altra persona.
Il film dura 85 minuti, un tempo relativamente breve se si considera che in quell'arco temporale, uno spettatore medio pensa di far saltare la sede della Asylum col tritolo quasi ventimila volte.

« Abbiamo realizzato questo film grazie al Ministero per la Cultura egiziano. »
(Steven Rampsey, responsabile della produzione del film.)
« Abbiamo già emesso una taglia a nome di Steven Rampsey. »
(Zaki El-Shafy, Ministro per la Cultura egiziano.)
« L'esistenza della Asylum è il motivo per cui la produzione dei missili balistici non si è mai fermata del tutto. »
(James Cantagalli, Chattanooga Tribune, 13 novaio 2015)

Trama

  1. Durante le esercitazioni della Marina egiziana[1] un aereo non riesce ad atterrare su una portaerei. Mentre il pilota compie la delicata manovra, un terremoto subacqueo causa un'onda anomala, che ribalta l'enorme natante come se fosse un modellino di plastica. Che poi a guardarlo bene...
  2. Nel frattempo, una famiglia sta visitando la Piramide di Cheope, accompagnata da un simpatico indigeno conosciuto sul posto. Il tizio ha adocchiato la figlia maggiore, si scopre viene dalla Giordania e questo fa di lui un potenziale immigrato stupratore, pericolo che il padre della ragazza sottovaluta ingenuamente.
  3. I bollenti spiriti del pericoloso individuo vengono stemperati da una fitta ed improvvisa pioggia. Il padre di famiglia, che la sa lunga, rassicura il resto della compagine: "Tranquilli, ho letto che può succedere. È già capitato per colpa di un tizio che si faceva chiamare Mosè."
  4. La madre controlla la guida turistica per esserne sicura, poi esclama: "Ho fatto bene a controllare. Qui dice che grandinava, non era pioggia!" La maledizione del faraone Telaseicerkatis giunge implacabile: iniziano a cadere chicchi di grandine grossi come noci.
  5. La temperatura inizia a scendere in modo preoccupante. L'assenza di "fumo" che esce dalla bocca non deve trarci in inganno, l'applicazione Meteomob del telefonino lo dice chiaramente tramite una scala colorata, il viola tenebra significa: Puttana Iside quanto fa freddo.
  6. Un forte terremoto devasta la città, subito dopo inizia a nevicare e si sparge la notizia che ci sarà una glaciazione. Probabilmente nessun egiziano ha idea del significato della parola, ma gridano tutti come pazzi e dilaga il panico. C'è anche chi raccoglie la neve, la mangia e poi maledice il Signore: "La prossima volta che mandi giù questa cazzo di manna, toglila dal freezer almeno due ore prima!"
  7. L'intero Egitto va in tilt, l'unica salvezza è andare a Sud. Arrivati alla stazione dei treni i cinque superstiti corrono al primo treno in partenza, una littorina del 1934 acquistata dalla Libia, probabile retaggio della dominazione fascita in quel Paese. Il padre e la madre saltano sull'ultimo vagone mentre il treno è in movimento, i due ragazzi annaspano e lo perdono. I genitori ci mettono un paio di minuti a decidere se salvare la pelle o scendere, prevale l'istinto di protezione dei cuccioli.
  8. Il marocchino è rimasto col ragazzo e sua sorella, si è capito che ha un debole per lei. Il piano è oramai palese: far sparire il moccioso nella tormenta e "scaldarsi" con l'agognata pulzella. I genitori però giungono di corsa, il folle pensiero viene accantonato in attesa di nuove condizioni favorevoli.
  9. Si scopre che il tizio è figlio del Ministro della Difesa della Giordania, che manda un cargo militare a prenderli. Difficile far atterrare un bestione del genere con la visibilità azzerata dalla tormenta, ma ecco che il bambino ha la prima idea geniale: si fa consegnare i cellulari da tutti, attiva la luce sullo schermo e mette i quattro attrezzi in mezzo alla neve. Ora la pista è illuminata chiaramente, l'aereo può scendere[2].
  10. Finalmente qualcuno ha notizie certe, il pilota li informa che il Mar Rosso non è ghiacciato e che gli aiuti umanitari si sono concentrati proprio in quel punto, visto mai che a qualche egiziano non venga in mente di andare a Sharm El Sheik. Purtroppo mancano ancora 35 minuti alla fine del film, sappiamo tutti che non sarà così facile cavarsela.
  11. L'aereo precipita a fronte di un guasto non meglio identificato, la voce del pilota avvisa dell'imminente disastro come se annunciasse che è aperta la boutique duty free a bordo. Sopravvissuti all'atterraggio di fortuna, i sei "sculati" si procurano abiti pesanti e cammelli. In pieno deserto vuoi che manchi un mercatino per turisti?
  12. Strada facendo si imbattono in altri disperati, che si sono accampati e sopravvivono in quell'inferno di ghiaccio. Barattano i cammelli con due fuoristrada, lo scambio è un affare per tutti tranne che per le bestie, che finiranno sul barbecue entro ora di cena.
  13. Fatti pochi chilometri si trovano in un ingorgo pazzesco, se non fosse per la neve verrebbe da pensare alla Salerno-Reggio Calabria. La strada è bloccata, ma i fuoristrada non li chiamano così tanto per dire. Il padre ha già mostrato in precedenza spiccate doti di leadership, nel tempo che valuta la situazione e dice "Proseguiremo attraverso il deserto andando a Sud", l'altro mezzo è già partito e la sua famiglia è già a bordo che sbuffa nervosamente. Grazie alla mappa rovesciata, una bussola che non funziona e il GPS che è andato a farsi benedire, il gruppo si perde.
  14. Ad un certo punto si ritrovano sull'orlo di una vallata, è quasi notte e prima di fare il giro finirebbero congelati. Decidono di calarsi tramite la fune d'acciaio della jeep e farsela a piedi[3]. Senza imbragatura ci si aspetta che qualcuno finisca tranciato a metà dal cavo durante la discesa, ma non accade. Camminando arrivano ai piedi di una diga. Mentre guardano stupiti questo enorme muro che hanno davanti, il lago ghiacciato al suo interno si espande, rompe il muro in vari punti e loro, guardando il ghiaccio all'interno del buco, si rendono conto che sono ai piedi di una diga. Cosa ovvia dall'inizio, anche per uno spettatore di 3 anni. "La diga sta per cedereeee! Si salvi chi può!"
  15. Si arrampicano come stambecchi lungo l'impervio pendio, infilandosi ad un certo punto in una caverna e finalmente al calduccio. La ragazza consulta l'iPad e annuncia agli altri che si trovano in una miniera abbandonata, probabilmente avrà scritto "dove cazzo ci troviamo?" ed ha avuto risposta dal magico strumento. Ma come uscire dalle viscere della terra? Per fortuna il bambino è sveglio, accende ancora lo schermo del telefonino ed invita i cretini a seguire il pulviscolo spostarsi in aria, da qualche parte l'aria sbucherà. Quando si trovano in un vicolo cieco e l'unica via è un grosso buco in discesa, ci si tuffano dentro come nello scivolo buio dell'acquapark, incuranti se possa condurre in un mare di lava o davanti a Belzebù stesso.
  16. Per loro fortuna arrivano in una grotta sotterranea con acqua salata, vanno in apnea per 3-4 minuti e sbucano su una spiaggia davanti ad un tramonto davvero suggestivo. La botta di culo è notevole: dei tremila chilometri di costa egiziana vanno proprio a beccare quello in cui ci sono i soccorsi, con tanto di elicottero pronto a portarli in salvo. Alla fine, si fa "pari e patta" con la sfiga precedente.

Vale la pena vederlo?

La scena che vale tutto il film.

Difficile dire quale cazzata contenuta nel film sia meglio di un'altra, ne potremmo indicare almeno una dozzina. Per non indugiare nella preferenza personale, abbiamo condotto una breve intervista all'uscita di un cinema. Questo il podio:

  • Terzo posto: la scena della diga. Ti trovi ai piedi di un muro alto come la Tour Eiffel, che si sviluppa con una forma ad arco incastonata in una gola. Non esiste diga al mondo che non sia fatta in quel modo. Possibile che quel branco di mentecatti non l'abbia capito subito?!
  • Secondo posto: l'aereo cargo militare. Delimitare una pista di atterraggio (durante una tormenta di neve) con la luce di quattro cellulari, grandioso! Viene da chiedersi per quale motivo in passato costruivano i fari, sarebbe bastato mettere un pescatore con una sigaretta in bocca all'ingresso del porto.
  • Primo posto: la scena della stazione ferroviaria. Contiene una "perla" senza precedenti, difficile pensare che in futuro si possa assistere a livelli così alti di dabbenaggine. Fuga dal Cairo, il gruppo corre nella stazione e si ferma sotto il tabellone delle partenze dei treni. L'indigeno dice che c'è una partenza ogni ora, il padre di famiglia gli chiede come faccia a saperlo, il tizio risponde: "Sono giordano, l'arabo oltre che parlarlo lo leggo!" Ineccepibile, se non fosse che il tabellone indica chiaramente Roma Termini-Milano Centrale, Pisa-Livorno e così via. C'è anche scritto "Vietato attraversare i binari"[4].

Alla luce di quanto esposto, pensate di vedere questo film?

Sicuramente sì, ho già spostato la data del matrimonio e perso la caparra del ristorante.
Nemmeno sotto tortura, ho bruciato la tessera fedeltà del mio cinema per non farmi tentare.
Forse lo vedrò, non posso credere che ciò che ho appena letto sia vero.
Assolutamente no, sono iscritto alla setta Soave Buddha e non vorrei rompere il voto di "non violenza".
Lo vedrò sicuramente, se non altro per sapere a che ora parte il treno per Napoli.


Note

  1. ^ ma potrebbe anche essere del Gibuti
  2. ^ A questo punto sarebbe lecito alzarsi e linciare il padrone del cinema se si rifiuta di restituire i soldi, ma non si può. La clausola 39 della vostra tessera fedeltà, quella che vi fa avere lo sconto, parla proprio della Asylum
  3. ^ ma per andare dove cazzo?!
  4. ^ scena rivista a rallentatore per esserne certi

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