Afrodite

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Disambiguazione – Oops! Forse cercavi la versione latina, vedi Venere (divinità).
Afrodite, l'ideale di bellezza degli studenti del Liceo Classico, ritratta da un suo fan.

Afrodite è ufficialmente la divinità greca con competenze concernenti l'amore fisico, mentale, platonico e botanico.

Ufficiosamente lavora alle Poste e accudisce con commovente tenerezza un furetto di nome Alfonso.

A lei erano sacri il mirto, la rosa e la pass... ehm il passero.

Dopo la conquista della Grecia da parte dei Romani prese il nome d'arte di Venere e cominciò a dispensare amore, felicità e malattie dai bordi delle strade. Perché i romani furono sì famosi per la costruzione di strade, ma anche di marciapiedi.

Origini

Stando a quanto scritto in un celebre saggio del prof. Evacuo Felice, laureato in Astrobiologia con master in amministrazione del golf e degli sport su prato, intitolato 107 metodi per rimediare al cattivo odore del vostro ombelico, sussistono tuttora innumerevoli versioni dissimili riguardanti la nascita di Afrodite e questa frase è tremendamente lunga, tanto che se ne perde rapidamente il senso.

Nonostante il vostro evidente desiderio di conoscerle tutte, per mero sadismo e svogliatezza ne verranno elencante solamente due, tra l'altro anche scritte in antiestetici caratteri rosa.

Versione esioidea

Come si può evincere con facilità dal pessimo neologismo presente nell'intestazione di questo paragrafo, l'autore di questo articolo è in grado di mantenere le promesse e la prima versione che verrà presa in considerazione è quella elaborata dal celeberrimo poeta beota Esiodo, che deve la sua fama principalmente alla vittoria del primo premio come migliore baby-sitter non protagonista nell'VIII secolo a.C. e alla sua rinomata quanto originale collezione di scarpe per mancini.

Secondo la sua tesi, desunta dopo accurate interviste ai testimoni presenti al momento dell'accaduto, Afrodite nacque dall'evirazione effettuata senza anestesia di Urano, dio di Sky e Mediaset Premium.

Sembra infatti che una sera, dopo aver consumato un elegante pasto insieme alla sua dolce metà Gea, dea della Terra con la T maiuscola, Urano stesse cogliendo l'attimo perfetto per deflorarla dolcemente quando venne sorpreso da suo figlio Crono, dio degli orologi Swatch, che in quel momento si trovava al di sotto del talamo coniugale attendendo l'attimo perfetto per segargli i testicoli.

Dal momento che Esiodo, forse per pudore, forse per mancanza di materiale roccioso su cui scolpire la sua opera, non racconta tutta la vicenda nei particolari, ci è impossibile stabilire dove si trovassero questi personaggi al momento dell'accaduto, ma pare che nelle vicinanze ci fosse il mare. Infatti i genitali evirati cadendo in un miscuglio di cloruro di sodio e acqua si trasformarono in Afrodite.

Versione omerica

Prima di trattare della seconda e poco fantasiosa versione circa la venuta al mondo di Afrodite, è necessario essere a conoscenza di alcuni particolari riguardo al suo autore:

  • Omero non esiste
  • Nonostante la sua inesistenza la sua finta vita viene studiata con solerzia e passione da tutti i bambini sfruttati per la realizzazione di palloni gialli
  • A ventiquattro anni ha investito un pangolino di nome Viviana

Stando a quanto c'è scritto sulla pagina di Wikipedia su Afrodite, Omero in uno dei succitati poemi[1], più precisamente quello venuto male, l'Iliade, si dilungò parecchio circa la nascita della dea in questione attribuendone la causa all'ennesimo tradimento di Zeus, dio delle porte sul retro; in questo episodio in particolare, la co-protagonista dell'adulterio fu Dione[2].

In posa: Hestia, Dione e Afrodite dopo il passaggio di Era.

I due, dopo una notte ricca di eventi equivoci che non verranno riportati onde evitare querele per diffamazione, si unirono spiritualmente e fisicamente dando poi alla luce Afrodite. Cioè sì, non subito però. Nel senso, non nella stessa notte. Perché anche agli dei serve un periodo di gestazione, tranne nel caso di Atena che... va bene, passiamo oltre.

Versione definitiva

Dunque i Greci si trovarono ad un pericolosissimo bivio, dovendo scegliere fra la fantasiosa ed entusiasmante versione di Esiodo (che tra l'altro era anche scritta in invitanti caratteri rosa) e quella francamente più banale e piena di errori di battitura di Omero, che però era un pezzo grosso della letteratura di quei tempi e non si poteva mica offendere.

Dopo mesi di tensioni, risse nei bar e branchi di vespe invasive, Platone trovò la tanto desiderata soluzione a quella situazione imbarazzante. Il secondo membro della S.p.a. decretò quindi che Afrodite aveva una doppia identità, come Clark Kent e Peter Parker. La bella fra le belle infatti di giorno era Afrodite Urania, dea dell'amore spirituale, nata secondo la versione di Esiodo, mentre di sera si trasformava in Hanna Montana o Afrodite Pandemos, dea delle statali. Nata secondo la versione di Omero, tanto per essere chiari.

Culto

Il culto della dea Afrodite era una delle principali ragioni di invidia, allergia e contesa tra i popoli dell'epoca. Pare infatti, da fonti certe quali il diario segreto di Asterix, che mentre gli Egizi stavano a costruire qualche bella piramide, che fa sempre la sua figura, i Greci, gente molto devota, si scopavano le sacerdotesse di Afrodite, poiché ritenevano che questo fosse certamente il modo migliore per adorare debitamente la dea.

Chiamateli scemi.

Aneddoti

Afrodite, dal momento che era una giovane fanciulla nel pieno delle esplosioni ormonali tipiche dell'adolescenza, tendeva a prendere con poca serietà i rapporti interpersonali e soffriva di una sudorazione decisamente eccessiva. Un po' come Paris Hilton.

Afrodite e Efesto

Un po' per calmare la ragazza e un po' perché Efesto aveva ricattato Era dopo averla imprigionata su un trono, Afrodite gli venne data in moglie.

E, nel caso non lo sappiate, è necessario sottolineare che Efesto è quello brutto, ma talmente brutto che la sua mamma lo scaraventò giù dall'Olimpo. Giusto per chiarire la risibilità della situazione.

I due novelli sposi furono protagonisti di grande scherno e di alcune delle commedie che ebbero più successo all'epoca.

Afrodite e Adone

Ovviamente insoddisfatta da un matrimonio del genere, Afrodite trovò alcuni espedienti per consolarsi.

Tipo seguire con ammirevole assiduità quei programmi che fanno l'oroscopo alle nove di mattina e indurre una giovane donna di nome Mirra a prestarsi a un rapporto incestuoso col padre, per poi farla inseguire da lui armato di coltello. Immagino che ora vogliate sapere come va a finire, quindi vi dico subito che Mirra muore. E anche il padre. E Spongebob non prenderà mai la patente. No non è vero, Mirra viene trasformata in un albero e in qualche maniera partorisce un furetto dalla sconvolgente bellezza divina, chiamato Adone. Questo è vero, giuro. Vabbè il furetto si chiamava Alfonso, ma tanto non cambia nulla perché poi muore anche lui. Ma prima Afrodite se ne affezionò moltissimo e lo prese sotto la sua protezione, promettendo alla madre che se ne sarebbe presa cura. Dopo un giorno però si stancò del furetto e dei suoi escrementi sferici, così chiese a Proserpina, la casalinga dell'Ade, di fargli da baby-sitter; questa però, non immune all'irresistibile fascino di Adone (o Alfonso, ma sappiate che se preferite il nome Alfonso al nome Adone avete non pochi problemi e i vostri figli di sicuro ne avranno anche di più), si rifiutò di restituirlo. Nacque quindi un feroce litigio fra le due, con tanto di strilli, insulti e capelli strappati, roba mai vista, due donne che litigano per un furetto. Dopo essersi goduto per un po' lo spettacolo, arrivò Zeus per calmare le acque. Risolse la faccenda proponendo un affido condiviso: il furetto avrebbe infatti passato quattro mesi con Afrodite, quattro con Proserpina e quattro per i cazzi suoi.

La storia però non finì bene, dal momento che Ares, amante ufficiale di Afrodite[3], geloso del rapporto che Adone aveva con la bella idea, lo ammazzò e lo cucinò in salmì. Questa volta è davvero tutto vero. Tranne la parte su Ares, dopo non parliamo di lui.

Afrodite e Psiche

Spiacente di deludervi, ma non si tratta di un esaltante rapporto lesbo, se cercate quella roba lì avete sbagliato sito. O forse no, ma avete comunque sbagliato pagina. Anche perché questa è una parte molto triste della vita di Afrodite, c'è poco da ridere e da pensare a quelle cose. Insensibili.

Psiche infatti era una giovane e leggiadra fanciulla molto gnocca. Ma talmente tanto che la gente iniziò a venerare lei piuttosto che Afrodite. I templi della dea vennero abbandonati, usati come ricoveri per anziani o riutilizzati come modernissimi loft. Nessuno si degnava più di dedicarle un'offerta né tanto meno una preghiera, nemmeno di quelle finte che i bambini americani recitano con incredibile velocità prima di cena.

Dopo qualche mese passato ad autocommiserarsi in terapia, Afrodite si riprese e decise che se questa Psiche desiderava così ardentemente imitarla allora tanto valeva farlo per bene: ordinò a suo figlio Cupido [4] di far sì che la fanciulla venisse data in moglie ad un orrendo mostro, preferibilmente puzzolente. Tipo un serpente marino o l'avvocato Ghedini.

Cupido però si innamorò della ragazza, nonostante fosse ancora un bimbo e la sposò. Qui seguono una serie di eventi che comprendono le sorelle di Cenerentola, una lampada ad olio e dei tampax, che però non verranno riportati perché noiosi e ricchi di particolari piccanti, specialmente la parte sulla lampada ad olio. Basti dire che alla fine va tutto bene, Psiche viene divinizzata, ha una figlia da Cupido (benché questo giocasse ancora con i Playmobil) e Afrodite, diventata nonna, deve starsene zitta. Ti ho detto zitta.

Afrodite e tanti altri

Minchia, non vi siete ancora rotti le palle di stare ad ascoltare pettegolezzi su Afrodite? Ma guardatevi Gossip girl piuttosto!

Curiosità

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  • Dal nome di Afrodite derivano parole interessanti come afrodisiaco, afroamericano e malattia venerea.
  • Il nome scientifico del furetto, mustela putorius furo, significa "ladro puzzolente".

Voci correlate

Note

  1. ^ Ossia il primo e il secondo.
  2. ^ Divenuta famosa solo per aver trombato con il potente di turno, proprio come Patrizia D'Addario.
  3. ^ Sì ne parliamo dopo, state tranquilli.
  4. ^ Non ve l'aspettavate che avesse pure un figlio, eh? Ma i miti greci sono sempre pieni di fantastiche sorprese.