100% Animalisti

Da Condiclodepia, l'onciclepadia disclesica.
(Rimpallato da 100%animalisti)
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Qualora tu non abbia la più pallida idea su ciò di cui si parla in questa voce, dovresti fare un salto qui.


Risonanza magnetica di un cervello di un succube 100% animalaro
« Dobbiamo porre fine a questa barbarie: ogni giorno miliardi di fermenti lattici vengono mangiati VIVI!!!. »
(Attivista di 100% Animalisti che si scaglia contro il consumo di yogurt.)
« Colpa sua, se l'è cercata. »
(Attivista di 100% Animalisti su bambino dilaniato da un pitbull.)
« Leggendo il loro forum ho trovato una prova contraria alle mie teorie evolutive. »
(Charles Darwin su 100% Animalisti.)
« Solo un coglione regala un visone! »
(Attivista di 100% Animalisti che cerca di giustificarsi per aver regalato alla fidanzata una cassetta di peperoni.)
« Noooo non sederti sul divano, così facendo rischi di sterminare milioni di acari della polvere... poverini, adesso dobbiamo dar loro una degna sepoltura! »
(Animalista a casa sua.)
« Ho perso solo perché sono animalista al 100%! »
(Attivista di 100% Animalisti dopo aver rifiutato di mangiare il cavallo in una partita a scacchi.)
« Uh uh uh! Il palloncino non c'è più! L'abbiamo preso noi e non ve lo diamo più! »
(Attivisti di 100% Animalisti che cercano di cantare in coro, senza riuscirvi, minacce contro i ricercatori.)


100% Animalisti è un'organizzazione umanitaria il cui obiettivo primario è porre fine alle torture sugli animali, infliggendole a chi non concorda con loro.

Filosofia

100% Animalisti è nata per rischiarare finalmente le coscienze della collettività sugli abusi d'ogni genere che vengono perpetrati sulla fauna. Ma perché creare un'altra associazione quando già esistono il WWF, la LAV e numerosi altri soggetti?

Un sit-in di 100% Animalisti dinanzi a un baracchino di kebab.

La risposta degli attivisti è che ormai non si può più essere moderati in queste battaglie, e che quindi per fare in modo che il messaggio animalista sia recepito quanto più universalmente possibile non esiste maniera più efficace che riprendere in gran parte le linee d'azione del Fronte di Liberazione Animale[1], un'organizzazione da sempre in prima linea per diffondere il messaggio di solidarietà verso gli animali, e che per inciso ha avuto diversi membri di spicco imprigionati per terrorismo.

A detta del direttivo di 100% Animalisti, tuttavia, tali condanne sono da imputarsi esclusivamente alla lotta troppo morbida delle altre associazioni contro il potere delle lobby di allevatori e cacciatori. Ed è per questo che l'associazione ha scelto di impegnarsi per nobili cause quali la proibizione della caccia anche alle specie non protette, la chiusura degli allevamenti degli animali da pelliccia e la diffusione della pasta alla carbonara senza pancetta e uova. Il fatto che l'ultima campagna sia stata quella più riuscita conferma l'ovvia assurdità di tali pretese come sia ancora lunga la strada da percorrere, ma testimonia allo stesso modo uno spreco d'impegno degno di miglior causa che la determinazione degli attivisti li sosterrà sempre e comunque[2].

Il manifesto dell'associazione

Nell'aprile del 2012 i 100% si sono battuti per la chiusura di Green Hill e si sono offerti volontari per la sperimentazione dei farmaci su esseri viventi


La linea di pensiero dell'associazione è improntata sul concetto di liberazione animale. Un'idea nobile e comprensibile praticamente a chiunque, tranne al direttivo dell'organizzazione che non ha trovato un modo migliore di spiegare la propria filosofia sul sito che rubando un brano a uno scrittore ignoto ai più. Si tratta di un'opera che costituisce una pietra miliare nella letteratura animalista, uno scritto che promuove la pace e l'armonia tra le specie fin dal titolo, "Dichiarazione di guerra". Ecco qualcuno degli stralci più significativi:

« Quando parliamo di vincere la causa della liberazione animale, intendiamo proprio questo. Lottare per questo, andare in prigione per questo, vincere. »

L'associazione esordisce affermando con fermezza la propria posizione su questo, prima di sottolineare ulteriormente come sia importante la causa di questo.

« Non perdete tempo a parlarne, bevendo birra al pub o mangiando polpette vegetali. Andate là fuori e vincete! Per alcuni di noi la causa della liberazione animale è una guerra che intendiamo vincere. »

Se ne deduce invece che per il resto degli associati è più che sufficiente bere birra al pub e mangiare polpette vegetali.

Assassino! Come puoi cibarti col prodotto di un abominio?
« Se falliremo non sarà perché non abbiamo dato il massimo o perché non ci abbiamo creduto abbastanza. »

...ma più probabilmente perché siamo dei falliti cronici.

« Per alcuni di noi le lacrime sono vere, il cuore si spezza veramente e si è pronti a morire per vincere questa guerra. Se non si agisce si giustifica...se non si combatte non si vince. E se non si vince si è responsabili delle morti e delle sofferenze che continuano a ripetersi all'infinito... »

Pertanto, dato che non vincono, si può comprendere come agli animali ricevere la protezione dell'associazione faccia piacere quanto essere scuoiati vivi.

« I liberatori pensano che uccidere un essere innocente, umano o non umano, che non vuole morire non sia umanitario. Gli animali saranno rispettati o perché la gente li ama, o perché la gente avrà paura di quello che gli potrebbe accadere se non li si tratta con rispetto! »
« Per salvare la vita degli animali, bisogna prima rovinare quella degli aguzzini »

Nello stile pacato e mite che lo contraddistingue, il direttivo ci avverte che intanto pensa a far casino col pretesto dell'animalismo militante, e poi se avanza tempo si dedica ad aiutare gli animali mangiarsi una bistecca non è umanitario, bensì un crimine contro la Natura.

Le priorità

A prima vista potrebbe sembrare uno slogan scritto su un lenzuolo bagnato, ma se leggete bene si può notare un valore poetico che Dante stesso, se solo fosse vissuto ai giorni nostri, avrebbe usato per la porta dell'inferno.

Dopo tanti proclami di così elevato spessore morale, ci si attende che gli attivisti siano sempre in prima linea a protezione delle specie a rischio d'estinzione.

Tuttavia, mai a memoria d'uomo un attivista dell'associazione è stato visto affiggere manifesti in Groenlandia per mettere in guardia la popolazione sulla grave condizione dell'orso bianco, né sono mai stati visti membri di 100% Animalisti animare presidi nella savana in favore dei ghepardi sempre più rari o in mezzo al Mediterraneo per i tonni.

Diverse sono le ragioni di questa impopolare decisione. In parte questa linea è stata adottata in quanto, come sostengono dal direttivo, "È troppo facile fare campagne a favore di specie per cui si battono già mille altre associazioni, bisogna avere le palle di occuparsi degli animali fuori dalle luci dei media e ugualmente a rischio, come cani, pecore e merluzzi", tutte specie i cui esemplari, a dispetto di quanto creda l'opinione pubblica, si contano sulle dita di una mano di un addetto alla segheria: e non a caso tra le memorie più gloriose dell'associazione figura il presidio all'Esselunga di Vicenza del 31 aprile 2003, quando con feroce determinazione gli attivisti riuscirono a far fuggire 20 salmoni dal banco surgelati.

Un'altra motivazione dell'adozione di una simile linea d'azione risiede nel fatto che gli attivisti sono sì pronti a tutto, purché questo tutto si verifichi a non più di 10 km dalla loro calda casuccia: come sarebbe possibile, infatti, sensibilizzare la popolazione assassina dei mangiacarne sugli ignomini che essa compie quotidianamente, se gran parte dei fondi destinati alla promozione delle campagne fossero invece impiegati nei viaggi di raggiungimento delle più inospitali lande dell'orbe terracqueo? Quella di impiegare gran parte dei fondi nella stampa di manifesti shock è in effetti una scelta dolorosa ma inevitabile, anche alla luce del fatto che la necessità ha imposto loro la costruzione di una copisteria privata. L'associazione infatti ha più volte lamentato l'immeritato ostracismo nei suoi confronti dei centri stampa dell'intero nord Italia, assurdamente motivato dalla ripetuta affissione sulle vetrate dei manifesti freschi di stampa.

Anche per far fronte allo scetticismo contro cui si trova a combattere, l'associazione invita dunque a supportare la liberazione animale acquistando il merchandising ufficiale di 100% Animalisti: con un modico vitalizio di 99.99 euro al mese è infatti possibile ricevere a casa l'unico e originale kit contenente bandiera, felpa, frigo a pedali, batticarne e mannaia marchiati 100% Animalisti.

Linea politica

Un'immagine che certifica l'azione umanitaria dell'associazione, smentendo al contempo le presunte collusioni politiche

Il direttivo dell’organizzazione dichiara di essere avulso da qualsiasi connotazione politica, avendo giustamente a cuore esclusivamente il benessere della fauna di qualunque genere. Perciò, se vi capita di osservare una qualsiasi di queste caratteristiche:

  • Vedete la più o meno frequente presenza di gente vestita di nero con la testa rasata e tatuati con graziosi simboli esoterici;
  • Scoprite che le loro iniziative sono quasi sempre linkate dal sito di La Destra;
  • Venite a sapere che il presidente dell’associazione, Paolo Mocciosetto, è stato candidato a sindaco di Padova e al Parlamento Europeo per Forza Nuova;
  • Vi accorgete della vaga somiglianza del vessillo dell'associazione con la bandiera dei pirati;
  • Osservate che certi adepti si accolgono l'un l'altro a braccia tese. O meglio, con un solo braccio teso;
  • Sentite un grido Eja eja alalà (naturalmente non si tratta d'altro che del richiamo caratteristico della martora muschiata del Burundi sud-meridionale)
  • Morite per essere passati di là per caso con indosso una maglietta rossa;
  • Notate che la libertà di pensiero è ben accetta, finché è allineata alle idee del ras, e che qualora non lo fosse ogni critica, anche la più moderata e pertinente, verrà bollata come comportamento molesto e provocatorio
  • Vi accorgete che chiunque si permetta di parlare in termini non encomiastici dell'associazione si vedrà mettere in linea i suoi dati personali da parte dei membri, che non esiteranno a lasciarsi andare a provocazioni d'infimo ordine e a promettere rappresaglie per tutelare la loro indubbia statura etica e la dignità che li contraddistingue[citazione necessaria].

Sappiate che si tratta chiaramente di manovre strumentali, atte a screditare l’irreprensibile operato di 100% Animalisti.

Modus operandi

La pervasiva strategia d'azione di 100% Animalisti prevede l'utilizzo dei più svariati mezzi per rendere edotta l'opinione pubblica degli scempi che continuamente vengono perpetrati ai danni della fauna.

Presidi

Anche i bovini ne hanno ormai le palle piene di 100% Animalisti

Altrimenti definiti assalti, rappresentano di gran lunga la modalità pubblicitaria prediletta dall'organizzazione.

Consistono essenzialmente nello scegliere un bersaglio di criminali antianimalisti, a scelta tra macellerie, pelliccerie, circhi, panemmerda, sagre, caselli dell'autostrada e casa tua, oppure nel blocco di un crudele camion bestiame.

Il coraggio nella difesa della loro missione che traspare da molte di queste azioni è particolarmente ammirevole, come attestano le numerose manifestazioni che gli attivisti hanno coraggiosamente promosso anche all'interno dei tendoni dei circhi. Uno sprezzo del pericolo che, loro malgrado, degenera talora in confronti fisici, che li vedono spesso soccombere dal momento che il personale del circo è solito rispondere in forze alle proteste, mettendo sistematicamente in minoranza gli sparuti e audaci incursori animalisti.

Più volte, infatti, i circensi sono stati additati di brutalità nei confronti dei manifestanti. Aggressioni gratuite e vili: chi mai picchierebbe qualcuno che, dopo ripetute provocazioni a ogni livello, irrompe in casa propria dandogli dell'assassino?

Vandalismi Campagne di sensibilizzazione

Altro mezzo di autopromozione particolarmente caro agli attivisti, che approfittano di qualsiasi occasione per attaccare in ogni dove manifesti inneggianti al boicottaggio contro le pellicce, sul pericolo d'estinzione della pantegana e a qualsiasi norma limitante la libertà degli animali da compagnia, in particolare la museruola e la paletta raccoglicacca.

Altrettanto gettonate sono le scritte sui muri a opera dei grafomani appartenenti al gruppo, che non perdono opportunità per adoperare qualsiasi superficie muraria disponibile per chiamare a raccolta il gruppo alla crociata contro i camion bestiame, accusati di non garantire adeguata libertà di movimento al carico, o per insultare e minacciare porre l'attenzione su chicchessia, in particolare altre organizzazioni impegnate nella protezione della fauna quali LIPU, ENPA o LAV. A queste azioni, seguono immancabilmente indefessi rosicamenti nel momento in cui la loro organizzazione viene estromessa da qualsiasi tavolo di discussione su norme riguardanti gli animali in favore dei tre enti suddetti: un po' come se Flavia Vento fosse gelosa del cervello di Maurizio Gasparri.

NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti 100% Animalisti.


Appare infine singolare notare come a nessuno degli atti di vandalismo denuncia compiuti dall'organizzazione, benché rivendicati e firmati, faccia seguito alcuna condanna nei riguardi degli autori. Voci provenienti dalla Questura hanno tuttavia smentito ogni sospetto di connivenza in questo modo:

« Come facciamo ad agire contro questi qua con tutte le pratiche che ci hanno fatto aprire? Lo sapete o no che il loro capo è da noi talmente spesso a denunciare chiunque trovi per strada che abbiamo dovuto costruire una stanza apposta per archiviare le sue querele? »

Cortei

Per questa nutria gli attivisti hanno paralizzato Padova per due giorni, e sono andati via solo perché al terzo ha piovuto.

Un'altra attività promozionale cara agli attivisti è quella classica dei cortei in città, indispensabili per sensibilizzare la popolazione alla causa promossa e mettere in buona luce l'organizzazione bloccando per mezze giornate la libera circolazione nel centro urbano. Una mossa di sicuro effetto per la causa del boicottaggio contro gli zampironi, colpevoli del massacro di milioni di innocenti zanzare.

Lettere ai giornali

Ultimo, ma non in ordine d'importanza, tra i mezzi propagandistici adoperati dal gruppo, è la lettera ai quotidiani. Tali missive, quasi sempre recanti la firma del già menzionato Mocciosetto per conto dell'associazione, vengono inviate alle più prestigiose testate del globo, tra le quali ricordiamo "Il Mattino di Padova", "Gazzetta di San Giorgio delle Pertiche", "Il foglio attaccato alla pensilina della fermata" e "L'imbianchino", giornale diffusissimo tra i lavoratori del settore per appoggiarvi i secchi di pittura.

Il soggetto delle epistole inviate a nome dell'associazione può inoltre riguardare gli argomenti più disparati. Contrariamente a quanto si crede, infatti, 100% Animalisti scrive sempre e solo per difendersi dalle consuete calunnie riguardanti presunti eccessi di entusiasmo nella propaganda o l'eccessiva animosità dei militanti[citazione necessaria]. Sono quindi destituite da ogni fondamento le voci ricorrenti secondo le quali l'associazione utilizzerebbe questo mezzo per criticare senza cognizione di causa né possibilità di replica enti concorrenti, Comune, Regione, Governo, papato, arbitri, punkabbestia e puttanieri.

Organizzazione di un Raid 100% Animalista

- Attivista: “Ragazzi, che facciamo oggi per rovinare la vita dei mangiacarne?”
- Gruppo di attivisti: “Andiamo in Giappone, prestando supporto a Greenpeace, protestando contro la caccia alle balene!”
- Attivista: “No, è una causa che combattono tutti, ormai...”
- Gruppo di attivisti: “Andiamo in Canada, a protestare contro la caccia alle foche!”
- Attivista: “Causa banale”
- Gruppo di attivisti: “Andiamo in Bolivia, dove uccidono i cani negli addestramenti militari, quei bastardi!”
- Attivista: “No, non mi convince... Ho un'idea! Andiamo in Brianza, a rovinare la Sagra del Tacchino! Questo sì che è vero animalismo!”
- Gruppo di attivisti: “SÌÌÌÌÌÌÌÌÌ!”

Maggiori successi

Potrebbe sembrare che un'organizzazione del genere non abbia la minima credibilità né che sia in grado di portare beneficio alcuno alla causa degli animali.

E in effetti è così. Tuttavia, a dispetto delle apparenze e delle diffamazioni di cui è sovente vittima, 100% Animalisti può vantare un elenco di successi di tutto rispetto:

  • Denuncia all'Autorità Giudiziaria di due dodicenni che hanno commesso il sommo sfregio nei confronti della Natura di far esplodere un topo morto con un petardo, mettendo poi ovviamente le loro gesta su YouTube, non prima di averli perseguitati telefonicamente e aver cinto d'assedio le loro case.
100% Animalisti non guarda in faccia a nessuno: anche Gesù è stato denunciato per maltrattamenti contro gli agnelli. Ieri.
  • Denuncia al Tribunale Internazionale dell'Aja nei confronti di Luis Figo, colpevole di aver deliberatamente scelto un innocuo gatto per danneggiare il suo SUV.
  • Pubblicizzazione dei propri presidi sul sito di Federfauna, nel cui direttivo siede nientemeno che il presidente dell'Associazione Allevatori di Visoni[3], a riconferma dell'incrollabile coerenza e dell'integerrima statura morale del Mocciosetto.
  • Condanna in primo grado di diversi attivisti, tra i quali naturalmente non poteva mancare il Mocciosetto, per azioni di disturbo al circo non autorizzate[4]. La cosa, tuttavia, sembra non scalfire minimamente la cieca fiducia che il personaggio continua a nutrire nei confronti della propria squadra di avvocati, soddisfatti di aver ottenuto per la seconda volta il rinvio della sentenza dell'appello in modo da potersi pagare con la parcella dell'ultima udienza le ferie a Sharm el Sheikh.
  • Denuncia per diffamazione nei confronti di Nonciclopedia per questo articolo, perché come spiega con autorevolezza il presidente:


« Non accettiamo di essere calunniati così vergognosamente: pretendiamo rispetto per le nostre azioni da quel sito idiota gestito da cretini mondezzari del partito di Veltroni, comunistoidi falliti morti di fame di merda nostalgici mangiacadaveri e molto amici dei cazzari.
Ho già fatto parecchie denunce a quei cretini, prima o poi verranno convocati in questura e finalmente avremo anche i loro nomi e cognomi, dato che questi coglioni credono di fare "ironia intelligente" nascondendosi dietro un pc, in realtà vomitano veleni e calunnie camuffate "satiricamente" »
(Il megadirettore galattico di 100% Animalisti, con il garbo che ne caratterizza le esternazioni, dimostra il suo coraggio insultando da dietro un pc, senza fare satira e ribadendo l'apoliticità della sua moderata e umanitaria associazione)

dal momento che gli associati si sentono legittimamente lesi nell'elevatissima considerazione che hanno di sé, e che d'altra parte tutti nutrono nei loro confronti[citazione necessaria]. Infatti, com'è noto:

« Il coglione è colui che pensa di non esserlo[5] »
(Sempre lui, mentre etichetta come coglione chiunque osi criticarlo, evidentemente ritenendosi tale. Quale fulgido esempio di umiltà...)


Dialogo tra un attivista e un nonciclopediano a un presidio

Il manifesto animalista per un mangiare sano
- Attivista: “Ciao, sono di 100% Animalisti, metteresti una firma per noi per fermare una barbarie immane come la strage di milioni di innocui agnelli per Pasqua?”
- Nonciclopediano: “Me ne guardo bene.”
- Attivista: “Ma come... posso chiederti perché?”
- Nonciclopediano: “No. Anzi, te la faccio io una domanda: cosa ti fa pensare che voglia festeggiare la Pasqua con una cipolla lessa e qualche porcheria a base di soia impestata di pesticidi come fate voi folli?”
- Attivista: “Come hai detto scusa?”
- Nonciclopediano: “Senti, se sei sordo come fai a chiedere le firme alla gente?”
- Attivista: “Ah, così sei anche tu uno di quegli assassini che si cibano di animali morti!”
- Nonciclopediano: “Sai com’è, quelli vivi si fa fatica a tenerli fermi solo con la forchetta.”
- Attivista: “Cosa fai, sfotti?”
- Nonciclopediano: “No, sto mettendo in dubbio le tue capacità cerebrali, se non te ne sei accorto.”
- Attivista: “Sei arrogante come tutti i mangiacarne. Come puoi essere indifferente a questa sofferenza?”
- Nonciclopediano: “Be', morire per alimentare chi sta sopra nella catena alimentare fa parte dell’ordine naturale delle cose. E poi, non mi sembra corretto prendersela con le piante solo perché non possono scappare.”
- Attivista: “Ma siamo nel XXI secolo, possibile che debbano continuare a resistere queste tradizioni primitive che non hanno rispetto degli animali?”
- Nonciclopediano: “Be', l’umanità è arrivata fino a oggi cibandosi soprattutto di animali per millenni: se non l’avesse fatto, probabilmente non sarebbe sopravvissuta alla peste e non sarebbe potuta esistere abbastanza a lungo per generare dei folli come voi”
- Attivista: “È chiaro che sei un ignorante, come tutti i mangiacarne. Ci sono sostanze come la soia che possono dare esattamente lo stesso nutrimento della carne.”
- Nonciclopediano: “Può darsi, ma hanno le stesse proprietà organolettiche di uno stronzo. Che fra l’altro a parità di bontà è molto più economico.”
- Attivista: “Ma lo sai quante risorse alimentari vengono destinate all’allevamento per la macellazione?”
- Nonciclopediano: “Più o meno le stesse che servono a me per ripulire ogni giorno il muro di casa mia dalle vostre scritte e per togliere i manifesti che mi attaccate al portone.”
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Un attivista mentre sbrocca dopo aver dialogato con un nonciclopediano
- Attivista: “Ehm... Ma lo sai, vero, che gente come Leonardo da Vinci, Einstein, Gandhi, Martin Luther King e Pitagora era vegetariana?”
- Nonciclopediano: “Anche Giorgio Mastrota e il commissario Basettoni se è per quello, e allora? Vorresti per caso dirmi che chi mangia carne, compresi tutti gli altri premi Nobel e grandi personaggi storici, è un deficiente?”
- Attivista: “Il tuo è solo un modo per giustificare questi massacri, noi almeno ci mettiamo la faccia nelle nostre azioni: io stesso ho fatto a pugni per difendere i nostri ideali!”
- Nonciclopediano: “Mah, io quando faccio a pugni tutto ci metto fuorché la faccia. E poi, se vogliamo dirla tutta, vi siete sempre trattenuti dal prendere iniziative davvero positive a favore degli animali...”
- Attivista: “E quali sarebbero queste iniziative scusa?”
- Nonciclopediano: “Be', potreste darvi in pasto alle tigri siberiane in via d'estinzione, ad esempio. Oppure, vi opponete alle sperimentazioni cliniche sugli animali? Benissimo, andateci voi a fare le cavie volontarie.”
- Attivista: “Infame, ripetilo se hai coraggio!”
- Nonciclopediano: “Guarda che pagano bene; e poi, almeno avreste un lavoro, invece di star qua in piazza a rompere le balle alla città intera per questioni di poco conto. E ora ti saluto, ché vado a farmi un kebab. Sempre che non siano tutti assediati da altre legioni di scioperati vostri.”

Autentico resoconto di un presidio

Grazie ad alcune fonti d'informazione privilegiate, siamo in grado di fornirvi in esclusiva il resoconto di un presidio per il quale l'associazione si è spinta fino a Roma. Si tratta di un evento particolarmente sentito dagli attivisti, che hanno deciso di manifestare davanti a uno dei canili della capitale perché Mocciosetto ha sentito su Telenuovo che un passante intervistato ha letto su un forum in internet che è gestito da gente di sinistra per le inqualificabili condizioni igienico-sanitarie ivi presenti.

Ecco quindi la cronaca di una nuova, eroica giornata di gloria per 100% Animalisti:

Gli attivisti mentre sfilano fieri in corteo dentro le camionette
  • Ore 5.00 - I prodi liberatori alla stazione di Padova in attesa del treno, che giunge in orario. "Come quando c'era Lui. All'armi, animalisti!", chiosa col consueto aplomb un Mocciosetto già carico. Di vino da 99 centesimi al litro.

Agli attivisti è stata riservata una carrozza speciale, in maniera da permettere loro di viaggiare in compagnia di blatte e scarafaggi. Appena prima di salire sul convoglio, tuttavia, uno di loro adocchia un punkabbestia che divide col proprio cane un panino al prosciutto. In una frazione di secondo l'intero gruppo si avventa sul malcapitato, che chiede l'intervento dei pochi agenti della Polfer presenti, i quali accorrono subito ad immobilizzarlo.
Dopo aver ridotto a mal partito il punkabbestia e sequestratogli il cane, gli attivisti salgono finalmente sul treno. Sbagliato. Ma di questo si accorgeranno solo poco prima di Ginevra.

  • Ore 9.30, giorno dopo - Gli attivisti (2000 secondo l'organizzazione, 10000 per la questura, 20 in realtà), arrivano finalmente alla stazione Termini. Appena scesi, sono accolti da circa 500 agenti, alla cui perquisizione si consegnano spontaneamente alzando le braccia, in particolare quelle destre. A questo gesto, gli agenti rispondono con uno stentoreo "A noi!", e scortano quindi i liberatori verso il luogo del presidio.
  • Ore 10.00 - giunti di fronte al canile, gli animalisti, ai quali nel frattempo si è unito uno sparuto manipolo di picchiatori inviati dagli amici di Mocciosetto nella giunta comunale, notano non senza una certa sorpresa la presenza di un contro-presidio antifascista proprio dinanzi a sé. Da parte animalista scattano immediatamente cori di scherno contro gli antagonisti, che dal canto loro alla vista della ventina di pischelli in divisa capeggiati da un vecchio scappato dal manicomio scoppiano a ridere sguaiatamente.
  • Ore 10.05 - Mocciosetto esordisce dichiarando di manifestare anche in favore dei lavoratori del canile, per le pessime condizioni in cui viene tenuto, citando inoltre i danni arrecati alla salute dei cani a livello di cuore, polmoni, unghie e sistema ruttatorio. Dall'opposta fazione continuano a provenire solo risate.
  • Ore 10.15 - in entrambi gli schieramenti si contano diverse facce paonazze: gli animalisti sono provati per via dei continui cori, mentre gli antifascisti sono in chiaro debito di ossigeno a causa delle risate.
  • Ore 10.18 - un contromanifestante scoreggia, coprendo i cori dei 100%.
  • Ore 10.25 - la tensione inizia a salire: gli antifascisti, ripreso a stento un po' di fiato, cominciano a rispondere ai cori della parte avversa, sovrastandola piuttosto nettamente. Serpeggia del nervosismo da parte animalista: due attiviste apostrofano con l'appellativo mangiacadaveri un nonciclopediano che passava di lì per caso, che prontamente ricorda loro che gli unici cetrioli li hanno visti al mercato della frutta. Mocciosetto intanto prova a rinvigorire i suoi lanciando nuovi cori, stavolta però tenendo il megafono dalla parte giusta.
  • Ore 10.30 - si fanno vedere i lavoratori del canile, che a causa dell'inquietudine manifestata dai cani invitano gli animalisti ad allontanarsi con queste parole:
« A du' capelli, te e i quattro amichetti tua de sta ceppa, scrostateve che a sti cani je state a fa' venì 'o scolo »
  • Ore 10.32 - la rabbiosa reazione dei fascisti liberatori non si fa attendere: Mocciosetto si rivolge ai celerini lamentando di essere stato chiamato pelato. "Sono solo un po' stempiato, ecco", commenta piccato.
Contrariamente alle aspettative, l'accoglienza dei cani per gli attivisti non è stata calorosissima
  • Ore 10.35 - con la fattiva collaborazione delle Forze dell'Ordine, gli animalisti irrompono nel canile, pavesandolo di scritte e manifesti e offendendo manifestando la loro solidarietà ai dipendenti della struttura.
  • Ore 10.41 - gli attivisti si ritirano, accorgendosi però della mancanza di una bandiera ufficiale di 100% Animalisti
  • Ore 10.43 - il capo del reparto celere, spalleggiato dal gruppetto di picchiatori, procede al recupero della bandiera, riconsegnandola al Mocciosetto.
  • Ore 10.44 - Mocciosetto dichiara che tutto questo movimento gli ha messo un certo appetito.
  • Ore 10.46 - gli agenti irrompono in un bar vicino, sequestrano la macchina del caffè e la frutta e servono la colazione agli attivisti.
  • Ore 11.00 - un'animosa antifascista riesce ad avvicinarsi al Mocciosetto, centrandolo in pieno volto con una scatarrata. Il valoroso leader risponde con prontezza, dando prova del coraggio che da sempre lo caratterizza: scatta una foto alla contromanifestante, si fa prestare il palmare da un attivista, si collega al suo forum e apre un topic in cui la insulta ripetutamente, dandole della troia mangiacadaveri assassina cacca pupù.
  • Ore 11.02 - il topic in questione conta già trentaquattro repliche, tutte dello stesso tenore della prima.
  • Ore 11.03 - vista la mal parata degli animalisti, giunge sul posto un secondo reparto celere, che obbliga gli antifascisti a sciogliere il presidio. I 100% salutano calorosamente la partenza degli antagonisti con saluti romani. Si levano improvvisamente alcune perplessità tra gli attivisti, alcuni dei quali notano con stupore: "Ma allora è vero che siete fascisti!".
  • Ore 11.35 - i contromanifestanti sono deportati riaccompagnati alla stazione, dove vengono identificati e bastonati diffidati dall'intraprendere altre azioni simili. Nel frattempo, Mocciosetto, spalleggiato dai suoi adepti più fedeli, risponde furiosamente ai dubbiosi sull'orientamento politico dell'associazione, espellendoli all'istante.
  • Ore 11.40 - Mocciosetto si ricollega al proprio forum e apre un altro topic per minacciare e offendere chi aveva osato eccepire sulle modalità di saluto. Il thread aperto in precedenza nel frattempo ha raggiunto le ventisette pagine.
  • Ore 11.45 - la mamma di Mocciosetto lo chiama al cellulare, ricordandogli che deve portarla dalla sarta.
  • Ore 11.46 - il presidio viene sciolto.
  • Ore 12.30 - gli animalisti stanno ormai tornando a casa a bordo delle volanti della celere. Mocciosetto, dopo aver messo su il cd con una versione techno di Faccetta nera remixata da lui stesso[6], una sorta di must tra le Forze dell'Ordine, riprende il palmare e apre una nuova discussione sul suo forum, raccontando del timore che con la sua personalissima marcia su Roma è riuscito ad incutere alla città intera.
  • Ore 12.32 - il topic sul resoconto sfiora le dieci pagine, e tutti i messaggi riportano il seguente testo: E vai! 100% Animalisti: fatti, non pugnette!.
  • Ore 12.33 - Mocciosetto posta il seguente messaggio:
« Grazzie a tutti ragazzi vorei ringraziarvi uno per uno ma non so gnanche chi cazzo siete. È stata la dimostrazione che il nostro metodo d'azione paga senpre, alla faccia dei soliti animalari pupazari antifadestocazzo Lipu merda Lav sfigati del cazo spechio riflesso buttati nel cesso. Solo che noi ci siamo mossi a difesa di quei cani indifesi e lasciati a marcire in quel covo di sfruttatori comunisti bastardi figli di puttana mettendo anche in fuga gli sfigati che erano arrivati a difenderli armati di bastoni e spranghe senza contare che volevano anche arrivare a metterci sotto con un pulman, prima che io con un punio riuscissi a ridurlo a un rotame. Ste merdacce che si lamentano che gli sbirri gli hanno menato, potevano attaccarci quando eravamo solo in cinque senza scorta come faciamo sempre noi. Siamo grandi, ma dobiamo stare sempre al'erta, e infati apena avrò portato mia madre dala sarta andrò diretamente in cuestura a fare una bela botta di denuncie a chi è venuto da noi a infamarci e a caluniarci dicendoci che siamo dei fascisti, dei violenti e soprattuto dandomi del pelato. Un'altro passo verso la vittoria è stato compiuto. Vincere, e vinceremo! »
(Mocciosetto (sic))
  • Ore 21.23 - Di ritorno dal presidio e dalla sarta, Mocciosetto entra in questura.
  • Ore 21.24 - Mocciosetto nota sulla porta della questura il cartello "Chiuso per ferie" e torna a casa.
  • Ore 21.25 - La questura riprende l'attività ordinaria, con il vice questore che commenta con piacere la propria soddisfazione per esserselo tolto dalle balle almeno un giorno.

Nemici dell'organizzazione

La dura verità, che questi simpaticoni sono tanto restii ad accettare.

Amici dell'organizzazione

Voci correlate

Note

  1. ^ Cazzo ridete? Esiste sul serio!
  2. ^ Finché non si stancano
  3. ^ Ricordiamo che siamo sempre noi i cazzari che diffamano
  4. ^ Notare come, nel riportarlo, se ne faccia vanto di fronte agli ammirati adepti
  5. ^ Parole sante...
  6. ^ Già, il grandissimo, imprescindibile Moka dj non è altri che lui. Se non lo conoscete, vuol dire che non siete suoi parenti

Collegamenti esterni


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Questo template è stampato su carta riciclata. Nessun animale è stato maltrattato durante la sua realizzazione.
Questa è una voce in latrina, sgamata come una delle voci meno pallose evacuate dalla comunità.
È stata punita come tale il giorno 5 aprile 2009 con 100% di voti (su 10).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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