Jacques de La Palice
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Jacques II de Chabannes de La Palice, detto Lapalisse da chi lo chiama così (nato nel giorno e nel luogo della sua nascita - morto qualche tempo dopo da qualche parte), era qualcuno che se non fosse morto sarebbe ancora vivo.
Vita
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Alla nascita, Lapalisse uscì dall'utero di sua madre (la quale, un quarto d'ora prima di partorire, era ancora incinta). Dopo essere nato, crebbe. Per tutta la vita fu costretto a mangiare, bere e respirare. Quando si trovava in un posto, era impossibile che fosse da un'altra parte; quando era sveglio, non dormiva mai.
All'età in cui aveva tanti anni quanti ne aveva avuti suo padre a quell'età, entrò a far parte dell'esercito con il grado con cui si entra a far parte dell'esercito. Combatté delle guerre contro alcune nazioni, uscendone sempre o vincitore o sconfitto. Un quarto d'ora prima di perdere una gamba, poteva ancora camminare: un quarto d'ora dopo, non ci riusciva più. Insieme alla gamba perse anche il piede dello stesso lato.
Fu anche uno scrittore di libri di carta, i quali potevano essere letti (ma non dagli analfabeti). Grazie a uno di questi vinse il premio Nobel, nell'anno successivo a quello in cui lo aveva vinto il suo predecessore. Il libro si intitolava "Jalisse - Un'indagine profonda di E. O. Lapalisse", gli diede la notorietà in tutti quei posti in cui diventò famoso e fu tradotto nelle lingue di tutti i paesi in cui venne pubblicato.
Lapalisse si cimentò pure nella matematica. Scoprì che 1 = 1, che 1 ≠ 2, che la lunghezza di una circonferenza è pari alla lunghezza di una linea circolare perfettamente sovrapposta sulla circonferenza e che la matematica non è la chimica.
Nell'ultimo periodo della sua vita Lapalisse fu più vecchio di quanto non fosse mai stato. La demenza senile lo colpì in età senile: fu internato in un manicomio per malati di mente, dove restò fino alla sua morte, che avvenne quando cessò di vivere. Dopo la sua morte, non è più vissuto.
La verità lapalissiana
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"Verità lapalissiana" è un'espressione che richiama il nome di Lapalisse e si applica a dei fatti veri.
Un esempio di verità lapalissiana è un fatto di cui si possa dire “È una verità lapalissiana”.
Se una verità lapalissiana non è vera, è senza dubbio falsa. Inoltre, quando una verità è lapalissiana, lo è anche un quarto d'ora dopo.
Conclusione
Se quest'articolo non finisse qui, continuerebbe ancora.
Voci correlate
- Capitan Ovvio: è una voce dove capita ovviamente di parlare di Capitan Ovvio.
- Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Italiana: è il messaggio che il Capo dello Stato Italiano fa l'ultimo giorno di ciascun anno, poche ore prima che l'anno termini e poche ore prima che ne cominci uno nuovo. Specializzato in questa disciplina è Sergio Mattarella, che, appunto, è Presidente della Repubblica.