Josip Broz Tito: differenze tra le versioni

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[[File:Josip Broz Tito Bihać 1942.jpg|miniatura|Il maresciallo mentre guarda un centinaio di crucchi appena maciullati. Visti i suoi lineamenti si ipotizza che esso sia un antenato diretto del Gigachad.]]
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Josip Broz fu un operaio metallurgista, militare e politico che dal 1945 al 1980 fu a capo dellla [[Jugoslavia|SFR di Jugoslavja]]. Esatto, se non lo sapeste Tito era un soprannome, che cazzo pensavate, che una mamma slovena lo chiamasse come un imperatore romano? Sciocchi! Tornando a noi, Tito fu una figura contorta, secondo alcuni considerato un uomo venerabile, mentre secondo altri un vero e proprio [[Culto della Falce e Martello|dio del comunismo]] sceso in terra. Vi erano pure delle malelingue che sostenevano che egli fosse in realtà un tiranno sanguinario, ma questi ultimi sono stati giustamente eliminati dall'esercito di liberazione Jugoslavo, quindi la loro opinione non importa.

'''Tito''', meglio noto come '''Josip Broz''' al baretto sotto casa ([[7 maggio]] [[1892]] – [[4 maggio]] [[1980]]), è stato il più famoso [[politico]], [[rivoluzionario]] e [[partigiano]] [[Jugoslavia|jugoslavo]], solo in parte per aver avuto la brillante idea di aggiungere al [[comunismo]] una sana dose di [[megalomania]] e [[genocidio]] di cui l'ideologia aveva tanto bisogno.

Tuttora venerato in gran parte dei [[Balcani]] per aver liberato il popolo dall'oppressione del lavoro e dei soldi, fu dal [[1945]] al [[1980]] a capo della Jugoslavia, mantenendone unite la quarantina di fazioni ed etnie che si scannavano da sole anche prima del suo arrivo. Alcuni sostennero all'epoca che egli fosse in realtà un tiranno sanguinario, ma costoro sono stati giustamente eliminati dall'esercito di liberazione Jugoslavo, quindi la loro opinione non importa.
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== Biografia ==
== Biografia ==


=== Gioventù e la grande guerra ===
=== Gioventù e la grande guerra ===

[[File:Mao Tse-Tung Ceausescu Maresciallo Tito e Kim-il-Sung giocano a Risiko.jpg|miniatura|Tito e altri benefattori dell'umanità che si giocano i fondi dell'[[UNICEF|Unicef]] in una partita di Risiko.]]
Nato nella ridente cittadina di Kumrovec, nella regione dello Hstrabf Ktritovic, Tito cerca fin da giovane di organizzare tutti i lavoratori della sua città: tre contadini, sette mucche e ventotto galline. Sfortunatamente per lui viveva nell'[[Impero austriaco|impero austro-ungarico]], mica nel regno dei diritti e della pace, pertanto i [[Crucchia|crucchi]] decisero di prenderlo a sberle, mettere il suo bel culo da socialista in una divisa dell'esercito e mandarlo al fronte contro i russi. Ciò che questi geni germanici non avevano considerato era che quest uomo non aveva mai toccato un fucile in vita sua, pertanto durante la sua prima battaglia iniziò a correre, gli cadde il fucile, inciampò e si cagò addosso, portando così non solo alla cattura di tutto il suo battaglione, ma anche alla nascità della più grande figura di merda di tutta la [[Prima guerra mondiale|Prima Guerra Mondiale]]. In seguito, venne deportato in Russia a lavorare in una miniera negli Urali; se fosse stato una persona normale avrebbe lavorato lì fino alla fine dei suoi giorni, ma una botta di culo immonda ha voluto far sì che lui fosse un marxista in un paese che stava vivendo una rivoluzione comunista, e che vuoi di più dalla vita, una [[Culo|fetta di culo]]? Per i prossimi due anni quest'uomo passerà le sue giornate ad organizzare i socialisti, sparare ai reazionari e chiavarsi una splendida russa che in qualche anno diventerà sua moglie; dopo 3 anni, la sua compagna farà coming out rivelando di essere un orso bianco siberiano, Tito la accetterà così com'è e continueranno a scopare amorevolmente.
Nato nella ridente cittadina di Kumrovec, nella regione dello Hstrabf Ktritovic, Tito cerca fin da giovane di organizzare tutti i lavoratori della sua città: tre contadini, sette mucche e ventotto galline. Sfortunatamente per lui viveva nell'[[Impero austriaco|impero austro-ungarico]], mica nel regno dei diritti e della pace, pertanto i [[Crucchia|crucchi]] decisero di prenderlo a sberle, mettere il suo bel culo da socialista in una divisa dell'esercito e mandarlo al fronte contro i russi. Ciò che questi geni germanici non avevano considerato era che quest uomo non aveva mai toccato un fucile in vita sua, pertanto durante la sua prima battaglia iniziò a correre, gli cadde il fucile, inciampò e si cagò addosso, portando così non solo alla cattura di tutto il suo battaglione, ma anche alla nascità della più grande figura di merda di tutta la [[Prima guerra mondiale|Prima Guerra Mondiale]]. In seguito, venne deportato in Russia a lavorare in una miniera negli Urali; se fosse stato una persona normale avrebbe lavorato lì fino alla fine dei suoi giorni, ma una botta di culo immonda ha voluto far sì che lui fosse un marxista in un paese che stava vivendo una rivoluzione comunista, e che vuoi di più dalla vita, una [[Culo|fetta di culo]]? Per i prossimi due anni quest'uomo passerà le sue giornate ad organizzare i socialisti, sparare ai reazionari e chiavarsi una splendida russa che in qualche anno diventerà sua moglie; dopo 3 anni, la sua compagna farà coming out rivelando di essere un orso bianco siberiano, Tito la accetterà così com'è e continueranno a scopare amorevolmente.


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=== La rottura Tito-Stalin e la guerra fredda ===
=== La rottura Tito-Stalin e la guerra fredda ===
[[File:Mao Tse-Tung Ceausescu Maresciallo Tito e Kim-il-Sung giocano a Risiko.jpg|miniatura|Tito e altri benefattori dell'umanità che si giocano i fondi dell'[[UNICEF|Unicef]] in una partita di Risiko.]]
Fino al 1949, le relazioni tra il maresciallo Tito e l'[[Josif Stalin|omino delle Pringles]] furono ideali, ma nel giugno del 49 i rapporti si ruppero drasticamente. Ancora oggi è incerto il motivo scatenante, si ipotizza che Stalin abbia barato in una partita di rubamazzetto e Tito non abbia accettato la situazione, portando alla fuoriuscita della Jugoslavia dal [[Patto di Varsavia]] e a copiose e gioiose orgie all'interno del patto atlantico. Da questo momento in poi, ai conventi dell' [[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] Tito verrà considerato come il nerdone alle feste di classe, picchiato dai membri del Patto di Varsavia e spettegolato dai membri della [[NATO]]. Se fosse stato un altra persona, probabilmente si sarebbe buttato su [[Nonbooks:Warhammer 40.000|Warhammer 3,14]] e si sarebbe trasformato in un hikikomori, ma lui aveva un sogno: rompere i coglioni alla comunità internazionale. Pertanto ha radunato tutti gli sfigati dell'ONU, da [[Nasser]] a [[Gina Lollobrigida|Lollobrigida]], per creare il movimento dei paesi non-allineati, una coalizione a metà tra un alleanza economica e un raduno del ComiCon, permettendo così a questi paesi di non essere annichiliti da [[Stati Uniti d'America|qualche potenza starniera]]. Tra gli anni 60-80, Tito non combinò granchè, tranne [[Masturbazione|trastullarsi]] su dei cadaveri di istriani e vendere armi ai comunisti di ogni parte del globo terracqueo. In seguito, nel 1980, deciderà di andare a colonizzare il pianeta rosso, [[Marte]], e lascerà il suo regno slavo all'amico Miloshevic, il quale lo gestirà con incredibile bravura senza incappare in alcun inconveniente.
Fino al 1949, le relazioni tra il maresciallo Tito e l'[[Josif Stalin|omino delle Pringles]] furono ideali, ma nel giugno del 49 i rapporti si ruppero drasticamente. Ancora oggi è incerto il motivo scatenante, si ipotizza che Stalin abbia barato in una partita di rubamazzetto e Tito non abbia accettato la situazione, portando alla fuoriuscita della Jugoslavia dal [[Patto di Varsavia]] e a copiose e gioiose orgie all'interno del patto atlantico. Da questo momento in poi, ai conventi dell' [[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] Tito verrà considerato come il nerdone alle feste di classe, picchiato dai membri del Patto di Varsavia e spettegolato dai membri della [[NATO]]. Se fosse stato un altra persona, probabilmente si sarebbe buttato su [[Nonbooks:Warhammer 40.000|Warhammer 3,14]] e si sarebbe trasformato in un hikikomori, ma lui aveva un sogno: rompere i coglioni alla comunità internazionale. Pertanto ha radunato tutti gli sfigati dell'ONU, da [[Nasser]] a [[Gina Lollobrigida|Lollobrigida]], per creare il movimento dei paesi non-allineati, una coalizione a metà tra un alleanza economica e un raduno del ComiCon, permettendo così a questi paesi di non essere annichiliti da [[Stati Uniti d'America|qualche potenza starniera]]. Tra gli anni 60-80, Tito non combinò granchè, tranne [[Masturbazione|trastullarsi]] su dei cadaveri di istriani e vendere armi ai comunisti di ogni parte del globo terracqueo. In seguito, nel 1980, deciderà di andare a colonizzare il pianeta rosso, [[Marte]], e lascerà il suo regno slavo all'amico Miloshevic, il quale lo gestirà con incredibile bravura senza incappare in alcun inconveniente.

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Il "maresciallo" mentre guarda un centinaio di crucchi appena maciullati. Visti i suoi lineamenti si ipotizza che esso sia un antenato diretto del Gigachad.
« Credo che la sua chiave di lettura del marxismo sia tra le più complesse e illuminanti che abbia mai letto »
(Il maresciallo Tito parlando di Topolino)
« Oh guarda, un istriano! »
(Il maresciallo indicando ai suoi soldati la prossima vittima)

Tito, meglio noto come Josip Broz al baretto sotto casa (7 maggio 18924 maggio 1980), è stato il più famoso politico, rivoluzionario e partigiano jugoslavo, solo in parte per aver avuto la brillante idea di aggiungere al comunismo una sana dose di megalomania e genocidio di cui l'ideologia aveva tanto bisogno.

Tuttora venerato in gran parte dei Balcani per aver liberato il popolo dall'oppressione del lavoro e dei soldi, fu dal 1945 al 1980 a capo della Jugoslavia, mantenendone unite la quarantina di fazioni ed etnie che si scannavano da sole anche prima del suo arrivo. Alcuni sostennero all'epoca che egli fosse in realtà un tiranno sanguinario, ma costoro sono stati giustamente eliminati dall'esercito di liberazione Jugoslavo, quindi la loro opinione non importa.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Josip Broz Tito

Biografia

Gioventù e la grande guerra

Nato nella ridente cittadina di Kumrovec, nella regione dello Hstrabf Ktritovic, Tito cerca fin da giovane di organizzare tutti i lavoratori della sua città: tre contadini, sette mucche e ventotto galline. Sfortunatamente per lui viveva nell'impero austro-ungarico, mica nel regno dei diritti e della pace, pertanto i crucchi decisero di prenderlo a sberle, mettere il suo bel culo da socialista in una divisa dell'esercito e mandarlo al fronte contro i russi. Ciò che questi geni germanici non avevano considerato era che quest uomo non aveva mai toccato un fucile in vita sua, pertanto durante la sua prima battaglia iniziò a correre, gli cadde il fucile, inciampò e si cagò addosso, portando così non solo alla cattura di tutto il suo battaglione, ma anche alla nascità della più grande figura di merda di tutta la Prima Guerra Mondiale. In seguito, venne deportato in Russia a lavorare in una miniera negli Urali; se fosse stato una persona normale avrebbe lavorato lì fino alla fine dei suoi giorni, ma una botta di culo immonda ha voluto far sì che lui fosse un marxista in un paese che stava vivendo una rivoluzione comunista, e che vuoi di più dalla vita, una fetta di culo? Per i prossimi due anni quest'uomo passerà le sue giornate ad organizzare i socialisti, sparare ai reazionari e chiavarsi una splendida russa che in qualche anno diventerà sua moglie; dopo 3 anni, la sua compagna farà coming out rivelando di essere un orso bianco siberiano, Tito la accetterà così com'è e continueranno a scopare amorevolmente.

La seconda guerra mondiale e la resistenza

Tornato a casa nella sua amata Jugoslavia, se ne stette a braccia incrociate boffonchiando lamenti sull'esistenza della monarchia, aspettando uno occasione per una rivoluzione. L'occasione si presentò quando un pittore fallito del Dams ha deciso che la sua nuova tela sarebbe stata l'Europa, creando qualche piccolo disguido all'interno della comunità internazionale. Tra le tante simpatiche idee che aveva proposto vi era pure la totale conquista della Jugoslavja e l'annichilimento del suo popolo. Visto che l'esercito jugoslavo all'epoca disponeva di 25 soldati e sette cavalli, le forze dell'Asse la conquisteranno nel giro di 13 minuti. Con il crollo del potere centrale, Tito ha capito che poteva portare il comunismo nel suo paese e diventare il nuovo napoleone, ma croato. Pertanto prende i suoi compagni di bevute, infila di nuovo il suo culetto nell'uniforme e inizia l'attività di resistenza e sabotaggio alle forze dell'asse. Seppure si pensi che abbia combattuto solo contro i crucchi e gli italiani, in realtà la situazione era molto più incasinata di così; c'erano loro ovviamente, i croati hustasha, i bosniaci nazionalisti, i serbi monarchici e i cinesi femmina. Nonostante ciò, anzichè aspettare comodamente l'arrivo dell'Armata rossa che avrebbe poi proceduto come un rullo compressore sui poveri soldati della Wehrmacht, il ragazzo ha deciso di fare da sè, facendo combattere i suoi soldati come se fossero degli orsi strafatti di cocaina e liberando il suo paese senza aiuto di eserciti stranieri. Partecierà alla conferenza di Potsdam del 1945 solo per mostrare le dimensioni della sua nerchia ai partecipanti, lasciando Stalin urlante ed in lacrime e Churchill con la bava alla bocca; è incerta la reazione di Roosevelt, si sa solo che è riasto chiuso in bagno per 12 ore di fila a fare qualche pratica misteriosa.

La questione di Trieste e l'esodo istriano

Alla fine della guerra, Italia e Jugoslavia reclamavano entrambi l'Istria e non riuscivano a decidersi; pertanto entrò nel discorso la Francia a cazzo duro, tracciando una linea nel mezzo, creando dal nulla uno stato e lasciando entrambi i contendenti incazzati. Dopo svariati anni, risolveranno questo problema dividendo a sua volta il territorio di Trieste e annettendolo. In Jugoslavja, però, restava ancora un grave problema economico: un surplus di munizioni che erano state prodotte durante la guerra e ora rimanendo inusate rischiavano di provocare un crollo dei mercati nazionali. L'ingegnosa soluzione che il governo del glorioso leader fu semplice ma geniale, vale a dire riabilitare e finanziare lo sport nazionale: la caccia all'Istriano. La caccia all'istriano era un usanza antichissima che si praticava già ai tempi dell'Impero romano, dove si andava a cercare ogni italiano che sembrasse un po' più a destra di Lenin per lapidarlo; eventualmente si è poi passati alle cerbottane per arrivare all'epoca contemporanea dove si usano i fucili. Grazie a questa iniziativa, l'economia Jugoslava si è risollevata diventando una delle più forti dell'area balcanica, del blocco comunista e dell'Asia Minore.

La rottura Tito-Stalin e la guerra fredda

Tito e altri benefattori dell'umanità che si giocano i fondi dell'Unicef in una partita di Risiko.

Fino al 1949, le relazioni tra il maresciallo Tito e l'omino delle Pringles furono ideali, ma nel giugno del 49 i rapporti si ruppero drasticamente. Ancora oggi è incerto il motivo scatenante, si ipotizza che Stalin abbia barato in una partita di rubamazzetto e Tito non abbia accettato la situazione, portando alla fuoriuscita della Jugoslavia dal Patto di Varsavia e a copiose e gioiose orgie all'interno del patto atlantico. Da questo momento in poi, ai conventi dell' ONU Tito verrà considerato come il nerdone alle feste di classe, picchiato dai membri del Patto di Varsavia e spettegolato dai membri della NATO. Se fosse stato un altra persona, probabilmente si sarebbe buttato su Warhammer 3,14 e si sarebbe trasformato in un hikikomori, ma lui aveva un sogno: rompere i coglioni alla comunità internazionale. Pertanto ha radunato tutti gli sfigati dell'ONU, da Nasser a Lollobrigida, per creare il movimento dei paesi non-allineati, una coalizione a metà tra un alleanza economica e un raduno del ComiCon, permettendo così a questi paesi di non essere annichiliti da qualche potenza starniera. Tra gli anni 60-80, Tito non combinò granchè, tranne trastullarsi su dei cadaveri di istriani e vendere armi ai comunisti di ogni parte del globo terracqueo. In seguito, nel 1980, deciderà di andare a colonizzare il pianeta rosso, Marte, e lascerà il suo regno slavo all'amico Miloshevic, il quale lo gestirà con incredibile bravura senza incappare in alcun inconveniente.