Impero romano: differenze tra le versioni

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{{Cit2|I cristiani!|[[Nerone]] sull'incendio di Roma}}
{{Cit2|I cristiani!|[[Nerone]] sul suo brodino di pollo servito freddo}}
 
{{Cit2|I cristiani!|[[Nerone]] su gli accusati della morte di sua madre
Nerone fu adottato all'età dei 6 anni, ordinando subito di far uccidere la [[madre]], la diciottesima moglie e il [[filosofo]] [[Seneca]] che, con tanto amore, aveva tentato di istruirlo inutilmente. Racconta di lui [[Seneca]]:
 
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Io confido in questo ragazzo, un giorno diventerà un ottimo imperatore, me lo sento.|[[Seneca]], lettera ad Agrippina}}
 
Quasi ventenne, Nerone salì al trono, sposando [[Poppea]], famosa in tutta Roma per il suo [[reggiseno]] imbottito.<br /> Una sera, come racconta lo storico Svetonio, tornando ubriaco da una festa in maschera e intonando ''Yesterday'' dei [[Beatles]], Nerone gettò una sigaretta per terra da cui divampò un [[fuoco]] enorme che bruciò mezza città. Dopo averlo spento, accusò i cristiani dell'incendio, vendicandosi così di un cristiano che, da piccolo, gli aveva rubato le caramelle e le lamincards dei [[pokémon]].<br /> Dopo ciò, fu scomunicato e condannato a [[morte]] da papa Crispino II che fece cadere su di lui la ''Damnatio Memoriae'', ovvero l'impronunciabilità del suo nome, pegno il terribile supplizio dello [[sparticulo]].
 
=== Dinastia Flavia ===
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