Federalismo: differenze tra le versioni

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=== Federalismo tedesco ===
La [[Germania]] storicamente era un'accozzaglia di staterelli, basti pensare al [[Sacro Romano Impero]]. Ma quando esso è crollato questi staterelli si son trovati senza uno spirito guida e hanno iniziato a piangere, così [[Bismarck]] li ha coccolati e ha istituito l'Impero Tedesco, una monarchia assoluta federale. Non è difficile capire quanto contassero davvero gli staterelli in un contesto del genere, ossia nulla, anche se nominalmente mantenevano eserciti, poste e parlamenti: giusto la [[Baviera]] e la [[Prussia]] contavano qualcosa per via della loro grandezza.
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Persa la prima guerra mondiale, e con essa un bel po' di Germania, quel che rimane diventa la [[Repubblica di Weimar]], che diventa federale per davvero, con anche una razionalizzazione degli stati. Ma un certo [[Adolf Hitler|pittore austriaco]] non sapeva disegnare due cose - i volti e i confini tra stati tedeschi - e una volta salito al governo li abolisce.
 
Persa un'altra guerra, e con essa ancora altra Germania, furono gli Alleati occidentali a imporre la forma federale alla Germania Ovest<ref>Quella brava</ref>, mentre la Germania Est<ref>Quella cattiva che fece il muro</ref> mantenne il sistema hitleriano. E avevano anche il coraggio di definire "lo stato antifascista".
 
Riunita la Germania dopo il crollo di un [[muro di Berlino|insignificante manufatto]], il federalismo tedesco ha garantito uno stato equilibrato, con un governo federale utile e forte il giusto e governi statali al servizio della popolazione, mica a caso la Germania è divenuta la grande potenza d'Europa, prima di vendersi ad un'altra federazione: quella russa.
 
Alla facciazza dei [[Savoia]] che hanno scelto il centralismo e ora non governano su una [[Repubblica delle Banane]].
 
=== Federalismo sovietico e russo ===
In base al principio dell'[[inversione russa]] "nella Federazione Russa sono i soggetti federali a valere meno del governo centrale". Questo sistema già valeva ai tempi dell'[[Unione Sovietica]], dove le Repubbliche Socialiste Sovietiche erano assolutamente libere di fare tutto ciò che volesse il Partito.
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