Ennio Flaiano: differenze tra le versioni

m
Annullate le merdifiche di Colacoca (rosica), riportata alla versione precedente di DarkMatterMan4500
(Creata pagina con 'right|thumb|150px|Ennio Flaiano si annoiava facilmente e non faceva nulla per nasconderlo. {{Cit2|Ci sono molti modi di arrivare, il migli...')
 
m (Annullate le merdifiche di Colacoca (rosica), riportata alla versione precedente di DarkMatterMan4500)
Etichetta: Rollback
 
(23 versioni intermedie di 8 utenti non mostrate)
Riga 2:
{{Cit2|Ci sono molti modi di arrivare, il migliore è di non partire!|Ennio Flaiano a un [[tizio]] che gli aveva chiesto indicazioni stradali.}}
{{Cit2|Io non ho una vocazione narrativa. Scrivo, che è una cosa molto diversa!|Ennio Flaiano a un bimbo che gli aveva chiesto: ''"A nonno, mi racconti una favoletta?"''}}
{{Wikipedia}}
 
'''Ennio Flaiano''' ([[Pescara]], [[5 marzo]] [[1910]] - [[Roma]], [[20 novembre]] [[1972]]), è stato un [[portatore sano]] di [[baffi]] con l'[[hobby]] del fumo della [[pipa]]. Che altro dire... ah, già! Egli scrisse, perché sapeva scrivere, almeno così è stato detto da un sacco di gente. E per quale motivo non si dovrebbe credere a ciò che dice un sacco di gente? A parte la comodità di poter fare proprio un pensiero preconfezionato, riconosciuto e certificato dai più, si evita l'immane faticaccia di dover leggere le sue opere e, risvolto di non poco conto, si risparmierebbero tanti quattrini che andrebbero ad ingrassare i pingui e flaccidi ventri dei librai, che andassero a zappare anche loro, accidenti.
 
== L'infanzia e la pubertà ==
Riga 17:
[[File:Ennio Flaiano si tocca i baffi.jpg|right|thumb|350px|Nonostante tutto, Ennio Flaiano era affetto da un certo [[narcisismo]].]]
 
Nell'Urbe iniziainiziò pian piano a conoscere molti giornalisti, tra cui [[Aldo Pannunzio]] e [[Leo Longanesi]], specializzati in ''elzeviri'', termine misterioso di cui tuttora si ignora il significato; i pochi eletti a conoscerlo, fra cui lo stesso Flaiano, sono passati a miglior vita senza rivelarlo all'umanità. Deve essere una cosa potente, però.<br />
SonoRisalgono dia questo periodo le prime collaborazioni con alcune riviste dell'epoca, tutte regolarmente [[censura|censurate]] dal regime fascista, cosicché [[nessuno]] ha mai letto i primi articoli di Flaiano. Lui stesso, del resto, dimenticò ciò che scrisse nel giro di qualche [[settimana]].
 
Dal [[1933]] al [[1936]] venne inviato in [[Africa]], per partecipare alla [[Guerra d'Etiopia]]. In seguito alla scheggiatura di un'unghia e ad un pricipio di [[insolazione]] fu schierato nelle retrovie, con la mansione di [[ventilatore]] al servizio degli ufficiali. Tornato in patria, riprese le sue frequentazioni letterarie, che lo portarono a scrivere per quarantundici pubblicazioni contemporaneamente, facendo a volte un po' di confusione: un editoriale politico sul ''[[Corriere dei Piccoli]]'', la cronaca di un incontro di [[calcio]] su ''L'Italia letteraria'', una sceneggiatura cinematografica su [[Cioè]], una filastrocca per bambini su ''Cine Illustrato''. Dal [[1943]] iniziò a lavorare come sceneggiatore per il [[cinema]], al quale restò indissolubilmente legato per tutta la vita, con alti e bassi come in un vero rapporto di coppia. Per questo venne accusato di [[feticismo]] dal suo [[parroco]], che ritirò la [[denuncia]] dopo che Flaiano gli disse: {{Quote|In amore bisogna essere senza scrupoli, non rispettare nessuno. All'occorrenza essere capaci di andare a letto con la propria moglie!}} Pochi giorni dopo la testa del parroco esplose nel vano tentativo di comprendere il reale significato dell'[[aforisma]], ma fu allora che nacque e si sviluppò l'attitudine, tutta italiana, di infilare citazioni dotte, o presunte tali, in contesti in cui non c'entrano un [[cazzo]].
Riga 24:
== Il dopoguerra ==
 
[[File:Ennio Flaiano.jpg|right|thumb|150px180px|Ecco, il responsabile di questa frase è lui.]]
{{Cit2|Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore!|Flaiano e la scoperta dell'acuaacqua calda.}}
{{Cit2|In Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti!|Flaiano e la categorizzazione.}}
 
Gli anni della [[Seconda Guerra Mondiale]] videro Flaiano impelagato in una ridda di pubblicazioni, con ritmi di lavoro forsennati, che lo distolsero dalla realtà: non si accorse mai che c'era una guerra mondiale in atto. Quando vide gli [[americani]] a Roma, pensò che fossero [[turisti]] un po' stravaganti, quando ebbe luogo il [[referendum]] [[Monarchia]] vs [[Repubblica]] credette che fosse una specie di [[lotteria]] di Capodanno fuori stagione, quando i suoi amici tentarono di riportarlo alla realtà, raccontandogli come erano andate realmente le cose, mandò tutti quanti [[fanculo|affanculo]].
Line 39 ⟶ 40:
[[File:Aforisma di Ennio Flaiano.jpg|right|thumb|250px|Ennio Flaiano era un profondo conoscitore delle dinamiche di coppia.]]
 
Ai primi di [[marzo]] [[1970]] fu colpito da un [[infarto]], causato dallo sforzo mentre sfogliava il suo taccuino. Si salvò, ma ebbe a dire: ''"Tutto dovrà cambiare!"'' Cambiò [[casa]], cambiò [[macchina]], cambiò le [[mutande]], cambiò il nastro della sua Lettera 21, ma non cambiò lo stile di vita. Il [[5 novembre]] [[1972]] pubblicò sul [[Corriere della Sega|Corriere della Sera]] il suo ultimo articolo, di tipo autobiografico, quasi a presagire l'imminente fine, con un'ultima accorata invocazione ai suoi lettori: {{Quote|Vi prego, non citatemi a sproposito!}} Il [[20 novembre]] dello stesso anno, mentre era ricoverato in una [[clinica]] per alcuni accertamenti, fu sottoposto ad un [[elettrocardiogramma]] di routine, proprio nel momento in cui fu vittima di un secondo infarto. Il [[cardiologo]] che eseguiva l'esame, attorniato da alcuni tirocinanti specializzandi, fu assai contento di poter illustrare in diretta ai suoi discepoli le fasi salienti di un evento cardiaco: {{Quote|Ecco, vedete come il tracciato si sopraslivella nel tratto S-T in V2 e in V3, chiaro segno di sofferenza antero-settale; ciò comporterà, entro breve... ecco, sta succedendo adesso... evidenti segni di necrosi tissutale, con conseguente fibrillazione ventricolare... eccola... seguita dall'asistolia... eccola qua anche l'asistolia. A questo punto ogni intervento è inutile, abbiamo perso il paziente. Ragazzi, siete fortunati, perché cose di questo tipo non si vedono tutti i giorni!|Il primario Alberto Luis Pippagatti, specialista in cardiologia delle piante grasse.}} {{Quote|Dottore, ma questo qui è morto!|Uno dei suoi discepoli.}} {{Quote|[[Eh?]] E già, è vero. [[Infermiera]], mi porti un modulo [[ISTAT]] per la constatazione del decesso!|Il professor Pippagatti sapeva come tenere la situazione in pugno.}}
 
== Le opere ==
Line 45 ⟶ 46:
{{Cit2|Una volta credevo che il contrario di una verità fosse l'errore e il contrario di un errore fosse la verità. Oggi una verità può avere per contrario un'altra verità altrettanto valida, e l'errore un altro errore!|Errore su Flaiano... no: verità secondo Flaiano... neanche. Il contrario di Flaiano sull'errore-verità... basta, ci rinuncio.}}
 
Flaiano ha scritto tanto, ma tanto, ma tanto. Ci si chiede non solo come si possa scrivere a tale [[velocità]], ma anche chi {{s|<del>è lo [[scemo]] che}}</del> sia in grado di leggere una tale mole di opere. Flaiano ha scritto di tutto, spaziando in ogni tematica dello [[scibile umano]]. L'[[intellettuale]] medio italiano, spesso e volentieri in compagnia dello [[tamarro|zotico ignorantone]], si ostinano a millantare la diffusa conoscenza dell'opera omnia di Flaiano, probabilmente perché fa figo e magari si rimedia un po' di [[figa]]. Quindi, dal momento che tantissimi dichiarano di conoscere Flaiano e le sue opere, è perfettamente inutile farne un noiosissimo elenco qui, solo per allungare l'articolo.
 
== Le citazioni ==
Line 51 ⟶ 52:
[[File:Ennio Flaiano su francobollo.jpg|right|thumb|200px|Un ''Flaiano giallo'', più raro del ''Gronchi rosa'' e della ''[[Pier Luigi Pizzaballa|figurina di Pizzaballa]]''.]]
 
Se il [[lettore]] sperava di trovare in questo paragrafo una riddasfilza di aforismi flaianei, beh, [[puppa]]! A quanto pare, citare Flaiano è diventato una specie di sport nazionale, soprattutto quando si vuole far apparire l'interlocutore come un incolto stupidotto. Nei [[talk show]] e nei [[contraddittorio|contraddittori]], l'uso di una citazione di Flaiano equivale all'insulto diretto, specialmente quando è inserita ''[[Cazzo Di Cane|ad minchiam]]'' nel contesto del dibattito. Gli aforismi flaianei, usati in questo modo, sortiscono un duplice effetto:
*l'antagonista, che si aspettava una valanga di volgari contumelie, rimane spiazzato dalla finezza lessicale ignorandone spesso il reale significato. Era pronto a rispondere agli insulti con altri insulti, ma non è capace di rispondere con una citazione adeguata;
*se anche lo fosse, verrebbe accusato dall'avversario di copiargli le battute, di fare citazioni inopportune e fuori contesto, di aver esaurito gli argomenti per controbattere e di essere [[ricchione]].
 
Però, a questo punto, un'ultima citazione ci sta bene:
{{Cit2|La stupidità ha fatto progressi enormi. È un sole che non si può più guardare fissamente. Grazie ai mezzi di comunicazione, non è più nemmeno la stessa, si nutre di altri miti, si vende moltissimo, ha ridicolizzato il [[buon senso]], spande il terrore intorno a sé.|Ennio Flaiano.}}
 
{{Scrittori}}
{{Giornalismo}}
[[Categoria:Scrittori]][[Categoria:Giornalisti]][[Categoria:Italiani]]
{{Portali|Italia}}
 
[[Categoria:Scrittori]]
[[Categoria:Giornalisti]]
[[Categoria:Italiani]]
[[Categoria:Provincia di Pescara]]