Conflitto russo-ucraino: differenze tra le versioni

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{{Conflitto
|nome del conflitto = Invasione russa dell'Ucraina
|parte_di = del [[CicloMestruazioni|ciclo mestruale]] di [[Vladimir Putin]]
|sfondotitolo =
|parte_di = del [[Ciclo mestruale]] di [[Vladimir Putin]]
|immagine = [[File:Armored Powered Quadracycle.jpg|300px]]
|didascalia = Un moderno blindato russo, temibile arma di distruzione in mano alle Forze del Bene.
|data =
|inizio = 24 febbraio 2022
|fine = bohBoh
|luogo = [[Ucraina]], [[Russia]] e occasionalmente [[Polonia]] e [[Moldavia]]
|esito = Umiliazione e isolamento della Russia<br>Devastazione dell'Ucraina
|casus = [[Complesso di Edipo]] di Vladimir Putin nei confronti dell'Ucraina
|mutamenti_territoriali = L'[[Ucraina]] perde gli oblast di Donec'k e Luhansk e parte di quelli di Cherson e Zaporiggia<br>La [[Russia]] perde la dignità
|schieramento1 = [[Ucraina]]
|schieramento2 = [[Russia]]
|comandante1 = [[File:Flag of Nazi Israel.svg|20px]] [[Volodymyr Zelens'kyj]]<br>[[File:Flag of Germany (1935–1945).svg|20px]] [[Olaf Scholz]]<br> [[File:New American Nazi Party Flag.svg|20px]] [[Joe Biden]] <br>[[File:Flag of the Imperial Fascist League.svg|20px]] [[Boris Johnson]]
 
|comandante2 = [[File:Flag of Russia.svg|20px]] San [[Vladimir Putin]]<br>[[File:Flag of the Russian Soviet Federative Socialist Republic (1954–1991).svg|20px]] Pacifisti italiani<ref>Organizzazione collettiva</ref><br>[[File:War flag of Novorussia.svg|20px]] [[Evgenij Prigožin]]
|armata1 = Forze armate dell'Ucraina;<br>Battaglione Azov;<br>Volontari di Cecenia e Georgia;<br>Legione "Libertà alla Russia".
|armata2 = Forze armate della Russia;<br>Gruppo Wagner;<br>Volontari di Cecenia e Ossezia del Sud;<br>Associazione lettori del Fatto Quotidiano.
|perdite1 = Democratici, repubblicani, nazisti, capitalisti
|perdite2 = Sovietici, italiani, fancazzisti
|perdite3 =
|note =
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Il popolo scende dunque in piazza, portando il presidente alla fuga nei primi giorni del 2014 e lasciando il paese nell'[[Napoli|anarchia]]: il buon Putin, applicando il principio per cui se non è di nessuno puoi prendertelo, decide di prendersi la [[Crimea]], una penisola a larga maggioranza etnica russa, ceduta all'Ucraina da un dittatore pelato sovietico. La Comunità Internazionale risponde duramente non facendo nulla, d'altronde la Crimea è tutto sommato capitata in Ucraina per sbaglio, ma nessuno riconoscerà l'annessione russa, per paura di trovarsi senza badanti ucraine per ritorsione. Solo gli [[Stati Uniti]] ed i loro alleati sanzionano Mosca, continuando tuttavia ad acquistare gas in quantità dalla Federazione.
 
Nel prendere la Penisola Putin si rende conto che l'esercito ucraino fondamentalmente non esiste: l'unica resistenza incontrata era quella degli ausiliari del traffico, che contestavano il posizionamento dei carri armati sulle strisce pedonali. Così, decide di prendersi tutta l'Ucraina. In ciò, trova dei buoni alleati nei separatisti del [[Donbass]] che, con l'aiuto di soldati russi mascherati,<ref>I cosiddetti Omini Verdi, poiché tutti con simpatie leghiste</ref>, cacciano gli ucraini dalle città di Doneck e Lugansk instaurando delle autoproclamate ''Repubbliche Popolari'', in pratica dei feudi privati, ma con Putin al posto di [[Carlo Magno]].
 
Nonostante vari cessate il fuoco, la Russia ha continuato a sostenere, pur senza riconoscere, le due Repubbliche, che continuavano a tirarsi con le truppe governative patate, borsch e occasionalmente colpi d'artiglieria.
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== Antefatto ==
[[File:Президент Украины Петр Порошенко 04.jpg|thumb|Porošenko intento a cagarsi addosso, per convincere i separatisti ad allontanarsi dalle negoziazioni accettando la posizione ucraina.]]
Nel 2014 viene eletto presidente l'oligarca diabetico del cioccolato<ref>questaQuesta descrizione non è ironica</ref> Petro Porošenko, noto per aver sia promosso la lingua ucraina - sino a quel momento un [[dialetto]] con poco meno dignità del [[Lingua_lombarda#Ol_Bergamàsc|bergamasco]] - sia per aver promesso un'elevatissima autonomia alle regioni del Donbass, incluso il diritto di incendiare le auto di chi parla ucraino.<ref>Un po' come in [[Trentino Alto Adige|Alto Adige]]...</ref>. Tutto sommato Porošenko a Mosca piaceva, poiché:
#I suoi sforzi per la lingua ucraina pesavano per il 50% del PIL, lasciando poco spazio per l'esercito
#L'autonomia, magari con un certo ruolo di garanzia moscovita, avrebbe permesso alla Russia di dire sempre la sua nella gestione del Paese
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Aspettandosi una vittoria facile Putin ordina, nella notte del 24 febbraio, alle prime unità di entrare in Ucraina. L'unità di sfondamento era composta da una brigata dell'Esercito, uno squadrone dell'Aeronautica e ventiquattro pattuglie di [[vigili urbani]] provenienti da tutta la Russia.
 
Questa Armata <ref>Brancaleone</ref> marcia rapidamente verso i centri di interesse del Paese, portando gli alleati a ritenere quella ucraina una causa persa offrendo a Zelens'kyj l'evacuazione in aereo. L'ex comico, guardandosi nelle mutande, nota delle palle d'acciaio e rifiuta, scegliendo di rimanere a guidare il suo popolo.
 
Nonostante Putin [[Ma certamente{{falso|fosse venuto al fine di salvare gli ucraini, ossia un popolo russo, dal loro regime nazista]]}}, così da poter denazificare, demilitarizzare e infine riannettere l'Ucraina alla Grande Madre Russia, essi hanno {{senza fonte|stupidamente}} preferito resistere, obbligando la Russia ad usare un po' di forza al fine di concludere quanto iniziato.
 
Infatti, sorprendendo il mondo, le forze armate dell'Ucraina riescono a cacciare l'invasore dal Nord del Paese e concentrando la lotta nell'Est, dove la Russia decide di annettersi quattro regioni ucraine, pur non controllandole totalmente, minacciando l'atomica in caso di invasione di queste regioni, salvo ritirarsi ordinatamente al ritorno degli ucraini.
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== Risposta internazionale ==
=== Sanzioni ===
Ad aver stupito il mondo è stata la reazione solidale del mondo, esclusa la [[Cina]], che spera di poter far lo stesso con [[Taiwan]], e l'[[India]], che spera di poter invadere il [[Pakistan]]: i paesi occidentali hanno subito imposto durissime sanzioni a Mosca e anche numerosi brand si son tirati via dal mercato, lasciando solo dei cloni tarocchi locali, così i russi si son trovati ad andare da McPetrov con una Lada per mangiare un OrsoBurger, indossando una maglietta di Russ&Bear e pagando con la propria carta virtuale RusserCard, installata sul RusPhone. Anche la [[Coca Cola]] è scomparsa dagli scaffali, ma [[a nessuno importa]], visto che tutti bevono [[vodka]].
[[File:Wilbur Wright in flight from Governor's Island LCCN2001704181.jpg|thumb|Un aereo civile russo dopo le sanzioni, com'è evidente esse hanno fatto rosina a Mosca]]
Ad aver stupito il mondo è stata la reazione solidale del mondo, esclusa la [[Cina]] che spera di poter far lo stesso con [[Taiwan]] e l'[[India]] che spera di poter invadere il [[Pakistan]]: i paesi occidentali hanno subito imposto durissime sanzioni a Mosca e anche numerosi brand si son tirati via dal mercato, lasciando solo dei cloni tarocchi locali, così i russi si son trovati ad andare da McPetrov con una Lada per mangiare un OrsoBurger, indossando una maglietta di Russ&Bear e pagando con la propria carta virtuale RusserCard, installata sul RusPhone. Anche la [[Coca Cola]] è scomparsa dagli scaffali, ma [[a nessuno importa]], visto che tutti bevono [[vodka]].
 
Soprattutto, la [[Nonciclopedia]] si è allontanata dalla Russia, così la [[Wikipedia|Wikimedia Foundation]] ha aperto una brutta copia denominata ''Wikipedia'', aperta anche ai cittadini russi.
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La [[NATO]] si è prodigata nell'invio di armi all'Ucraina, per sostenerne lo sforzo bellico, ad oggi sono state inviate armi per [[Millanta]] dollari. Anche il [[Vaticano]], in via del tutto eccezionale, ha inviato aiuti militari, fornendo all'esercito di Kyiv ben cinque alabarde modello 1513 prodotte in Svizzera, causando l'ira della Confederazione che ritiene tale mossa una violazione della propria neutralità. Una crisi diplomatica tra le due parti è stata evitata grazie all'intervento di [[San Marino]], che ha ricordato alle parti il comune amore per l'[[evasione fiscale]].
 
In ogni caso, il principale fornitore di armi all'Ucraina è la Russia i cui svogliati coscritti abbandonano carri perfettamente funzionanti per potersi fare una [[scopata]] con una ragazza trovata su [[Tinder]].<ref>Oppure andando dalla polizia ucraina a chiedere benzina. Anche qui, nessuna ironia</ref>
 
=== Coalizione pro Russia ===