Comunismo: differenze tra le versioni

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Marx realizzò quindi che l'unico modo per raggiungere soldi e potere era quello di strappare questo monopolio alla Chiesa Cattolica, inventando una nuova categoria di esseri umani, gli operai, che in quanto diversi dai contadini e non soggetti ancora alla chiesa potessero essere soggiogati con una nuova religione.
 
[[Immagine:comunismo-merda1.jpg|left|thumb|142px|Un tipico compagno comunista visto da un [[fascista]].]]
Teorizzò quindi una rivoluzione industriale, grazie alla quale le masse operaie potessero scrollarsi di dosso il giogo divino, sfogarsi un po' ammazzando qua e là nobili, signori e vescovi, per essere quindi immediatamente reinquadrate in comode rate di piani quinquennali di produzione forzata.<br>
Decise che essi dovevano onorare il colore rosso, e impose l'obbligo dell'uso di biancheria intima dello stesso colore (per confondere il sangue derivato dalla sodomia governativa).<br>
Impose ai nuovi credenti di chiamarsi fra loro "compagno", preconizzando di oltre un secolo i famigerati PACS.[[Immagine:comunismo-merda1.jpg|left|thumb|142px|Un tipico compagno comunista visto da un [[fascista]].]]
 
Abolì la proprietà privata (degli operai), e specificò che solo i leader avrebbero potuto permettersi sconfinate collezioni di libri, gustose gite in barca e scampagnate a cavallo, in modo che le masse operaie non avessero a distrarsi dal giusto lavoro.<br>
Durante la bolla speculativa di fine millennio, [[Karl Marx]] si liberò della maggioranza delle azioni del comunismo in un'OPV truffa. Dopo essere fuggito negli Stati Uniti, cambiò il cognome in [[Mars]], dedicandosi alla produzione di gustosi snack ai cereali.
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