Violenza sulle donne

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La violenza sulle donne che piace alle donne.
« Nel mondo, viene violentata una donna ogni 2 minuti. Poverina: deve esserci una fila chilometrica davanti casa sua »
(Ironia popolare su violenza sulle donne)
« Io odio la violenza sulle donne. Meglio i bambini »
(Prete su violenza sulle donne)
« Chi commette una violenza su una donna è in genere un amico o un conoscente. »
(Donna su dare la colpa agli altri se lei frequenta gente del cazzo)
« Quello lì, forse, ma pure per scherzo, mi pare, una volta, ma non ero neanche io, era una che ho visto una volta... mi pare che mi aveva guardato male... »
(Donna al giudice un attimo prima che quello lì venga etichettato da tutti come un mostro senza cuore)
NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Violenza sulle donne.

« oh gentil donna
i' non vedea lo tuo buco
si' tu de' gentil core?
ah non lo so io
a mi interes' lo buco tuo
te stupria
te amea »

La violenza sulle donne non esiste. Proprio come la mafia, la droga, l'alcool, le donne pelose, i politici onesti, Silvio Berlusconi e quegli strani omini verdi che stai vedendo saltellare sulla tua scrivania.
Recentemente, è stata comunque sparsa in giro la voce dell'esistenza della violenza sulle donne da parte di Studio Aperto, noto reality show italiano.
La violenza sulle donne è comunque un tema intoccabile, proprio come le donne stesse od Osama bin Laden e Nessuno può permettersi di scrivere un articolo su un argomento così delicato ed essere così insensibile. Grazie a Nessuno questo articolo ha potuto prendere forma, con la gentile collaborazione di Mah e Niente e con la partecipazione straordinaria di Boh. I sottotitoli in dialetto rumeno stretto sono visibili alla pagina 777 di Televideo.

Storia

Come già detto, la violenza sulle donne non esiste e non è assolutamente un problema da affrontare, visto che non esiste. Ma Studio Aperto ha voluto inventare questa strana pratica in mancanza di scoop. Un bel giorno, un gruppo di giornalisti che avevano passato un'intera giornata a cercare una notizia, ma non l'avevano trovata, videro una donna camminare con passo svelto nel parco. A quel punto si avvicinò a lei un uomo di colore, sicuramente un nero, visto che si confondeva con il buio, e le chiese l'ora. La donna, impaurita, scappò via senza dare l'ora al povero signore, che ci rimase di merda. Da questa scena, i giornalisti di Studio Aperto inventarono la notizia che la donna fosse stata violentata da quel nero, creando così il primo esempio di violenza sulle donne. Intervistarono anche la donna violentata, che ci dà la sua versione dei fatti. Da quel momento Studio Aperto ed i suoi giornalisti proteggono ed intervistano le donne violentate anche se pochi sanno che sono tutte messe in scena:

« Stavo passeggiando tranquillamente con la mia sigh sigh cagnetta dopo averle fatto fare i bisognini sigh sigh e me ne stavo tornando a casa dai miei bimbi che amo tanto sigh sigh. Ad un certo punto arriva un negro! Giuro l'ho visto era negro sigh sigh. Questo con tutta la sua forza e la sua puzza mi ha sfiorata e chiesto l'ora sigh sigh sigh sigh sigh!!! »
(Donna violentata a Studio Aperto)
I giornalisti di Studio Aperto ascoltano con impassibile silenzio il racconto di una donna violentata.

E donna violentata dopo donna violentata, Studio Aperto divenne il telegiornale italiano più famoso in Francia, grazie anche alle testimonianze delle donne violentate, che, in diretta hanno avuto il coraggio di raccontare le loro terribili storie a Studio Aperto. Eccone qualcuna:

« Sì, era lì, proprio lì, sulla soglia di casa mia. Stava poggiando le sue scarpe sullo zerbino di casa mia!! Eravamo usciti e mi ha offerto un gelato. Al gusto stracciatella. E quando lui prende stracciatella c'è sempre qualcosa che non va. A quel punto allora ho deciso di tornarmene a casa, ma sono stata stupida perché mi sono fatta accompagnare da lui! E quando... e quando me ne stavo entrando a casa... Lui mi ha baciata!!! *Pianti isterici* »
(Donna violentata dal suo fidanzato)
« È stata l'esperienza più bella della mia vita. Più bella di quando sono stata catturata e usata come cavia umana dagli alieni »

C'è gente che è ancora convinta che la violenza sulle donne esiste da sempre, ma sono solo femministe isteriche ed inacidite, che cercano di fare di tutto per dar la colpa della loro frigidità e frustrazione agli uomini.

Ed ora, per colpa di Studio Aperto, ogni donna pensa di essere stata violentata da qualcuno almeno una volta nella vita, anche dal vicino di casa di 85 anni castrato e che sta sulla sedia a rotelle. Il violentatore puoi essere anche tu, proprio tu dietro a quel PC. Non lui, spostati un po' più a destra, ecco, tu! Guarda che lo so che ieri hai osato abusare di una donna, chiedendole una sigaretta. Vergognati! Lo stereotipo del violentatore comunque è un Albanese, un Rumeno, un Croato, un Inglese, un Francese ed un Italiano (di colore ovviamente) vanno in un albergo dove incontrano.

Definiamo la violenza

Anche costui può essere uno stupratore.

Ma in realtà, qual è il limite tra violenza e avance, dove si stabilisce la sottile linea che separa i due mondi della violenza e dell'approccio? I più autorevoli scienziati hanno provato a dare una risposta; è considerabile violenza (in ordine di gravità penale):

  • Sminuzzare una donna in un frullatore elettrico. Può essere divertente, ma non è legale, ragazzi, che ci volete fare? Le leggi mica le faccio io.
  • Penetrare/toccare una donna contro il suo consenso
  • Penetrare una donna senza il consenso del marito
  • Penetrare/toccare mentre dorme o è priva di sensi
  • Provarci con una donna senza il suo consenso.
  • Pensare ad una donna
  • Parlare ad una donna
  • Pensare di provare a parlare con una donna
  • Possedere un pene
  • Leggere questo articolo

In questura

Se vuoi violentare questa donna, ammesso che lo sia, devi essere davvero messo male.

Che dire poi dell'omertà dei pubblici ufficiali che, essendo prevalentemente maschi e quindi bestie, fanno di tutto per far cadere in contraddizione la vittima della violenza? Rimportiamo qui di seguito la registrazione di un interrogatorio successivo ad uno stupro del 1994, nella quale è evidenziato il corretto comportamento che la donna dovrebbe assumere.

- Medico: “Dica, signorina, o signora, durante l’aggressione lei ha provato solo disgusto o anche un certo piacere... una inconscia soddisfazione?”
- Donna: “Oh, provo sempre piacere quando un uomo mi penetra contro la mia volontà. *indossando un guanto in lattice* Dottore, le spiacerebbe voltarsi un secondino?”
- Poliziotto: “Non s’è sentita lusingata che tanti uomini, quattro mi pare, tutti insieme, la desiderassero tanto, con così dura passione?”
- Donna: “Moltissimo. Il sapere poi che quegli uomini sono gli stessi che stuprarono una novantenne aumenta a dismisura questo piacere.”
- Giudice: “È rimasta sempre passiva o ad un certo punto ha partecipato?”
- Donna: “Se tentare di uccidere il partner e strappare lo scroto a morsi può essere definito partecipare, sin dal primo momento.”
- Medico: “Si è sentita eccitata? Coinvolta?”
- Donna: “Quando ti stuprano in quattro, sentirsi coinvolti mi pare sia il minimo.”
- Avvocato difensore degli stupratori: “Si è sentita umida?”
- Donna: “Addirittura bagnata, ma non era nulla di mio.”
- Giudice: “Non ha pensato che i suoi gemiti, dovuti certo alla sofferenza, potessero essere fraintesi come espressioni di godimento?”
- Donna: “Uhm... vediamo, forse dopo un quarto d'ora. Ma prima, quando urlavo "NO! SMETTETELA! AIUTO, MI STUPRANO!!" no, non credo.”
- Poliziotto: “Lei ha goduto?”
- Donna: “Solo pensando agli anni di carcere che si faranno.”
- Medico: “Ha raggiunto l’orgasmo?”
- Donna: “E sua moglie?”
- Avvocato: “Se sì, quante volte?”
- Donna: “Quelli raggiunti tramite orsetti di pelouche contano?”

A Voi la parola

Visto che Noi si è categoricamente rifiutato di partecipare a questo sondaggio, Voi siete liberi di votarci: <poll> Esiste la violenza sulle donne? No No Sì, cioè, no NO, spero che le vostre mamme verranno violentate domani, PEZZETTI DI LETAME! </poll>

Se pensi che questo sondaggio sia taroccato è perché:

  • Non hai mai votato ad un sondaggio di Renato Mannheimer;
  • Sei una femminista;
  • Non hai mai votato ad un sondaggio in vita tua;
  • Non sai cos'è un sondaggio;
  • Non abito da queste parti;
  • Scusi, ma che ore sono?

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Questa è una voce di squallidità, una di quelle un po' meno pallose della media.
È stata miracolata come tale il giorno 14 dicembre 2008 col 72.7% di voti (su 11).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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