Truzzo sardo

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(Rimpallato da Truzzo Majettino)
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Voce principale: Tipi di truzzo (origine geografica)
Truzzi majettini allo stato brado.

Purtroppo i famigerati Truzzi sono presenti anche nell'incontaminata isola della Sardegna: questa varietà di Truzzo poi, è caratteristica della città di Olbia.
Il Truzzo Majettino (detto anche Majetto, Majè, Jenky, etc...) si aggira in branchi per il centro cittadino sperando di dare un senso alla sua vita trovando il paio di occhiali o la maglietta (rigorosamente firmati) all'ultima moda. Non di rado si limita a girare semplicemente per la città senza ricercare nulla visto che non fa nulla di utile dalla mattina alla sera (se non sfighettare, anzi "smajettare" in giro, che vorrebbe dire girare senza motivo irritando i concittadini).

La conquista del territorio

La concentrazione di majettini/m2 vede un'esponenziale incremento il sabato sera, specialmente nel centro città. In questo loro peregrinare i branchi di Majettini incontrano piccoli gruppi di metallari o di "punkeddoni" (così vengono chiamati i punk della zona) che vengono squadrati dalla testa ai piedi come estranei e visti come una minaccia.
Un gruppo di metallari incazzati non vede l'ora di menare di santa ragione un innocente truzzo.

I punkeddoni infatti si trovano raramente nei dintorni del corso se non il sabato sera, diretti al Pub Devil Kiss (per assistere a qualche concerto punk di chissà quale gruppo incazzato con il mondo). Solitamente questi buffi personaggi si fanno gli affari loro senza cercare guai in quanto i majè sono sempre presenti in una schiacciante superiorità numerica.

Il linguaggio

La colonna portante della grammatica dei maje è la ripetizione delle 2 parole Minchia e Cazzo sia all'interno della frase che all'inizio e alla fine, senza mai ometterle. Altro usatissimo intercalare è "cioè" ripetuto all'ossessione, anche 10 volte al minuto. Le argomentazioni invece sono molto più varie: spaziano dai loro motorini modificati (parlano spesso di modifiche anche senza saper niente in proposito e quindi "sbucciulano" ognuno la frase che suona meglio, abbondantemente arricchita degli immancabili minchia, cazzo e cioè) alle discoteche, passando per i cannoni (conosciuti coi nomi in codice di businelli o bigliasferi) e senza disdegnare di parlare delle ragazze, che per loro sono tutte troie. Il divertimento del sabato sera consiste nello "Sberlarsi", detto anche "Cuocersi a una mina" con la nefasta conseguenza che spesso, purtroppo "ci raccano l'anima".

Le diverse razze

Esistono diverse razze di majettini che si differenziano per luogo di accumulo ritrovo o per livello di stupidità comportamento.

Il Verbo.

Majè del Corso

Localizzati nel centro cittadino, allo scolastico, davanti alla biblioteca e al molo; sono specializzati nello sguardo disgustato verso ogni forma di vita diversa dai loro cliché. Non sanno risolvere da soli nessun tipo di problema e quando serve chiamano i loro degni compari per bastonare i coglioni di turno che hanno osato guardarli per più di 3 secondi, anche dopo la minaccia: "Cazzo ti guardi!?". Vengono rinvenuti anche nella via antestante l'unico Bowling cittadino, seduti sui loro motorini mentre guardano con aria di sfida chiunque entri nel loro campo visivo. All'interno del Bowling trovano stimoli nella competizione allo "Sbugnometro". Sono soliti bighellonare in giro per intere serate, sputtanando grandi quantità di benzina al solo scopo di fare i fighi. Sono i più ossessionati dalle marche, e vestono tutti in maniera uguale sicché alle volte è davvero difficile distinguerli.
Posseggono quasi tutti uno Scarabeo Aprilia rigorosamente truccato con frecce di colore bianco e casco a scodella indossato slacciato; i più fighi si spingono all'estremo delle loro capacità tenendo un'estremità delle cinghiette in bocca. Gli occhiali da sole sono Ferrè o Gucci, sempre presenti e più sono grandi, più sono "potenti". La marca della felpa e dei pantaloni cambia a seconda del trend del momento e delle possibilità finanziarie (dei genitori). Molti di loro vorrebbero la scritta DOLCE & GABBANA tatuata anche sul culo. La cosa importante è che i pantaloni si fermino a metà coscia, lasciando vedere le mutande multicolori stragriffate (Calvin Klein ringrazia). Per quanto riguarda le calzature invece, le uniche ammesse sono Nike Silver, Shox, o quello stupido modello basso di un solo colore che si allaccia con il velcro (che viene comunque lasciato aperto). I più abbienti sfoggiano le scarpe di Cesare Paciotti che sembrano sfere da discoteca, o le Hogan che commercializza gli stessi modelli da anni.
Tutti portano infine un giubbotto North Sail semplice rigorosamente nero o blu. Sono ammessi anche giubbotti di marche più costose purché non si allontanino troppo dal modello di riferimento.

Majè del Bowling

Nonostante moltissimi majettini trascorrano la loro esistenza in piazza, esistono alcune compagnie che si possono ormai ritenere sedentarie.
Il tipico truzzo del bowling, è quello che si vanta di poter distruggere lo "sbugnometro" (punchingball) con un solo "buccicone/cazzotto" (pugno). I più grandi, volendo seguire le orme degli anziani, ossia dei majettoni, amano recarsi in questo insulso posto in macchina, solo per poter sfoggiare automezzi pimpati all'inverosimile, fino a essere trasformati in discoteche ambulanti.
Inutile sottolineare il carattere rivoltante oltre che ridicolo della cosa.

Majè di Compagnia

Rappresentazione più o meno veritiera di un attacco di truzzi majettini.

Si differenziano da dai maje del bowling, in quanto sono più stronzi: almeno quelli del Bowling stanno là, chi non vuole vederli non ci passa. Invece i majè di compagnia "sono dappertutto, anche sotto le pietre" (cit. di un cittadino olbiese oppresso dai majè): il loro hobby preferito è rompere i coglioni a tutti e a tutto, anche fra loro stessi perché così "si procurano il pelo" (la loro tipica frase che indica il fidanzamento: logicamente trovano la solita troia che gliela dà e se ne va, ma loro insisteranno nel dire di averla lasciata). Molto spesso si danno appuntamenti della serie "Ci incontriamo di fronte a Maria Rocca alle 17.30 che ti sbugno!". Ovviamente non vanno mai da soli, ma con l'A-Team (senza offendere il mitico A-Team). Peraltro solitamente manco si picchiano, e dopo essersi presi a voci se ne vanno via, convinti di aver fatto paura agli altri. Le rare volte che si picchiano è contro un non-majè (uno sano), il quale, oltre ad aver iniziato la rissa (perché se aspetta a loro stiamo freschi), probabilmente vince; ma la tradizione tipica majè vuole che essi continuino, negando l'evidenza, ad affermare che il "povero malcapitato" è stato "sbugnato a livelli".

I Picciò

Sono una variante dei majettini che si può trovare nei dintorni di Tempio Pausania e sono acerrimi rivali dei Majè olbiesi.
Sono riconoscibili dai vestiti di marca PlayBoy, dal cappellino Obey e dai rayban; il vero segno di riconoscimento viene dal linguaggio. Sono infatti soliti emettere alcuni strani versi che i più accreditati sglottoteti hanno tradotto come: Mah! Biddè e Eibè!. Questi suoni associati ad altri altrettanto incomprensibili suoni generano espressioni del tipo:

  • Mah! Biddè, comè? Middettrè?(1300) E la Playstation? Regolare biddè!
  • Puru middeccattru(1400)! (variante altamente rara e degna di nota)
  • Mah Biddè! Smiccia!
  • Scioppami la brioscia, biddè!
  • Smiccia chi sei fora!
  • Scioddimi li botti e fammi bulà (variante vintage anni '80)
  • Bella socc!
  • E scioppa la bolla!

Il significato di queste frasi è incomprensibile ai più e chiunque li incontrasse è obbligato ad armarsi di lanciafiamme e bruciarli tutti.
Sono anche loro chiusi nel mondo delle marche e misurano il valore di una persona dal numero di etichette che ha addosso. Fumano "Bigliasferi" (cannoni), e non hanno mai niente da fare. Decisamente meno concentrati dei majè del corso, sono reperibili in posti come spiazzi, parcheggi, etc... Il loro luogo di ritrovo mattutino ultimamente si trova al Parco delle Rimembranze ma solo dopo la colazione in caffetteria, luogo classico di ritrovo per la "marina" da scuola.Il sabato sera si ritrovano tutti in due tappe obbligatorie, lo Sporting dove adorano rimanere incollati tra di loro in un buco 2x2 metri, e quando poi questo locale chiude emigrano in massa al Pepe, dove per rimanere schiacciati l'uno contro l'altro pagano addirittura 10 euro, ma ci vanno perché è fashion..

Particolarità dei truzzi majettini

Ogni quartiere ha la propria compagnia di majè principale, che è convinta di avere il controllo sul territorio locale: spesso si sviluppano dunque delle tensioni tra delle compagnie, probabilmente di quartieri diversi. Questi individui iniziano a guardarsi in modi cagneschi, e di solito si rispondono reciprocamente dicendosi: "Cazzo ti guardi??" poi passano alle minacce, con frasi insolitamente articolate per il loro QI come: "Ascò se non me n'esci...", ed esclamazioni mono o al massimo bisillabiche come "AHEEEE", "CIOEEEE". Mettono volontariamente tante doppie e parlano con un tono di strafottenza, sicuri di sé. Quando uno sfiora l'altro, parte una rissa che viene ben presto sedata, allora i due radunano quanta più gente possibile che accorre subito, e alla fine si trovano contro gruppi anche molto numerosi. Però la maggior parte delle volte non succede proprio un cazzo e tutti se ne vanno a casa convinti di aver spaventato gli altri. Contenti loro...

I majettini olbiesi odiano quelli del resto della Sardegna e pensano che siano tutti pastori, arzachenesi e tempiesi in primis. Ogni majettino si vanta di avere un cugino che fa qualcosa di fuori dal comune:

  • "Sbugna di brutto"
  • "Ha spento lo sbugnometro"
  • "Ha 5 moto da cross e si fa tutto il corso a una ruota"
  • "Mio cugino è Simone Maludrottu..."