Truffa alla nigeriana

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Questa immagine è stata messa solo per aumentare l'interesse nell'articolo, in realtà la truffa alla nigeriana non è destinata ad una prostituta di colore.


« Prego no picchia me! Io bona a fa pompini, no a conosce soldi falsi. »
(Una prostituta nigeriana, vittima di una truffa, picchiata dal pappone.)
« Vediamo se ho capito... io vi anticipo 50.000 euro per il notaio e voi mi accreditate due milioni di dollari. Giusto? »
(Una tizio che sta per cadere in una truffa alla nigeriana.)
« Preciso! Me possino cecamme! »
(Un alto funzionario nigeriano in lieve difficoltà con la lingua italiana.)

La truffa alla nigeriana è un raggiro tra i più diffusi al mondo, chiamato anche 419 scam (dove 419 è il numero della legge nigeriana che identifica il reato). Occorre subito eliminare alcuni comprensibili dubbi:

  1. non ha niente a che vedere col rifilare banconote false ad una puttana di colore;
  2. non lo è se scappi dalla camera del motel portando con te la borsetta della troia;
  3. non lo è nemmeno quando fingi di essere un regista per trombarti un "favoloso cioccolatino".

Niente di tutto questo. Esistono centinaia di varianti a questa truffa, ma più o meno il meccanismo è sempre lo stesso. Viene offerta la possibilità di entrare in possesso di una grossa somma, generalmente proveniente da un paese africano, ma prima occorre "ungere qualche ruota", pagare le tasse che bloccano il patrimonio, a volte semplicemente onorare le parcelle di avvocato e notaio. Ovviamente va fatto prima, poi l'iter seguirà il proprio corso ed arriverà l'accredito la fregatura. Occupa la sesta posizione della classifica "Ma come ho fatto a cascarci?!", esattamente tra "Promesse elettorali" e "Esistono anche i rumeni onesti".

Come funziona

Elementi di una truffa alla nigeriana: due veri nigeriani, un falso documento creditizio, un pollo.

Ovviamente tutti avranno pensato:

« È da scemi cascarci, soprattutto se non hai niente a che spartire con l'Africa. »
(Tutti.)

Giusto, ma il truffatore ha pensato anche a questo.
Si presenta come l'emissario di una persona molto in vista nel proprio paese, di norma un politico o un rampollo reale, e ha bisogno di un prestanome per entrare in possesso dell'enorme gruzzolo senza destare sospetti. Propone una buona percentuale sul malloppo, a conti fatti una cifra spropositata, che non guadagnereste nemmeno aprendo un bordello in Thailandia con un centinaio di ragazze[1]. Il fatto che sia di buone maniere e molto elegante, ma parecchio negro, dovrebbe mettervi in allarme. Nei vostri occhi è però appena apparso il segno del dollaro come succede a Zio Paperone, a questo punto potrebbero vendervi anche la Fontana di Trevi.
Il raggiro è ben supportato da documenti che sembrano veri, con abbondante uso di ceralacca, timbri e firme. Per i più accorti le verifiche saranno inutili, chiamando il numero che vi hanno dato risponderà il primo ministro nigeriano in persona, che in realtà è un guardiano di cessi pubblici di Abuja. Se tentate di contattarlo con Skype vedrete un magnifico ufficio, con pelli di leopardo attaccate ai muri, foto di un ciccione nero che pare il presidente, capoccia di elefante, un paio di Nusbari imbalsamati e bandiera. Voi parlate perfettamente sette lingue, le più diffuse, l'interlocutore un miscuglio di tutte le altre. Alla fine vi spiegate in napoletano, che lui capisce benissimo[2]. Vi convince che è tutto vero, e siete ignari che lo splendido ufficio giace in un seminterrato di una baracca ad Abeokuta. Dopo un paio di giorni, durante i quali avete continuato a fare "Aggiorna" sulla pagina del vostro home banking, e non sentite più l'indice, del bonifico nemmeno l'ombra. Vi parlano di un "impedimento" e vi chiedono i soldi per rimuoverlo. Il fatto che li abbiano chiesti in dollari (e di piccolo taglio) non vi turba, il direttore della vostra banca invece si è allarmato, 30.000$ per una vacanza gli sembrano "tantini" e vi ha inserito segretamente nella black list dell'Antiriciclaggio Internazionale, esattamente tra il trafficante di droga colombiano Rubén Felipe Alcázar e lo IOR.

Un celebre caso del passato.

Passano altri giorni ed iniziate ad essere preoccupato. I truffatori hanno capito che potete dare di più e giocano la "carta diplomatica". Ovviamente l'ambasciatore non può ricevervi nel suo ufficio, la cosa è delicata e richiede un ambiente privo di orecchie indiscrete. L'incontro avviene in un lussuoso albergo del centro (che hanno pagato con i vostri soldi di prima), egli vi spiega che è necessario corrompere il presidente della Banca Centrale della Nigeria, e che questo costerà un pochino, appena 100.000 dollari. Tornate in banca, al direttore spiegate che avevate dimenticato i soldi per le mance, non fa una piega. Mentre vi allontanate con la valigetta vi sorride, non lo sapete ma avete appena scavalcato in classifica il trafficante colombiano. La consegna avviene in un clima gioviale.

- Ambasciatore: “Perfetto, ci sono tutti.”
- Voi: “Allora siamo a posto, mi fa sapere lei?”
- Ambasciatore: “Non si preoccupi, la chiamo appena concluso.”
- Voi: “Mi saluti il presidente.”
- Ambasciatore: “Salutame a soreta!”

Fin qui avete perso solo denaro, ancora vi è andata bene. Quelli particolarmente cocciuti vengono invitati in Nigeria, dove saranno rapinati e poi dati in pasto ai licaoni.

Varianti

  • L'eredità. Un finto avvocato rappresenta il patrimonio di un vostro zio del Sudafrica, defunto in un curioso incidente in cui è precipitato col suo jet privato, ha rimbalzato sul suo yacht di ottantasei metri, ed è finito per schiantarsi addosso alla sua reggia di trentadue stanze. Ovviamente, era proprietario di una miniera di diamanti. Vi sovviene per un momento che vostra madre è figlia unica, e vostro padre pure, anche i 10.000 euro chiesti dall'avvocato sono una bella cifra, ma ad uno zio così chi ci rinuncia?!
  • La lotteria. Avete vinto un milione di dollari alla Lotteria Nazionale del Guatemala, il notaio negro alla porta conferma che, contrariamente a quello che diceva un vostro amico, quella nazione è in Africa (dovrà restituirvi i soldi della scommessa). Comunque, due o tre anni prima rammentate di aver comperato un biglietto della lotteria, forse all'autogrill di Cantagallo Ovest, sarà sicuramente quello. Il notaio vuole solo 7.000 euro per i documenti, un affarone.
  • Il matrimonio. Si dovranno sposare lo Zar dello Zabizistan con la principessa Edilberta di Culonia. Sono previsti 300 invitati, la maggior parte provenienti dalla Terra di Mezzo. Il tuo albergo a 3 stelle è stato scelto per il regale evento. Oltre al banchetto serviranno molte stanze, compresa una suite da arredare secondo il gusto zabizeco, perché lo Zar vuole sentirsi a casa. Le spese per il particolare arredo andranno ovviamente anticipate, l'emissario che vi trovate di fronte provvederà a tutto, state tranquillo.
  • Villa Manuela. Siete proprietari di un lussuoso villone sul Lago di Comacchio. Stanchi di affittarlo come location per film porno, e visto lo sproposito che pagate di IMU, decidete di venderlo. Venite contattati da un'agenzia immobiliare di Teheran attraverso il suo corrispondente in Italia, la Stamberghe di Caccamo srl. La villa interessa un principe arabo che vuole restare anonimo. La vostra richiesta è di tre milioni di euro e loro hanno già un certificato di deposito della Emmenthal Bank di Berna, per un valore di nove milioni di fārhit, una moneta usata durante l'Impero persiano. Un sesterzio valeva dieci fārhit, quindi ad occhio e croce siamo lì. La Caccamo vuole in anticipo il 6% di commissione (in euro) per la vendita, in Iran purtroppo usano così.
  • Lo SCAM. È il nome dato alla variante utilizzata in internet. La forma più subdola è lo scam sentimentale, che si colloca (a seconda del sesso del pollo) in una delle due situazioni tipo: A) un bel ragazzo che fa innamorare una buzzicona inchiavabile con alopecia; B) una megatopona estone che fa innamorare un panzone cinquantenne in canotta. In entrambi i casi, verranno chiesti i soldi per il viaggio necessario a coronare il loro "sogno d'amore".

Come riconoscere la truffa

M'Butho III, presunto Re dello Swaziland.

Non cadere in questo raggiro è molto semplice, basta seguire queste semplici regole:

  1. inviare sul mio conto Paypal 200 euro;
  2. poi ve lo dico;
  3. poi ve lo dico;
  4. poi ve lo dico;
  5. poi ve lo dico;
  6. poi ve lo dico;
  7. poi ve lo dico;
  8. poi ve lo dico;
  9. poi ve lo dico;
  10. poi ve lo dico;
  11. poi ve lo dico;
  12. poi ve lo dico;
  13. poi ve lo dico;
  14. poi ve lo dico;
  15. poi ve lo dico;
  16. poi ve lo dico.

Note

  1. ^ no, nemmeno se sono minorenni
  2. ^ l'esperanto al napoletano gli fa una sega

Voci correlate