Toro di Falaride

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Falaride attende affamato la cottura di un turco al cartoccio col suo nuovo toro da cucina.
Olio di gomito su tela.
« Ma porca vacca! Avevo detto al sangue! »
(Falaride, assaggiando Perillo.)

Il Toro di Falaride è un particolare tipo di tortura oggi adibita a forno, molto diffusa nelle popolazioni cannibali del Congo e del Borneo occidentale. Come si può intuire dal nome stesso, l'inventore è un tizio che si chiamava Perillo, che per primo ne intuì le grandi potenzialità dopo che l'ebbe per la prima volta utilizzato. In qualità di portata...

Storia

Paperopoli, anno dello gnu. Il malvagio tiranno Paperon de Paperoni Falaride commissiona all'esimio Archimede Pitagorico Perillo un macchinario per liberarsi della Banda Bassotti criminalità definitivamente.

« Fammi qualcosa di maestoso, prezioso, minaccioso e doloroso. Ti do mezza giornata, poi t'ammazzo. »

Questa fu la richiesta del riccastro.
Perillo, che in quel momento stava lavorando su un nuovo tipo di matrioska da caccia, venne trapassato da un'idea folgorante: con una generosa porzione di terracotta (poi meschinamente spacciata per bronzo) fabbricò un'orcio bello grande. Decise dunque per dargli una forma feroce e intimidatoria, qualcosa come... Qualcosa come... Un toro con le palle girate! E così fece. Rimaneva un problema: come utilizzare quel coso? Cosa accadde di preciso, quale fu l'avvenimento illuminante non si saprà mai.
Si sa solo che quando Falaride andò a ritirare l'ordine non trovò Perillo in casa, ma solo un toro inanimato con della brace ardente sotto di lui. La stanza era pregna di un'inebriante fragranza di arrosto al rosmarino.
Falaride decise di aprire il toro, trovandosi di fronte al pranzo profumato e croccante di Perillo.
O forse era Perillo stesso, ma la cosa non lo riguardava.
Quel che contava è che s'era finalmente trovato il modo di far funzionare il bovo.

Funzionamento

Seppur inanimato, il toro di Falaride è sempre pericoloso. Meglio non farlo imbufalire.

Il toro è costituito da tre parti fondamentali:

  • Il ventre, dove va posizionato il corpo crudo e spennato o tosato. Le pareti antiaderenti e isolanti garantiscono un'adeguata cottura, anche senza girarrosto.
  • Il braciere, da riempire con le braci[precisazione necessaria].
  • I filtri per i rumori, installati nel grugno. Siccome non ci fu mai verso di far capire al condannato che urlare ripetutamente poteva infastidire gli spettatori, si fece necessario brevettare dei dispositivi che cammuffassero le grida in musica pop. I filtri si debbono cambiare ogni anno.

Consigli per l'uso

  • È sconsigliabile maneggiarlo durante il funzionamento senza presine, pena la vaporizzazione istantanea dell'epidermide.
  • Quando il toro è in azione è meglio essere fuori anziché dentro.
  • Se sembra di udire strazianti richieste di soccorso provenire dall'interno del bestione è segno che è già passato un anno e si rende necessario cambiare i dispositivi di mimetizzazione del suono.
  • Disegnargli tutt'attorno dei cuoricini lillà può rendere un semplice Toro di Falaride un Toro di Falaride molto fashion.
  • Imburrare le pareti interne prime di una cottura contribuirà a impedire la formazione di fastidiose incrostazioni, tipiche della cucina della carne.
  • Recentemente è in commercio un comodo modello a microonde con pareti interne antiaderenti, ottimo per cuocere i dissidenti alla fiorentina senza ungere.
  • Opportunamente surriscaldato può trasformarsi in un comodissimo inceneritore di "scomodità".

Voci arroventate