Tatuaggio

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera dalla forfora.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Un comune tatuaggio
Giovane : Mamma, papà, devo dirvi una cosa...
Genitori : Non ti sarai mica fatto un tatuaggio?!
Giovane : No no, volevo solo dirvi che sono omosessuale ed ho contratto l'AIDS.
Genitori : Ah ok. Vabbè, pazienza.
« Ehi, guarda il mio nuovo tatuaggio: una donnina nuda su una Harley! Togo! »
(Due cardinali si confessano le ultime marachelle)
« Che fico, mi faccio il tatuaggio del papocchio! »
(Nonciclopediano allo stato terminale)
« Sulla spalla mi tatuo una fatina, una rosa o una stella? »
(Giovane donna indecisa che spicca per originalità)


Il tatuaggio è uno degli svariati modi che ha inventato l'uomo per rovinare il proprio aspetto fisico, oltre al body building e alla Nutella. Consiste nella decorazione del proprio corpo tramite un ago che inietta nel derma il pigmento, oltre che tante simpatiche malattie, come l'AIDS, epatiti varie e chi più ne ha più ne inietta. Le decorazioni sono svariate e possono andare dai semplici fiorellini sino a rappresentazioni di quadri di Bosch di 18 metri quadrati. La modifica è solitamente per sempre, come i diamanti; e il tatuaggio di un diamante è ancora più per sempre.

NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Tatuaggio.

Tipi di tatuaggi

Con una buona idea potrete stupire amici e conoscenti, e non solo loro.
  • Old School. I tatuaggi più comuni. Caratterizzati da linee nette e squadrate come il disegno di un bambino. Sono diffusi nei paesi occidentali e rappresentano solitamente soggetti semplici come rose, pugnali, simbologie varie (marittime, esoteriche, politiche), acceleratori di particelle e ricette della nonna.
Ottimo esempio della dannosità di un tatuaggio.
  • New School. Praticamente uguali a quelli "old school", solo che il new aggiunge quel nonsoche di attraente alla tecnica.
  • Tribali Si sa che esotico fa fico. Quindi perché non scopiazzare i tatuaggi delle popolazioni indigene di luoghi lontani ed esotici come le isole del Pacifico, la Nuova Zelanda o la penisola della Kamchatka? Da questa arguta, ma neanche tanto, idea nascono i tatuaggi tribali. Affermatosi fra gli annoiati abitanti dei paesi civilizzati in cerca di nuove inutilità di cui vantarsi, lo stile fa uso di disegni astratti e dalle linee molto marcate, del tipo che anche guardandoli da tutte le angolazioni non si capisce nulla di cosa rappresentino. I soggetti ritratti sono spesso reintrerpretazioni di animali, piante o di elementi naturali, come il fuoco, l'acqua, l'aria e il denaro.
  • Giapponesi Chiamati anche irezumi, orimono o faficoanchesenonsocosacisiascritto, si ispirano alla tradizione ed ai temi giapponesi, raffigurando soggetti come dragoni, fiori di ciliegio o robottoni vari. Spesso si fanno su larghe porzioni del corpo, coprendo per esempio tutta la schiena, il braccio sinistro o i lobi delle orecchie; questo per complicate motivazioni legate alla tradizione, oppure, più semplicemente, per mascherare gli inestetismi della cellulite dovuta all'abuso di sushi. Talvolta vengono tatuati anche degli ideogrammi, per la gioia dell'occidentale che pensa di avere scritto sulla pelle cose del tipo Grande Drago Rosso o Pantera Celeste, mentre invece il significato è ben diverso, del tipo Puzzo e me ne vanto o Per ulteriori informazioni sui nostri nuovi frigo a pedali chiamare il numero verde.
  • Lettering Nome intrigante per dire che in questi tatuaggi nomi o parole sostituiscono o integrano i disegni. Infatti cosa c'è di meglio che farsi inscrivere a vita sulla pelle affascinanti messaggi come Gino ama Gina, Mi illumino di immenso o Perché noi ce l'abbiamo duro!?

Tatoo gallery

Tecniche di tatuaggio

L'attrezzatura indispensabile.
« Mettiamo un bel sorriso su quel faccino! »
(Joker su tatuaggi artigianali.)


Esistono diverse tecniche per farsi un tatuaggio, dalle più rozze e brutali sino a raffinate opere artistiche che farebbero invidia a Sgarbi.

  • Tecniche primitive. Fra le popolazioni più primitive, come gli Inuit, i popoli delle isole oceaniche o i bergamaschi, i tatuaggi vengono realizzati inserendo nella pelle piccoli oggetti quali aghi, fili o pettini d'osso. Nonostante i tatuaggi abbiano in queste popolazioni un importante significato sociale e religioso, molti giovani preferiscono saggiamente rinunciarvi, fuggendo verso l'agognata civiltà. Ma col cavolo che mi faccio infilare ossa nella pelle dice in un'intervista un giovane Inuit, piuttosto divento un agente di assicurazioni! Come tortura è più sopportabile.
  • Tecnica giapponese. Nota anche come Tebori o Attentoacomeusiquell'ago!, venne inventata da un anonimo artista e feticista giapponese che amava infilare aghi nel corpo delle sue vittime. L'ago veniva, e viene ancora oggi, inserito obliquamente per provocare il maggior dolore possibile; in seguito venivano iniettati i pigmenti, quasi sempre di terrificanti colori come viola deprimente o verde ramarro morente. Una versione senza colore è diventata invece una pratica terapeutica[citazione necessaria], con il nome di agopuntura.
A volte per iniettare i pigmenti è necessario ricorrere a metodi drastici.
  • Tecnica moderna e occidentale. Chiaramente l'uomo bianco, alla ricerca del comodo come è suo solito, ha ben pensato di ideare una tecnica per tatuare indolore, in modo che gli stolti non si rendano conto di quale sciocchezza stanno commettendo. Viene di solito adoperata una macchinetta elettrica, con un ago che inserito nella pelle produce sensazioni calde, vibranti, ma non dolorose; proprio come un vibratore.

Solitamente, nei tatuaggi, vengono usati per i pigmenti sostanze di varia provenienza: per ottenere l'azzurro si usano i Puffi; per i tatuaggi dei fighetti l'oro e l'argento; per il colore rosso il cinabro e per il blu il cobalto.

« Come? Ho del cobalto nella pelle?! Aiuto! »
(Tu dopo aver fatto questa scoperta.)

Eh già. Dovevi pensarci prima ad infilarti cose strane in corpo.

Un buon metodo per tatuarsi accuratamente:

Tecniche di eliminazione

Tatuaggi del genere non devono essere rimossi: servono come monito per le generazioni future.
« Ma cara, il nostro amore rimarrà in eterno! »
(Illuso che si è fatto tatuare il nome dell'amata sul braccio.)
« Quella troia! Mi scortico piuttosto che avere il suo nome sulla mia pelle! »
(Sempre lui tre mesi dopo.)
« ELIMINATO! ELIMINATO! »
(Teru Mikami si presta al mondo del tatuaggio.)


Ovviamente se una persona non è soddisfatta del proprio tatuaggio può sempre decidere di rimuoverlo. Esistono diversi modi per farlo, ma tutti impongono un sacrificio, pecuniario o non.

  • Tecnica horror. Vuoi rimuovere il tatuaggio sul braccio? Nessun problema, grazie ai nostri tatuatori specializzati rimuoveremo direttamente il braccio. Il lavoro non è tanto pulito ma il risultato è garantito.
  • Rimozione con la spada laser. La rimozione più amata dai nerd: il laser è veloce e pulito, oltre che divertente.
  • Sovrapposizione del vecchio tatuaggio con uno nuovo. Per le persone che non si accontentano e a cui piace trattare la propria pelle come se fosse un foglio di Paint.
Un tatuatore (a sinistra) spiega al giovane ragazzo a destra come farsi un buon tatuaggio di un paio di corna.

La figura professionale: il tatuatore

« Strumentazione monouso? Ma di che parla? Senta, mi lasci lavorare in pace. »
(Comune tatuatore.)


Il tatuatore è quel simpatico essere che può essere trovato nei centri dove si applicano i tatuaggi. Lo si riconosce perché è molto simile ad un metallaro o ad un punk, con la differenza che ha il doppio dell'età, la metà dei capelli ed è ricoperto di tatuaggi. Di solito sosta al di fuori del centro tatuaggi/negozio/tana con una sigaretta in mano e i bicipiti in mostra, per far vedere ai passanti quanto lui sia figo; in realtà sta di fuori perché dentro ha poco da fare, visto che non vede un cliente dal 1987.
L'antro del tatuatore è generalmente un luogo arredato in stile col proprietario: disegni da tutte le parti, foto di tatuaggi a caso (dei quali il tatuatore rivendica truffaldinamente la paternità) e il classico stereo con musica "tosta" (tipo l'ultimo successo di Cristina d'Avena) perché gli dà la carica mentre fa il tatuaggio. Solitamente ai tatuaggi si associano anche i piercing, pertanto la sala è anche ingombrata di piercing di tutte le taglie per tutti i gusti, facendola sembrare più simile ad una sala delle torture feticista che non allo studio di un professionista. Il tutto, ovviamente, senza il minimo rispetto delle condizioni igieniche: gli stessi tatuatori si lavano sì e no una volta al mese, giusto per evitare che la polvere e la sporcizia ricoprano i loro bellissimi tatuaggi.


Articoli correlati