Shin Megami Tensei IV

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Per il design dei demoni di questo gioco è stato chiamato Frank Miller come disegnatore ufficiale.
« Fuck the sistem! viva Lucifero! Creerò un mondo dove il più forte comanda! »
(Il giocatore)
« Halleluiah! YHVH è grande! Sono pronto al martirio per costruire un mondo di pace e ordine! »
(Il giocatore, poco dopo, nel futile tentativo di ottenere il finale neutro)

Shin Megami Tensei IV è il trecentomilacinquecentesimo gioco[1] della Atlus basato su mitologia, Tokyo, mostri mitologici a Tokyo, ed improbabili adolescenti giapponesi che combattono mostri mitologici a Tokyo. Rilasciato sul Nintendo 3DS, è stato accolto dalle masse dei fan spasimanti della serie classica che ansimavano per un nuovo titolo del franchise principale invece delle tremila copie di Persona 4 e di tutte le sue varianti.

È piaciuto così tanto che hanno deciso di fare anche un seguito buttando dentro ancora più cataclismi, massacri di divinità e adolescenti giapponesi.

Storia

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo.

Prefazione

Probabile aspetto di uno degli svitati invisibili.

È primavera nel regno Orientale di Mikado (noto per la sua produzione di bastoncini di pastella coperti di cioccolato), un luogo pacifico ed idilliaco dove i contadini seminano i campi, dame e cavalieri si godono la brezza primaverile nelle strade del castello ed il nostro protagonista se ne svolazza nel cielo senza un perché mentre ascolta tre svitati invisibili che blaterano cose a caso:

- Tizio a caso: “Aaaah! Il ruggito del possente leone ha infastidito la grande aquila!”
- Protagonista: “Cosa succede?! Leoni? Aquile? State parlando di un circo?”
- Tizia a caso: “Tu, chi sei?! dicci il tuo nome?”
- Protagonista: “Eh? Du iu spic inglisce?”
- Tizio a caso: “AHHHHH! ECCO HAI PARLATO! ORA NON PUOI PIÙ TORNARE INDIETRO!”
- Protagonista: “Eh? No! Cosa? Tornare dove?”
- Tizio a caso: “GRANDE GUERRIERO CHE, ORA VA, MA RICORDA, LE TUE DECISIONI AVRANNO GRANDE INFLUENZA SUL MONDO ATTORNO A TE!”
- Protagonista: “Ma veramente io sarei Gianpiero, c'era una caldaia da riparare...”

Trama vera e propria

E questo dovrebbe essere un personaggio in cui il giocatore deve identificarsi.

Flynn si risveglia sulle rive del lago Mikado, insieme al suo amico d'infanzia Issachar, conosciuto in quell'esatto momento, che gli ricorda che se non si sbrigano si perderanno la cerimonia di arruolamento dei samurai e, seppur il concetto di seppuku[2] metta a un po' a disagio Flynn, l'insistenza di Issachar lo convince ad affrettarsi per la cerimonia che tutti attendono per iniziare 'sto cavolo di gioco.

Ecco degli adeguatamente vestiti samurai del regno di Mikado che si preparano a distruggere il male.

Il suono delle cornamuse è assordante, una folla immensa di giovani speranzosi è radunata nella piazza del castello sotto la statua del grande re Aquila[3] e i monaci della città stanno passando in rassegna tutte le reclute. Gli ecclesiasti afferrano Flynn a tradimento e lo trascinano di fronte alla statua del fondatore per sottoporlo a una prova che consiste nell infilarsi un guanto hi-tech uscito fresco fresco dall'Apple Store; cosa che lascia Flynn perplesso, visto che fino a due minuti prima era in pieno alto Medioevo. Una volta infilatosi il guanto appaiono delle misteriose scritte geroglifiche, e accompagnato dal giubilo della folla, il neo-samurai viene portato immediatamente in caserma dai suoi neo-commilitoni per il consueto rito di iniziazione maschiale a base di asciugamani zuppi e saponette viscide.

Una volta giunto in caserma gli viene assegnata una divisa, una spada ed il primo bagno con acqua calda della sua vita, visto che fino a poco prima era un povero contadino condannato a spalare letame fino alla morte. In quel momento gli viene ricordato che nel regno orientale[4] di Mikado esistono due caste sociali: i casualry (che vestono solo casual) e i luxoror (che vestono solo Dolce&Gabbana); questi ultimi fanno il bello ed il brutto tempo nel regno e lasciano tutto il lavoro ai primi con la scusa che "non possono sporcarsi le scarpe nuove in pelle di serpente".

Flynn fa conoscenza delle nuove reclute: Walter, Johnathan, Isabeau e Navarre, ma se si chiamavano PNG che fa colore 1, 2, 3 e 4 era lo stesso. L'idilliaco scambio di figu e siga nei bagni termina quando ai giovincelli viene rivelato il vero compito dei samurai (a saperlo bigiavano): combattere mostri e reclutare altri mostri per farli combattere contro altri mostri ancora, senza un motivo preciso.[5]

Malgrado lo sconcerto di trovarsi nell'ennesimo, squallido clone senza fantasia, il quartetto svolge le sue mansioni di routine con serenità ed allegria tipicamente ecchi, finché una sera arriva l'inevitabile momento in cui al protagonista succede una cosa brutta a livello molto personale affinché il giocatore vi si identifichi meglio, ma è troppo presto per questo e al giocatore di cui sopra non gliene può fregare una mazza scassata neanche se ci si mette d'impegno. Per la cronaca, si può riassumere tutto come incendio - villaggio - demoni - salvataggio - amico carissimo d'infanzia che soccombe per colpa del cattivone - cattivone che "la facciamo donna così è più figo", ma non molto fantasiosamente chiamata Samurai Nero[6] - e altri cliché che riportare su un'enciclopedia è francamente umiliante.

Assolutamente non invitato spunta un certo abate Hugo che li informa di quelle cose che nessuno legge mai che tanto è lo stesso, fatto sta che si finisce a fare strage di mostri mitologici greci presi in saldo da Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo, e improvvisamente ci si ritrova fra alti grattacieli stagliati contro il cielo di pietra, fra persone che parlano in una lingua incomprensibile e vestono in modi bizzarri, una luce innaturale illumina ogni cosa... non è l'inferno, non è UniEuro, non è Tokyo. No, aspetta, è Tokyo. Perché, proprio Tokyo? Perché non succede mai un cazzo, tipo, ad Hokkaido?

Esplorando Tokyo alla ricerca del samurai nero i nostri eroi incontreranno ogni genere di mostro[7], compiranno missioni trovate in appositi stripclub e col tempo scopriranno che ci sono due fazioni che si contendono il dominio della città sotterranea: le Brigate Rosse Shaolin e la 'Ndrangheta Giapponese. Ma prima di poter approfondire la cosa il samurai nero si consegna volontariamente ai protagonisti. Che si tratti di qualche piano malefico? No. La signora samuraia si fa tranquillamente decapitare nella pubblica piazza del regno di Mikado e si scopre così che ha la faccia precisamente identica alla "monaca di Monza" del regno: Gabby.

Il simbolo sulla bandiera del regno di Mikado.

Il samurai nero resuscita 24 ore dopo la sua esecuzione[8] e i nostri samurai vengono incaricati di ri-eliminarla[9] e nel frattempo devono persino salvare tre tizi nudi a caso in una torre, senza un perché e senza un percome. Infine per aggiungere sfiga alla sfiga, uno dei commilitoni dei nostri eroi viene rapito dalla Yakuza, il cui capo Mr.Tayama restituirà il povero scugnizzo rapito solo se uccideranno la leader delle brigate rosse; raggiunto il tempio dei brigatisti, i nostri eroi vengono sottoposti a prove terribili tipo la tabellina del sette, ed una volta giunti nella stanza della capa scoprono che...

Il samurai nero è la capa delle brigate rosse!

TAN DAN DANN!

E che non è umana, ma è in realtà un demone di nome Lilith!

DANNNN! (No dai, questa se la dovevano aspettare però...)

Questo è più o meno l'aspetto di YHVH in questo gioco.

L'obiettivo di Lilith è liberare l'umanità dalle catene impostegli da Jehovah, suo creatore e nemico da quando gli ha soffiato il sub-appalto da Shiva per la spaziostrada Plutone-Reggio Calabria bla bla bla e in pratica lo spiegone termina coi nostri che vanno a indagare sul conto del sig. Tayama tanto per spezzare la trama esageratamente avvincente con qualcosa di noioso.

Una volta giunti agli uffici della città, aver abbattuto un manesco monaco alto sei piani ed essere venuti a patti con un angelo camorrista, i quattro eroi scoprono che, YHWH solo sa come, Tayama ha costruito un grattacielo sotto il grattacielo, a testa in giù, in un mare di liquido blu elettrico non identificato perché solo "grattacielo a testa in giù" era troppo casual. Questo edificio serve come laboratorio per la fabbricazione di "caramelline" che causano apertura in due della faccia, trasformazione in un obbrobrio a caso e secchezza delle fauci. Rivelazione choc: le fanno spremendo le capoccette di quei mocciosi che fanno la controfigura negli spot sulle adozioni a distanza. Coefficiente di indignazione 6.2, voto della giuria: 5.0, l'esercizio è buono ma non basta per entrare in finale.

Questa sconvolgente rivelazione causa accesi dibattiti al cineforum dei nostri amici: Jonathan rimarrà sul "si però... Alla fine..." e si farà fare il lavaggio del cervello da quattro transformers convinti di essere arcangeli, mentre Walter si fiderà di una bamboccia inquietante di nome Hikaru che lo convincerà a far saltare in aria un reattore nucleare interdimensionale a fusione semifredda per "scatenare il caos nel mondo e far si che la legge del più forte diventi l'unica legge". Se prima la trama non aveva alcun senso cosa dovremmo dire adesso...

A questo punto Flynn dovrà scegliere fra:


Allearsi con Jonathan e sgambare agli ordini di 4 caffettiere... O stare dalla parte di Walter e scatenare una Chernobyl 2.0?

(Tecnicamente ci sarebbe anche Isabeau, ma gli sviluppatori hanno pensato che a questo punto del gioco il giocatore medio avesse già il cervello troppo in pappa per pensare ad una terza opinione).

La decisione di Flynn può dar vita a tre diversi finali:

Finale 1: Emo

L'esplosione del reattore causa l'apertura di un portale interdimensionale che, sotto richiesta di degli adepti dell' Omino Bianco, porterà i nostri eroi prima in un mondo dove Dio si è rotto degli umani e sta facendo di tutto per estinguerli, e in un altro dove i demoni hanno preso il sopravvento e gli umani servono come fonte di cervelli freschi da succhiare. Dopo aver portato la pace in entrambi i mondi, gli omini bianchi chiederanno a Flynn se vuole causare la fine dell'universo (senza chiedere il benestare di tutti gli altri miliardi di miliardi di creature che lo abitano); il protagonista, stufo di questa palla di trama, preferisce far finire tutto e chi si è visto si è visto.

Finale 2: Mmuori vergine e senza amici, ma muori per il Signore

La percezione che hanno i giapponesi del monoteista medio.

Idem come sopra, però Flynn si stufa degli omini bianchi e, visto che è stato un bravo bambino, l'arcangelo Gabriele lo aiuta a farli neri di cazzotti. Poi, una volta tornato sulla Terra, assiste al sacrificio di Jonathan così da permettere ai quattro arcangeli di fondersi in stile megazord per creare Merkabah, l'angezord definitivo capace di obliterare Lucifero, tornato in vita per distruggere il regno di Mikado e il regno divino.[10] Nel frattempo Flynn affronta Isabeau, che prende la sua unica decisione di tutto il gioco: suicidarsi. Poi affronta Lucifero, scoprendo che Merkabah è utile come una ciabatta contro una motosega, ed infine il suddetto angelo distrugge Tokyo premendo il bottone di autodistruzione del reattore interdimensionale nucleare a fusione semifredda.[11] Seppur i nostri eroi siano tutti morti, ora il regno di Mikado è un luogo felice e benedetto da YHVH, dove la gente prega e prega e dentro di sé maledice l'idiota che li ha ridotti così.

Finale 3: MWAHAHAHAHAHA!

Come sopra, Flynn manda a quel paese quei depressi degli omini bianchi e gli lascia una confezione di rasoi perché incomincino a far finire l'universo partendo da loro stessi. Visto che ha detto troppe parolacce, Lucifero in forma di pornobimba viene ad aiutarlo a scappare e poi, una volta giunti sulla Terra, Walter si sacrifica e si fa possedere per donare il corpo al suo signore in modo totalmente etero. Infine Flynn ed il rinato principe delle tenebre attaccano il "paradiso" sadomasochista creato dagli angeli, abbattono il Gundam che li comanda e organizzano un party a base di alcool, cherubini fritti e succubi e incubi spogliarellisti. Tutta questa immoralità corrompe l'animo dei cittadini di Mikado, che si danno ad atti di violenza efferata come non fare la raccolta differenziata; allora Lucifero, che voleva solo divertirsi un po' a discapito del suo Papi, elegge Flynn come re del mondo. E questo il mercoledì sera, dovreste vedere i weekend.

Finale 4: Ma davvero?

Per ottenere questo finale bisognerà agire come psicopatici schizofrenici dall'inizio alla fine del gioco, tipo chiamare i poverelli per dar loro pasti caldi però si scopre che li devono prendere al volo coi denti da Joe Bastianich. A salvare il protagonista ci penserà il dr.Steven, un vecchietto transdimensionale in sedia a rotelle che, a differenza degli altri due di cui sopra, non può inchiappettarci neanche volendo. Egli è un servitore della sapienza incarnata Sophia e, con l'aiuto suo e di altri amici dai nomi impronunciabili, Flyn sconfigge sia Merkabah che Lucifero. Poi il tetto di pietra sopra Tokyo si solleva, Tokyo ed il regno di Mikado si riuniscono, e la prima alba risplende nel nuovo cielo della città in un tripudio di ottimismo nient'affatto macchiato dai milioni di innocenti uccisi nel processo. Tanto i giapponesi ci sono abituati.

Personaggi

Umani

Il cast dei personaggi maschili: Walter, che fa pensieri di grandeur mentre è posseduto da Lucifero, Jonathan dai puri e santi pensieri mentre è posseduto dagli arcangeli, e il protagonista al centro invece denota la sua furbizia facendo il gesto dell'ombrello ad entrambe le fazioni.

Il personaggio principale, bello e carismatico ma purtroppo scartato dal corpo di ballo di Madonna perché troppo fru fru. Egli è il salvatore o il distruttore, ma ciò non gli impedisce di farsi fregare da ogni Dio/Demone/mostro/spaturno di passaggio; però non si fa inculare quasi mai. Egli non parla, come i personaggi preferiti dalla Atlus, e di questo siamo grati ad entrambi, ma ciò è compensato da una capacità espressiva da controfigura dei manichini da crash test.
Il fatto che risulti ufficialmente nell'albo dei samurai non gli ha risparmiato incresciosi episodi come quella volta che si è amputato il mignolo sinistro mentre faceva "le mosse come Kill Bill" per impressionare le sbarbe.

Walter

Un pescatore un filino comunista, e quindi inevitabilmente satanista, che nasconde il suo enorme complesso di inferiorità da pezzente dietro una maschera da duro e l'atteggiamento da tipico "bullo buono" dei manga, quello che il protagonista di solito lo sopporta finché non ne può più e allora si difende e allora il bullo dice "ah, pero!" e diventano amici. Solo che in questo caso "amici" vuol dire sogni bagnati e polluzioni notturne.

Rappresenta il caos, ovvero le rivoluzioni che iniziano con la scusa di aiutare la ggente per metterglielo meglio in quel posto.

Isabeau

Isabeau prima e dopo le 3 ore di trucco, totalmente inutili.

Unico vero uomo del gruppo, costei è la classica ragazza da carattere fortissimo in apparenza ma che poi sta 3 ore a scegliere fra due paia di scarpe perfettamente identiche e al ristorante ordina l'"Insalatina scondita che manco la vogliono le lumache" solo perché è tenuta ad ordinare qualcosa, ma poi vi fotte metà dei vostri piatti con la scusa che è "solo un assaggio, sai, sono a dieta". Odia gli spoiler, quindi non fatele leggere questa pagina.

Rappresenta la neutralità, ovvero nel dubbio non fare niente che non si sa mai, però sfoggia sicurezza che la gente si accontenta di poco.

Jonathan

Un buonista tedioso e noioso e intollerabile dal primo momento in cui mostra i suoi soffici boccoli fino a quando, se Jehova vuole, si sacrifica per il bene supremo dei nostri testicoli. Vuole un sacco di cose belle e giuste che non succederanno mai perché in questo gioco non ne va una giusta a nessuno.

Rappresenta l'ordine, ovvero l'illusione che le cose vadano meglio se solo si pensano pensieri positivi e si sorride davanti allo specchio tutte le mattine come consiglia Focus.

Mr. Tayama

Vero nome: Raffaele Abbiategrasso, immigrato italiano ex sguattero in un sushi bar della periferia di Tokyo, ora signore del malaffare a tempo pieno. Pur essendo meno giapponese degli spaghetti Saikebòn, in confronto agli altri abitanti di Tokyo pare Hiro Hito.

Abate Hugo

Un monaco del regno di Mikado con un vestito giallo pipì e con uno sguardo da pedobear, affidabile come un serpente a sonagli e incoraggiante come una piscina di piranha. Il suo lavoro è dare ordini a caso e vantarsi di cose che non ha fatto.

Kaga

Un personaggio difficile da descrivere, se sommamente inutile o incredibilmente drammatico, questa giappa dai capelli verdi appare per si è no trenta secondi nel gioco, poi muore mangiata da Xi Wangmu, una geisha con evidenti problemi di bulimia. Kaga è vista da tutti come cazzutissima e potentissima, ma il massimo che sa fare è stendere un bue scheletrito che cavalca un peto a forma di rotella. Il suo unico vero pregio è che una volta mangiata si dibatte così tanto nelle viscere di Xi Wangmu da renderla così debole che il protagonista & Co. la smembreranno con dei grissini.

Cassiera Joey

Le cassiere del baracchino rancido da cui comprerete le cure, sono tutte sorelle e tutte smielatamente gentili, ma non al punto di farti uno schifo di sconticino.

Armaiolo Joe

Una famiglia giappocinocoreanofilippini tutti uguali che gestiscono un negozio illegale di armi e che non fanno altro che lamentarsi della mancanza di soldi del povero Flynn benché egli, essendo loro unico cliente, gli abbia fatto fare i miliardi. Ci tengono all'educazione quindi gli mandano vari accidenti se si cambia d'abito davanti a loro, anche se deve semplicemente indossare un anello diverso o mettersi un berretto.

Entità, dèi e similia

« La mia più grande magia è essere in questo gioco senza apparire neanche una volta, mwahahahahah! »

YHVH

Conosciuto come Adonai, El, antico dei giorni, signore degli eserciti, padreterno... 'sto cavolo, egli è pocopiù di un mafiosetto cosmico, una cacchetta celestiale che in realtà è un servo del vero creatore; purtroppo questo inquietante pelatone ha avuto la buona idea di creare il bene ed il male, così che gli esseri umani e tutte le altre razze intelligenti dell'universo passassero secoli e secoli facendosi seghe mentali pseudo filosofiche sul significato dell'esistenza, invece che preoccuparsi del faccione da creepypasta che li osserva dall'alto. Il suo obiettivo è creare un universo di Papaboy che lo adorino mattina e sera, e per fare ciò si affida a quattro power rangers alati ed al suo fedele cagnolino Satana, a dimostrazione di quanto i giappi ne capiscano di monoteismo.

Lucifero

Di vero nome Helel, egli è la stella del mattino, ed il più glorioso, uberpotentissimo, bellissimo, e tremendamente malvagio ex-serafino del paradiso. Prima della sua caduta dalla grazia Lucifero aveva il compito di brillare nel cielo tutte le mattine, mentre suo fratello Mikael si divertiva a guardare l'erba crescere e suo zio Metatron teneva la contabilità del paradiso (che è sempre in positivo). Insomma, si annoiava da morire perché il divertimento non è era stato ancora inventato; inoltre l'asessualità rende problematica la masturbazione.

Ma quando Lucifero sta per dare di matto, finalmente YHVH inventa gli umani; Lucio li vede spassarsela alla grande sulla Terra e decide di imbucarsi insieme alla sua balotta: Belial, Shemyaza, Azazel e qualche altro migliaio di debosciati.

YHVH si adira per il loro comportamento empio: va bene la disco, va bene le cubiste se "guardare ma non toccare", va bene 10 euro per un'aranciata con un goccio di alcol, ma la serata Gigi d'Agostino no! Tutti all'Inferno in men che non si dica, 3 eoni di servizi sociali a spalare zolfo e frustrare pervertiti non glieli toglie nessuno. Gli angeli pregiudicati (poeticamente: "caduti") passano tutti i pochi momenti di svago a meditare vendetta e a provarsi attillati completi di cuoio borchiati.

I quattro arcangeli

Di fatto gli arcangeli sono i dieci[12] più fedeli PR/picchiatori/sonoWolferisolvoproblemi di Jehovah. Negli altri shin megami tensei hanno un aspetto abbastanza classico, con ali, facce da arciprete e un atteggiamento da Legionari di Cristo... Poi in shin megami tensei IV sono diventati così...

I giapponesi sono un popolo pieno di sorprese! Anche perché se si usa polimerizzazione e li si offre come tributo insieme ad un pretino qualsiasi si da vita a...

  • Seraphinum supernum ominpotens celeste potestas uberpotentissimus inutilem ad onerem ad vitam: Merkavah
« "Nel nome del Signore..." »

La frase che Merkavah usa come intercalare. Questa... cosa... dovrebbe essere l'angelo più potente e fedele a YHVH, tant'è che la sua evocazione richiede nientemeno che il sacrificio degli arcangeli Michael, Gabriel, Uriel, Raphael, di Jonathan e di una ragazza vergine non cicciona, e infatti è capace di infliggere più di 100hp di danno, abbastanza da far cadere la birra ai boss che si incontrano in quella fase di gioco. Quando invece arriva la sua battaglia boss, ecco che improvvisamente si ricorda che può lanciare attacchi mortali manco fossero coriandoli a carnevale.

Burroughs

L'intelligenza artificiale che abita il guanto acchiappademoni dei samurai, accomodante fino alla nausea: la darebbe pure al protagonista se avesse un corpo. Il suo pregio è sapere sempre cosa dire al momento giusto; il suo difetto è che non sa mai quand'è il momento giusto.

Come funziona la baracca

Benché al giocatore medio interessi sapere soltanto ogni dettaglio della vita intima dell'ultimo dei personaggi inutili e, soprattutto, di chi si chiava chi e chi ammazza chi, i ricercatori del Centro Culturale San Giorgio hanno ritrovato, dopo lunghe ed estenuanti ricerche, alcune caratteristiche che potrebbero ricondurre questa polpettone ad un videogioco:

  1. Si crepa: sembrerebbe possibile, secondo alcune fonti, morire in Shin Megami Tensei IV, anche se tale evento viene narrato solo in alcune creepypasta veramente disturbanti nelle zone più recondite del deep web.
  2. Si combatte: secondo emeriti studiosi del CERN di Ginevra vi sarebbero degli spezzoni di combattimento a turni tra una cutscene e l'altra, teoria aspramente contestata dai giocatori più incalliti che negano la possibilità dell'esistenza dei suddetti combattimenti, che se esistessero non sarebbero altro che il ripetersi infinito delle stesse venti mosse, che si ridurrebbero a cinque se se ne valutassero solo gli effetti.
    1. Corollario: la Atlus sostiene che questo sia un videogioco di combattimento a turni come, ma se ciò fosse vero il protagonista dovrebbe educatamente aspettare che il nemico attacchi prima di gonfiarlo con le sue mosse megagalattiche, cosa totalmente insensata in quanto basata sull'assurdo che questo sia un videogioco.
    2. Corollario, 2: ciò significherebbe che i mostri non sarebbero lì solo per bellezza, ma che possiederebbero anche un uso pratico fuorché il semplice "so' figo, so' bello e c'ho er mostro più mejo".
  3. Un'altra prova in favore della videogiochicità di Shin Megami Tensei IV è il prezzo del suddetto gioco, di ben 49 euro e 99; ora, perché i creatori avrebbero mai dovuto aggiungere ben 99 centesimi in più? Non sarebbe stato più facile e meno costoso far stampare meno numerini sulle confezioni delle cartucce? Questo significherebbe che nella trama vi è un contenuto interattivo di qualche sorta, che escluda il banale muoversi col D-pad e guardare su e giù, rimanendo rigorosamente fermi, con le frecce direzionali, ed escludendo eventuali teorie numerologiche. Un momento... 4+9+9+9=31, che girato fa... 13! Il numero del demonio! Inoltre, se si capovolgono i 9... Esce 666! Allora Mamma aveva ragione! Questo coso è davvero satanico! AAAAAH! Tutto ciò non avrebbe senso alcuno.

Che dire, il mistero rimane insoluto... Forse Roberto Giacobbo potrà illuminarci! Che sia tutto un complotto dei templari-illuminati-massoni?

Curiosità

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un caratteristico angelo di Shin Megami Tensei.
  • Shin mega... uff... SMT IV presenta un'ambientazione e un gameplay adatti a farvi trascorrere ore e ore in epiche battaglie con un sistema a turni complesso ed all'insegna della strategia, e li usa benissimo per farvi passare il 99.87% del tempo a girare come ubriachi uccidendo qualunque cosa si muova nella speranza che sia l'obiettivo della missione. Che tanto è sicuramente da tutt'altra parte.
  • Tutti gli esseri mitologici occidentali o genericamente non giapponesi sono brutti, cattivi e senza orgoglio, vuoi che siano dei, draghi, schifi vari o angeli. I diavoli, al contrario, Lucifero soprattutto, sono buoni e onorevoli e si schierano sempre dalla parte degli umani, e se si lasciano prendere da degli episodi di malvagità estrema ed efferata, be', è carattere. Gli dei giapponesi invece sono saggi, belli e potentissimi, capaci di annientare ogni nemico e ben più degni di preghiera di qualsivoglia altro essere ultraterreno; mica male per dei cosi che vivono in un isola sperduta di cui non frega niente a nessuno.
  • Il gioco è accompagnato da una colonna sonora a base di stridii, rombi tipo caccia che vi passano davanti alla finestra, martelli pneumatici sul cemento armato, e tanti, ma tanti canti in latino; strapparsi a morsi le orecchie può essere di giovamento all'esperienza sonora.

Voci correlate

Note

  1. ^ Il numero romano 4 è puramente indicativo.
  2. ^ Suicidio d'onore, applicato solo in situazioni estreme, quali l'accorgersi dell'assenza della carta igienica dopo aver espletato i propri bisogni fisiologici.
  3. ^ Posizione dalla quale si può ammirare una notevole ma un po' imbarazzante visuale delle maestose pudenda del Re.
  4. ^ A proposito, ma dove sono il regno occidentale, settentrionale e meridionale?
  5. ^ Ma no, che andate a pensare...
  6. ^ Sarà cugina del Corsaro?
  7. ^ Di cui in genere la metropolitana è infestata fra le 7:15 e le 8:00, li si riconosce dallo sguardo spento.
  8. ^ 48 meno di Gesù, che sborona...
  9. ^ Ma poi non resusciterebbe ancora?
  10. ^ Dove le attività principali sono: pregare, pregare ad alta voce, cantare le lodi al Signore, ed essere frustati dagli angeli se si è stonati.
  11. ^ Ma chi è che mette bottoni di autodistruzione in un cappero di reattore nucleare?
  12. ^ Secondo la CEI sarebbero solo quattro, ma quando m'hai c'azzeccano su qualcosa?