Sergej Vasil'evič Rachmaninov

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Sergej Rachmaninov splendente come il sole. Nel senso che non si può proprio guardare.
Nonquote contiene deliri e idiozie (forse) detti da o su Sergej Vasil'evič Rachmaninov.


« E non fare lo sborone! »
(Chopin a Rachmaninov)
« E questo come cazzo si suona? »
(Rachmaninov sulle proprie composizioni)


Sergej Vaffanculevich Uljanevich Rachmaninov (o Kazzmaninov, o Incazzaninov) è stato il più perverso e malato di tutti i musicisti classici della fine dell'Ottocento e dell'inizio del XX secolo.

La vita

Mr. Rachmaninov nasce nei sobborghi di Mosca, vicino a Vespa, in una ricca e agiata famiglia formata da Vassyli Cinquekyli Rachmaninov, generale dello zar di Russia, da Tatiana Skopavoska, madre di Sergej e scienziata pazza presso il Cremlino e dai suoi 17 fratelli e sorelle. La famiglia di Rachmaninov discendeva da Gengis Khan, Sergej infatti sembrava un mongolo dell'Asia, e per questo era molto rispettata negli ambienti di Mosca, Vespa e di San Pietrobruco.

Rachmaninov iniziò a suonare il piano all'età di 6 anni, grazie alla madre, ma purtroppo, la prima volta che lo suonò, cadde accidentalmente dentro la cassa armonica e sbatté violentemente la testa, diventando un supergenio perverso dello strumento. A 15 si diplomò in pianoforte e tentò di sfondare come pianista o al massimo come idraulico, ma fallì, perché suo cugino di 1° grado, Siloti Babayaga, era già un affermato pianista nonché l'idraulico più disonesto della tundra siberiana e il suo successo era incontrastato. Allora al perverso Rachmaninov venne un'idea geniale: quella di fare il compositore. O al massimo il commesso in un negozio di calzature.
Gengis Khan, l'antenato di Rachmaninov.
Dopo cinque ore di studi al pianoforte, riuscì a comporre il suo primo pezzo, che era il brano più difficile della Terra scritto fino a quel momento: il "Preludio in Re minore antidolorifico XXL". Mandò la sua composizione a suo cugino Siloti in modo tale che egli lo suonasse in pubblico, ma il pezzo era così complicato che dopo solo la prima pagina Siloti morì in seguito a un collasso testicolare.
Alexander Siloti Babayaga, il cugino di Rachmaninov, prima di avere un collasso testicolare.
Rachmaninov stava già per vendere la sua anima al mercato delle calzature, finché non pensò bene di proporre il pezzo al pubblico. Riscosse un mediocre successo, ma tanto bastò a Sergej per convincerlo di essere un figo assurdo. Così ricominciò a comporre e scrisse il suo secondo concerto per pianoforte e orchestra, intitolandolo:"Secondo concerto per pianoforte e orchestra". Il successo però continuava a rimanere pari a quello di un film dei fratelli Vanzina, ma ciò non fece certo desistere il nostro che scrisse un terzo concerto che intitolò (con buona pace dell'originalità):"Terzo concerto per pianoforte, orchestra e fischietto". Nel 1917, a seguito della rivoluzione d'Ottobre, non ritenendo la Russia una nazione sufficientemente colta per apprezzare la sua dilagante genialità, si trasferì negli Stati Uniti d'America. Qui le sue aspettative non furono soddisfatte: finì per lavorare in un Mc Donald.

Rachmaninov finì per invecchiare e diventare sempre più brutto e pian piano smise di scrivere musica (la sua ultima composizione fu il 4° concerto per pianoforte, orchestra e trombone solitario): alla fine, un giorno, nel 1943, mentre passeggiava fischiettando per le strade, venne schiacciato da un pianoforte in seguito ad un trasferimento andato male, proprio come nei peggiori cartoni animati. Non ebbe rimpianti, a parte quello di non essersi dato all'industria delle scarpe.

Le opere

  • Preludio in Do diesis minore aumentato dismaggiore diminuito in moto retrogrado.
  • Concerto per pianoforte n.°1 in Fa lidio diminuito minore.
  • Preliminare amoroso per pianoforte in Do aumentato minore.
  • Concerto per pianoforte n.°2 in Do strappalacrime frigio minore.
  • Concerto per pianoforte n.°3 a 5 mani (di cui una in moncherino) oppure a 2 mani sovrasviluppate in Re minore.
  • Concerto per pianoforte n.°4 in Sol doppio bemolle minore.
  • Sonata n.°diciasedici "L'Incomputer" per niubbo al pianoforte in Fa bemolle minore.
  • Sinfonia n.°2 per pianoforte e (se si vuole) pseudo-orchestra da liscio in Mi diesis minore.
  • Sonata per 4 pianoforti e altri 8 opzionali in Rol Sus4 minore 7au.
  • Variazioni su un tema di Paganini per sette orchestre e nove pianisti uno sopra l'altro.
  • Qualche altro pezzo per pianoforte in modo minore.
  • Sonata per violoncello e pianoforte in Do maggiore (incompiuta a metà della prima battuta).

La tecnica al pianoforte

La tecnica di Rachmaninov al pianoforte è una delle più perverse che si possano immaginare. Si può subito vedere nella sua prima composizione: Il preludio in Do diesis minore aumentato maggiorato retrogrado. Nella seguente composizione il pianista è costretto a icrociare per 45 volte le mani incessantemente aggrovigliandosi tutte le dita. Nella parte veloce bisogna martellare il pianoforte con un martello per creare dei particolari effetti. Infine nella finale, il pianista è costretto a usare dei legnetti per fare gli accordi di 18° ripetuti incessantemente sinché non termina il pezzo. Stremato, il pianista probabilmente cadrà a terra svenuto e in preda a forti crisi epilettiche.

Curiosità

  • Le sue opere sono state plagiate da Giovanni Allevi detto corvo tempesta.
  • Gli piaceva mangiare pasta in camicia e uovo alla carbonara.
  • Le sue mani, completamente allargate, misuravano circa 17 metri in larghezza.