Regola dell'amico

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Un esaustivo documentario sull'argomento, completo di soluzione definitiva.
« La regola dell'amico non sbaglia mai: se sei amico di una donna non ci combinerai mai niente, mai - "non vorrai rovinare un così bel rapporto". »
(883 sulla regola dell'amico)
« Non è che non mi piaci, ma... »
(Presagio di una manifestazione)

La regola dell'amico è comunemente indicata come una celebre canzone degli 883. Errore. In realtà è una grave disfunzione sociale che colpisce la quasi totalità della popolazione femminile. Funziona in modo simile all'eiaculazione precoce: colpisce un sesso, ma a venirne danneggiato è sempre l'altro. Si dice che ne siano affetti anche alcuni maschi, ma questo è improbabile, oltre che ridicolo[1].

La canzone in questione è solo una delle tante proiezioni musicali che tale morbo ha ispirato, e che ci aiuteranno nella sua analisi.

Cause scatenanti

Un ragazzino che è appena venuto a conoscenza della regola dell'amico.

Per un maschietto può essere dura accettare l'esistenza di un simile disastro, visto che per tutte le elementari[2] le amichette sono state motivo di preziose informazioni e interessanti esperienze. Dovranno ricredersi alle scuole medie, in quanto la malattia si manifesta solitamente dopo la pubertà, ovvero quando comincia a formarsi la temibile mentalità femminile, la causa generante del disturbo.

Tale mentalità non segue alcuna logica ed è pertanto impensabile trovargliene una. Per semplificare e capire il funzionamento della mente femminile sono stati formulati i tre concetti fondamentali della regola dell'amico, che andremo ora a esplicare.

Sintomi e sviluppo

Individuo illuso di riuscire a farsi una sua amica.

Il primo concetto è assoluto e incontestabile:

  • Le donne si lamentano sempre di volere qualcuno sensibile e attento a loro

Non ti pare di sentirle anche in questo momento?

« Siete degli stronzi. Vi frega solo del sesso! Come vorrei un ragazzo che mi stesse ad ascoltare... »

È in codesta delicata fase di sfogo che l'ingenuo amico in questione viene arpionato: infatti questo, pensando candidamente qualcosa come:

« Lei è sola, delusa e ubriaca: cosa potrei desiderare di più da una donna? Io sono proprio così, come lei mi vuole! Allora tra noi può funzionare! »

si convince che il modo giusto per avere una relazione sentimentale completa con lei sia essere sinceri e mostrarsi per ciò che si è, tanto "a lei piaccio così come sono"[3]. La presenza di questa tipologia di maschio/amico è essenziale perché il morbo si manifesti in tutta la sua potenza, poiché il suo pensiero è razionale. Logico. E quindi incompatibile per definizione con la mente dell'amica.

Quindi il poverino comincerà a provarci a modo suo riempendo la ragazza di attenzioni e cure, nonostante sia più che chiaro che le donne, in realtà, non sono affatto attratte da simili individui. Da qui ci giunge spontaneo il secondo concetto:

  • Alle donne piacciono gli stronzi
E questo qua sarebbe un secs simbol? Eppure la RDA non sbaglia mai.

Non ci sono ipotesi plausibili che spieghino questa singolare forma di masochismo. La fanciulla in questione, avendo la possibilità di scegliere fra l'amico fidato e disponibile e il criminale conosciuto quando lui le ha chiesto la cartina in uno squallido pub, deciderà di ripiegare sul secondo. Questo perché, una volta a letto[4], a lei non importa nulla della tua smisurata simpatia, ma vuole solamente qualcuno capace di farle raggiungere l'orgasmo, impresa per te amico estremamente difficile, anche sfoggiando l'intero tuo catalogo di barzellette divertentissime. Le reazioni dell'amico sono scontate: rabbia, delusione, umiliazione, eccessivo sforzo di entrambi gli avambracci.

« Io vedo i lampi d'odio che tutti stan lanciando a te, mentre stai entrando mano nella mano con lui, che magari non avrà la nostra loquacità, ma lo vedo che sa dove metterti le mani. »
(Max Pezzali)
POW!

Sulla base di questo, possiamo capire quanto sia sbagliata l'idea dell'amico che crede romantici gli appuntamenti che lei gli concede. Saranno in tutto e per tutto appuntamenti normali, caratterizzati da un'atmosfera rilassata, complice e amichevole[5] durante i quali lei si godrà la piacevole compagnia, mentre lui passerà il tempo a filtrare i messaggi nascosti che a sua opinione lei cerca di mandargli, scambiando ogni minimo ammiccamento ("sei carino", "mi piaci", "che dolce") per una dichiarazione d'amore criptata. Il problema, insomma, è che avranno l'uno una percezione dell'incontro totalmente differente dell'altra[6]. Potrà sembrare che queste donnacce siano delle stronze, e forse è così. Ma non dipende dalla loro volontà, né da un qualche sentimento di rancore, né lo fanno con cattiveria: è più forte di loro. Distruggono cuori come un gatto graffia le tende, per istinto. Come capire se ci sei caduto? Semplice. In linea di massima, quando lei si confida con te, magari addirittura su questioni sentimentali, la cosa è terminale e irrecuperabile: la targhetta "amico", che preclude ogni contatto fisico oltre le carezze, sarà impressa sulla tua fronte a caratteri di fuoco per sempre.

Chiariamoci: nessuna lo ammetterà mai. Tutte si diranno "diverse" e dichiareranno con certezza di desiderare un compagno come quello sopra citato, detto uomo perfetto o inesistente[7]. Insomma, possiamo affermare con buona certezza che

  • Le donne non sanno mai quello che vogliono

Questo l'han capito anche Elio e le storie tese:

- Lui: “Mi drogo, bestemmio, picchio i bambini e non ti cago.”
- Lei: “Ti amo!”
- Lui: “Mi faccio il culo quattordici ore di seguito per mantenerti e ti cago.”
- Lei: “Ti lascio per un tossicomane che non fa un cazzo tutto il giorno, che bestemmia e picchia i bambini.”
Cosa mai potrebbe spingerti a lanciare un sasso contro una bella donna?

La malattia raggiunge il suo culmine quando lei, con un tono di voce pacato, quasi dispiaciuto, e un'espressione innocente, dirà le fatidiche parole[8]:

« Tu sei mio amico, non potrei mai vederti come fidanzato. »

Che porteranno all'esaurimento nervoso l'ormai sfiancato amico.

La regola dell'amica

La regola dell'amica è: Federica, la mano amica dopo un po' si stanca e sciopera. No scusate, ho sbagliato articolo; anche se, a dirla tutta, potrei anche continuare a parlarvi di masturbazione poiché la regola dell'amica non esiste, come ci insegna giustamente il documentario "Harry, ti presento Sally":

- Harry: “Ti rendi conto -vero- che non potremo mai essere amici?! Uomini e donne non possono essere amici perché il sesso ci si mette sempre di mezzo.”
- Sally: “No, non è vero: io ho tantissimi amici maschi e il sesso non c'entra per niente.”
- Harry: “Non è così. Intendo dire che loro vogliono venire a letto con te.”
- Sally: “Non è vero. E come lo sai?”
- Harry: “Perché nessun uomo può essere amico di una donna che trova attraente, vuole sempre portarsela a letto.”
- Sally: “Allora stai dicendo che un uomo riesce a essere amico solo di una donna che non è attraente?”
- Harry: “No, di norma vuole farsi anche quella.”

Non ti sei mai chiesto perché tutte vogliono un amico gay? Perché con un amico gay è possibile confidarsi senza correre il rischio che lui le si dichiari pazzamente innamorato da un momento all'altro, nonostante le mentalità assai diverse[9]. Questo ci riporta alla prima nota: perché la regola dell'amico non tocca il sesso maschile? Semplice: per un maschio scoparsi un'amica è il massimo! Sesso libero senza le scocciature e i doveri a esso collegati. Bang!

Vedi anche: Trombamico.

Casi particolari

Non crediate sia facile arrivare a certe conclusioni.

La regola dell'amico è un disturbo molto potente, come abbiamo potuto osservare. Vi sono tuttavia testimonianze di casi anomali di esso, dove l'amico in questione è riuscito a fare centro. Sono casi piuttosto rari. Il dottor Luttazzi, grazie anche alla sua analisi approfondita del già constatato assioma di Ryan-Crystal, ci insegna quando avvengono.

« Quando c'è attrazione fisica, l'amico diventa un uccello sotto vetro. "In caso di emergenza, rompere il vetro." »

Esperienza, tra l'altro, comune anche a Lucio Battisti che, dopo un iniziale senso di smarrimento dovuto alla consapevolezza di essere stato colpito dal morbo, riceve il premio di consolazione.

« Ma che disastro, io mi maledico ho scelto te - una donna - per amico! [...] e tu amica cara mi consoli perché ci ritroviamo sempre soli. »

A meno che, ovviamente, col termine "consolare" non intenda "regalare un orsetto di peluche".

Cura

Dovresti esserci già arrivato, ma in caso contrario Marco Ferradini è lieto di fornirci la risposta completamente aggratis[10].

« Prendi una donna, trattala male, lascia che ti aspetti per ore, non farti vivo e quando la chiami fallo come fosse un favore. Fa sentire che è poco importante [...] e allora sì vedrai che t'amerà. »

O ancora, se ti servisse un concetto ancor più chiaro, Tony Tammaro ci dice la sua.

« Prendi una donna, trattala male, mandala ogni tanto 'o 'spitale. Non calcolarla e quando ti tocca dalle quattro cavice mmocca. Fai capire che sei un animale, fai sentire che il più forte sei te, quacche vota tu l'he rompere 'e mole: con questi sistemi tu 'a 'mpar a campà! »

Curiosità

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  • La regola dell'amico non sbaglia mai.
  • Il Supremo è immune alla regola dell'amico: lui fa SEMPRE centro.
  • La regola dell'amico è dannosissima per le relazioni sociali: non per niente Pezzali è solo come un cane nell'omonimo video.
  • Secondo le leggi degli anime la regola dell'amico non ha rilevanza: gli amici d'infanzia finiscono sempre per innamorarsi e ovviamente, dopo il primo bacio, ci sarà un rapporto sessuale completo di sesso orale e anale in ogni posizione conosciuta e sconosciuta del Kama Sutra (anche se i protagonisti hanno sette anni l'uno).
  • E non dimentichiamo i fantasy, dove i due poveri protagonisti finiranno per incontrarsi per caso, fare amicizia, e infine baciarsi (e scoparsi) dopo due o tre libri (Con eventuale separazione eterna strappalacrime e vendi-sequel al massimo una settimana dopo).
  • Come al solito, Federico Moccia ci sta scrivendo un libro su: "Scusa, ma ti chiamo amico". E sempre come al solito, è in preparazione il film tratto dal libro, con la gnoccona di turno e Scamarcio come protagonisti. Guest star, Germano Mosconi nel ruolo del protagonista da vecchio, ormai costretto a bestemmiare per dimenticare quell'amicizia.
- Squinz: “Scusami, Dronk... ma per me sei solo un caro amico...”
- Dronk: D.C., D.C., D.C., D.C., wah!”

Pagine correlate

Note

  1. ^ Ne sveleremo in seguito il perché.
  2. ^ E per qualche soggetto particolarmente vivace, anche dalla scuola materna.
  3. ^ Oh, ma certo. E la marmotta confeziona la cioccolata.
  4. ^ Oppure ovunque voglia, "a letto" è un modo di dire.
  5. ^ Amichevole, amichevole, amichevole...
  6. ^ Come sempre parlando di uomini e donne. Lei, matrimonio in chiesa. Lui, pompino in auto. Il dott. Luttazzi insegna.
  7. ^ Forse, e dico forse, è per questo che le donne non vogliono una relazione con gli amici. Sanno che è troppo bello per essere vero. E infatti mica è vero: anche il più affezionato degli amici ha un pene e tutto ciò di animalesco che esso comporta.
  8. ^ Non c'è una formula precisa, le frasi sono molteplici. Ma il concetto è quello.
  9. ^ E anche per parlare di moda, gossip e zabettate varie.
  10. ^ O quasi.