Presidenti del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia

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Lo stemma della Presidenza del Consiglio del Regno d'Italia
« La strada per l'inferno è lastricata di Presidenti del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia. »
(Famoso detto popolare italiano della seconda metà dell'800.)
« Siam pronti alla morte l'Italia chiamò! Ha chiamato te. »
(Il motto di un qualsiasi Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia quando le cose si mettevano male e rassegnava le dimissioni in favore di un altro sfigato.)
« Se sapevo che andava a finire così, col cazzo che facevo l'Italia! »
(Giuseppe Garibaldi a proposito dei Presidenti del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia.)

I Presidenti del Consiglio dei Ministri del Regno d'Italia, abbreviato PdCdMdRd'I o più semplicemente PCMRI, furono i capi del Governo del Regno d'Italia unitario che si susseguirono dalla sua proclamazione nel 1861 fino alla proclamazione della Repubblica nel 1946, sono stati 30 e hanno presieduto complessivamente 65 governi. Dunque facendo un semplice calcolo:

significa che i vari governi dei PCMRI duravano in media 2,833333333333infinito anni, ma se a questo computo viene sottratto il ventennio fascista verrà fuori che in media ogni singolo governo durava al massimo 13 mesi, causando tutta una serie di instabilità che affossarono la neonata nazione italiana più di quanto non l'avessero fatto le invasioni barbariche e il dominio temporale della Chiesa. Non sorprende dunque che nel 1922 la gente abbia permesso all'incazzato Mussolini di fondare una bella dittatura per dare stabilità al paese; il fatto che poi la cosa finì male è un'altra storia.

Come si diventava PCMRI e in cosa consisteva il lavoro

Sulla carta c'erano elezioni ogni 5 anni a cui potevano votare solo gli italiani maschi; una volta eletti i PCMRI potevano formare il governo ed amministrare il paese, ma in realtà chi governava per davvero era il Re, che poteva in qualsiasi momento cacciare a pedate il PCMRI di turno e metterne al governo uno nuovo a seconda di come gli pareva a lui. Questo spiega come mai i vari governi duravano appena il tempo di una flatulenza, per non parlare del fatto che il concetto di Destra e Sinistra era puramente formale e si basava esclusivamente sulla zona del loggione in cui si andava a sedere il deputato di turno. In pratica se uno si sedeva nel loggione sinistro era di sinistra, se invece si sedeva in quello a destra era di destra; capitava spesso che i deputati nel corso della loro carriera si andassero a sedere da una parte e dall'altra del Parlamento anche più volte al giorno.

Le mansioni del PCMRI consistevano nel fare le leggi e portarle d'innanzi al Re insieme al giornale e al caffè, poi avrebbero avuto aspettare in piedi che il Re leggesse la legge e l'approvasse; potevano volerci anche delle ore, visto che il monarca aveva tutto il diritto di assumere caffè e biscotti e di leggere le notizie del giornale nel tempo che più gli aggradava. I PCMRI potevano anche dichiarare guerra in nome del Re, assumendosene nel contempo tutte le responsabilità, motivo per cui se qualcosa andava storto, gli unici che ci rimettevano erano soltanto loro, ecco spiegato perché Sciaboletta è potuto rimanersene tranquillo sul trono dopo due rovinose guerre mondiali.

Tratti salienti dei PCMRI

Il Duce fu il primo Presidente del Consiglio del Regno d'Italia a non possedere baffi e barbe varie, arrivando anche a mangiarsi tutti i capelli al fine di mostrare un deciso cambio di rotta rispetto al passato.

Tutti i PCMRI avevano in comune alcune caratteristiche:

  • prima tra tutte la presenza di folti baffi che ne coprivano quasi completamente il volto;
  • sguardo tetro da professore universitario sadico;
  • frustino;
  • cravattino nero o marrone, ricavato dalla pelle di un operaio;
  • cilindro al cui interno era nascosta la bocca di un cannone ad avancarica;
  • modo di parlare spocchioso e militareggiante;
  • estremo convincimento che solo dichiarando guerra a chiunque si possono ottenere vantaggi di natura economica e diplomatica.

Erano anche presenti, ma non sempre:

  • barbaccia lunga e incolta alla Karl Marx;
  • occhiali laser;
  • incapacità di comprendere la reale situazione dell'Italia e degli italiani (un'abitudine che erediteranno anche i loro successori repubblicani);
  • medaglie, medaglioni e coccarde varie che rendevano il PCMRI simile ad un albero di natale da supermercato;
  • divisa militare ottocentesca con annesso sciabolone per inforcare la porchetta.

Record dei PCMRI

Elenco completo dei PCMRI

N. Immagine Nome - cognome - soprannome Partito Alla carica dal-al
1 Camillo Denso, conte di Cavour Destra ottocentesca 23 marzo 1861 - 12 giugno 1861
2 Bettino Craxi Ricasoli Destra ottocentesca 12 giugno 1861 - 3 marzo 1862
20 giugno 1866 - 10 aprile 1867
3 Ratto Urbano Partito Comunista in Rodaggio 3 marzo 1862 - 8 dicembre 1862
10 aprile 1867 - 27 ottobre 1867
4 Luigi Carlo Farini Destra ottocentesca 8 dicembre 186224 marzo 1863
5 Marco Minchietti Destra ottocentesca 24 marzo 186328 settembre 1864
10 luglio 187325 marzo 1876
6 Alfonso La Marmotta Destra ottocentesca 28 settembre 186420 giugno 1866
7 Luigi Federico Menabrea Destra doppio malto 27 ottobre 186714 dicembre 1869
8 Giovanni Lenza Destra ottocentesca 14 dicembre 186910 luglio 1873
9 Sant'Agostino dei Preti Sinistra Catto-Comunista 25 marzo 187624 marzo 1878
19 dicembre 187814 luglio 1879
29 maggio 188129 luglio 1887
10 Benedetta Cariola Sinistra Protocomunista 24 marzo 1878 - 19 dicembre 1878
14 luglio 1879 - 29 maggio 1881.
11 Francesco Grisbì Sinistra Biscottata 29 luglio 18876 febbraio 1891
15 dicembre 189310 marzo 1896
12 Il mago Houdinì Partito della magia 6 febbraio 189115 maggio 1892
10 marzo 189629 giugno 1898
13 G.G.Parlament Sinistra storica
poi passato al
Partito Liberale
quando ha visto che non si mangiava abbastanza
15 maggio 189215 dicembre 1893
3 novembre 190312 marzo 1905
29 maggio 190611 dicembre 1909
30 marzo 191121 marzo 1914
15 giugno 19204 luglio 1921
14 Luigi Pollastrone Francese Partito dell'Adesso qui Comando Io 29 giugno 1898 - 24 giugno 1900
15 Beppe Scacco Matto Sinistra Protocomunista 24 giugno 190015 febbraio 1901
16 Beppe Tarzanelli Sinistra Protocomunista 15 febbraio 1901 - 3 novembre 1903
17 Tommaso Tettoni Destra non ancora Fascista 12 marzo 190527 marzo 1905
18 Sandrino Sinistra Protocomunista 28 marzo 1905 - 8 febbraio 1906
19 Sidney, so' Nino! Destra non ancora Fascista 8 febbraio 190629 maggio 1906
11 dicembre 190931 marzo 1910
20 Luigi Luzzatti Destra non ancora Fascista 31 marzo 1910 - 29 marzo 1911
21 Antonio Salamandra Partito Liberticida 21 marzo 1914 - 18 giugno 1916
22 Paolo B. Partito Liberticida 18 giugno 1916 - 30 ottobre 1917
23 Il Vittorio Emanuele del discount Partito dei frignoni 30 ottobre 1917 - 23 giugno 1919
24 Francesco Saverio Nitti Partito Radicale
Incredibile vero?
23 giugno 1919 - 15 giugno 1920
25 Ivanone Bonomi Partito Socialista sotto mentite spoglie di Riformista 4 luglio 1921 - 26 febbraio 1922
26 Mr. ? Partito Liberticida 26 febbraio 1922 - 31 ottobre 1922
27 Benito Mussolini Partito Democratico Fascista 31 ottobre 1922 - 25 luglio 1943
28 Pietro Badoglio Partito della Guerra continua 25 luglio 1943 - 8 giugno 1944
29 Ferruccio Parri Partito del Ciak, Azione, si Gira 21 giugno 1945 - 10 dicembre 1945
30 Alcide De Gasperi Democrazia Vaticana 10 dicembre 1945 - 10 luglio 1946

Voci correlate