Portale:Filosofia

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Portale Filosofia


« Questo portale è morto »
(Nietzsche)
Pagina di discussione - Visita la categoria - Progetto
Voce in Latrina

La filosofia nasce come l'arte di inventarsi una scusa molto elaborata dopo aver tradito la propria moglie o dopo non aver fatto i compiti, ed è considerata la prova indiscutibile del fatto che le canne giravano fin dall'antichità.

Prima di poter parlare di essa è necessario sapere che cos'è la filosofia, altrimenti si otterrebbe lo stesso risultato che si ottiene trovando un politico onesto o un eterosessuale al Gay pride: un paradosso che porterebbe al risucchio del pianeta tramite un buco nero, proprio come accadde nel remoto 2008 a causa degli scienziati pazzi del CERN. E noi non vogliamo che accada questo, vero?Ma anche sì. Iniziamo allora a vedere che cos'è la filosofia: secondo milioni di studenti in tutto il mondo è semplicemente un'inutile materia in più per spillare soldi ai contribuenti e rompere i maroni agli studenti anche tramite l'uso di barboni scurrili e maleducati, ma non è così. In realtà la filosofia è la ricerca costante della verità sulle cose che ci circondano, sull'essere in generale, sul mondo, su Dio e sugli stili di vita: in altre parole è un modo per non scassarsi il cazzo guardando Buona Domenica.

Leggi la voce

Parole che aprono la mente Immagini comprensive
« Le forchette hanno quattro denti. Mia nonna ha quattro denti. Mia nonna è una forchetta »
(Aristotele)
« Mia nonna è vecchia. Tutti diventano vecchi. Tutti diventano forchette. »
(Corollario della citazione precedente)
« Io sono un uomo. Mio padre è un uomo. Io sono mio padre. »
(Aristotele)
File:Gandhi & Tagore.jpg
Questioni mentali
Pensiero esistenziale fondante Concezioni che forse hanno senso
thub
thub

Sin dai tempi più antichi, migliaia, anzi milioni, diciamo anche miliardi di filosofi hanno giustamente trascorso le loro vite alla ricerca del fondamento di tutto ciò che esiste formulando varie ipotesi, come il nichilismo, lo gnosticismo, il figacentrismo. Ma l'ostacolo insormontabile che ha sempre tormentato questi grandi saggi di tutti i tempi è stato il risolvere la questione del definire il nulla, ma grazie a questa pagina qua potrete finalmente tornare a dormire sonni tranquilli, il vostro terribile dilemma è stato risolto! Scalpella via il sedere dalla sedia, alzati in piedi e guarda nelle tue tasche da miserabile: come potrai ben notare, sono perfettamente vuote, a parte che per quel bel sassolino verde che "può sempre servire". Ebbene devi sapere che esse in realtà sono straordinariamente piene: infatti esse contengono centinaia di miliardi di euro, l'unico problema è che contengono anche centinaia di miliardi di euro di debiti e per questo motivo pezzente eri e pezzente rimarrai.

Leggi la voce


Eccellenze che traboccano sapienza
Intelletto rubato all'agricoltura Altri partecipanti al simposio

Karl Marx era un cabarettista giapponese vissuto nell'epoca Kazzumosho, che a tempo perso si occupava di lavoro minorile. Viene spesso scambiato per suo fratello Groucho o per suo cugino Babbo Natale, anche da morto.

Karl Marx (in Italiano, Carlo Marxi) il quarto, il più bello, il più intelligente e il più comunista dei fratelli Marx è nato a New York City il 1666 A.P. (avanti Popolo) da immigrati ebreo-tedeschi e si è subito dato alla filosofia, alla musica e alle droghe nel Village, assieme a tanti altri debosciati beatniks, fra i quali il suo degno compare Engels, cugino minore del ben più noto filosofo e poeta underground Hegel. Suoi passatempi furono l'architettura (ha progettato, tra l'altro, la città di Taranto) e le donne. Ebbene sì, come sventrapassere non se la cavava male. Affascinato dal mito dei feroci Alieni Comunisti, presenti da milioni di anni sulla Terra e in perenne attesa di invaderla definitivamente, durante l'Independence Day, scrisse un testo allucinato e scombinato, forse anche a causa delle sue continue assunzioni di pastiglie come LSD, Ecstasy, Aspirina, Momendol, ma di tal forza espressiva da diventare in breve tempo un best seller, apprezzato soprattutto dal mondo bolscevico: Il Capitale.

Leggi la voce