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Benvenuti nel Portale Cucina

« Vengo sempre qui quando non so chi come servire i miei ospiti. »
(Hannibal Lecter sul Portale Cucina.)
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Cos'è la cucina? Voci recenti
La cucina è l'arte di prendere tutto ciò che di commestibile ci dona la natura e fare in modo che sia anche buono da mangiare. A volte si possono anche usare cibi non commestibili, per esempio nella famosa Torta di merda.

Ogni paese ha la sua cucina tipica, ognuna con le sue caratteristiche: c'è quella super sana degli Stati Uniti, quella puzzolente della Francia, quella velenosa del Giappone e quella della mamma, che è sempre buona[citazione necessaria].

Ora che siete approdati nel Portale Cucina di Nonciclopedia potete smetterla di seguire le videoricette di Benedetta Parodi! Esplorate il mondo della gastronomia senza i soliti pregiudizi, imparate le ricette bandite in tutto il mondo e anteponete il gusto al becero salutismo! E tenete sempre un secchio a portata di mano.

Voce in vetrina Immagine a caso

Il casu marzu, noto anche come formaggio marcio o formaggio con i vermi, è un tipico prodotto alimentare della Sardegna, vanto delle tradizioni culinarie isolane, almeno in apparenza: viene infatti esibito ai turisti d'oltremare allo scopo di dimostrare che i Sardi possiedono uno stomaco di ferro in grado di digerire qualsiasi cosa, per poi essere gettato nelle discariche al termine della stagione turistica. In verità, fa schifo a quasi tutti gli autoctoni, anche se nessuno lo ammetterà mai, per una mera questione di immagine.
Denominato in loco anche casu fattittu, casu becciu, casu frazigu, hasu muhidu, casu modde o casu giampagadu a seconda dei dialetti della lingua sarda, esso viene tuttora prodotto secondo i rigorosi dettami dell'antico disciplinare risalente a quando la Sardegna era Atlantide ed il popolo Shardana spadroneggiava in tutto il mondo allora noto. Si dice anzi che la retrocessione dell'isola da Atlantide a Sardegna sia dovuta ad un castigo comminato dalle divinità locali, stufe di trovare i loro templi ammorbati da un tanfo nauseabondo e brulicanti di vermicelli che saltellavano qua e là, ma questa teoria è accettata solo nei più remoti angoli della Barbagia, i cui abitanti preferiscono cibarsi copiosamente di tale prodotto, piuttosto che ammettere di non saper fare il pecorino come si deve. Fin qui la leggenda. Nella realtà dei fatti la storia del casu marzu rappresenta un eclatante esempio della vivacità intellettuale di un popolo che ha saputo trarre enormi vantaggi da una svista iniziale, tramutandola in un successo gastronomico.

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Questa pagina è sponsorizzata dal Pollo Atomico Cinese.

I piatti nonciclopediani
Specialità del giorno Menu

Il risotto al Viakal è un piatto tipico della cosiddetta dieta a zona, così chiamata perché indica la zona del bagno in cui corri a vomitarlo dopo averlo degustato.

L'invenzione del risotto al Viakal è attribuita ad Epifanio Schmitz (si legge Schmitz), capo chef del ristorante tedesco Da Peppönen che trovò un modo brillante per risolvere una faccenda spinosa: il sindaco del paese e tutta la sua famiglia erano a cena in quel ristorante e avevano ordinato il "risotto della casa", ma erano finite sia la marmellata di prugne sia le acciughe e nessuno sapeva cosa preparare per non deludere dei clienti così importanti.
Il famoso chef si mise a cercare come un dannato per tutta la cucina i possibili ingredienti per poter condire un risotto; scartò immediatamente lo zafferano, i funghi e il ragù perché ritenuti banali, e purtroppo non c'erano abbastanza banane per preparare il suo famoso risotto "banane e cozze". Senza farsi prendere dallo sconforto, il nostro eroe continuò la sua ricerca nello sgabuzzino dell'addetto alla pulizie, dove trovò fnalmente l'ingrediente che avrebbe reso immortale (anzi no, mortale) il suo risotto. Il resto è storia, il sindaco e la sua famiglia passarono due settimane di ricovero all'ospedale di Nostra Signora di Guntherstrudel, a Kefustennbruck, vicino Scandicci.

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Dolci
Il vostro dentista consiglia... Menu

Il maritozzo è un dolce tipico del Lazio, in particolar modo della città di Roma. La leccornia è costituita da pane morbido, preparato con uvetta e scorza d'arancia meccanica candita. Viene poi inciso profondamente in senso longitudinale, lo si completa quindi con panna montata.
Deve il suo nome all'usanza di offrire, nei periodi matrimoniali, questo dolce alle future spose, che soprannominavano "maritozzi" i donatori. È plausibile pensare che l'invenzione del maritozzo sia stata ad un certo punto necessaria, probabilmente quando, statistiche alla mano, offrire un cornetto cominciò a non essere considerato di buon augurio.
Ma cosa rende il maritozzo così appetibile? L'abbiamo chiesto al professor Damiano Bonsai Potta, titolare della cattedra di Scienze comportamentali e metodologie approssimative all'università di Teoria Infondata (Boh). {{cit2|Il maritozzo viene esposto in modo esageratamente "aperto", quasi ad evocare una vulva totalmente accessibile, allo scopo di far leva sul basso istinto del cliente di passarci la lingua in mezzo, per godere della sua dolcezza.|Damiano Bonsai Potta, Dinamiche psicotiche dei golosi, Padova 1969, Ed. Lo Cicero.}

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Eminenze culinarie
Chef di fiducia Altre eminenze

Per molti Gualtiero Marchesi è un cuoco, o almeno questa è l'opinione generale. Lui ha da sempre rifiutato questa definizione semplicistica, ama definirsi un artista a tutto tondo, un incrocio tra Michelangelo e Napo Orso Capo.
Da quando imparò ad aprire la scatoletta del tonno insuperabile (grazie ad un incantesimo del Mago Otelma), la sua ascesa nell'olimpo della cucina internazionale non ha avuto ostacoli. Oggi, pranzare al suo ristorante costa come ristrutturare un casale in Toscana, ma i suoi numerosi estimatori dicono che ne vale la pena. Se escludiamo tutti i politici (ai quali il conto lo paghiamo noi), verrebbe da dire a ciascuno dei restanti quattro:
"Te sei parecchio deficiente... E aiutame a dì parecchio!".
Nel 2008, ebbe un aspro scontro con la casa editrice francese che stampa la Guida Michelin, contestandone la competenza.
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