Vigile del fuoco

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(Rimpallato da Pompiere)
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Vigile del fuoco

Pompiere (Praesidio ignis)

foto segnaletica di un pompiere rettiliano-leghista colto in flagrante mentre abusa allegramente dei mezzi di servizio per innaffiare la sua piantagione illegale di droga: se lo incontrate non cercate di catturarlo, ha un alito estremamente pericoloso!
Classificazione scientifica
Regno Animali
Sottoregno Uomini
Phylum Con le palle
Famiglia Dipendenti pubblici
Genere Che hanno voglia di lavorare

Il vigile del fuoco, o pompiere, è una figura professionale a cui vengono affidati vari compiti, di solito a salvaguardia di vite umane. Tra questi vi sono la lotta agli incendi e alle api assassine; vengono inoltre impiegati in caso di terremoti, incidenti stradali, gente che sale sui tetti e si vuole buttare, gatti sui pali dell'alta tensione, frane, tsunami, inondazioni,

« Le cavallette!!! »

insomma, si fanno davvero un culo esagerato. Per affrancarli in parte da questo duro lavoro è stata istituita la Protezione Civile, che si occupa di andare a prendere la pizza e i caffè.
Essere un vigile del fuoco a volte è davvero "figo", ti possono chiamare quando c'è il Concorso di Miss maglietta bagnata e ti fanno usare l'idrante, agli addii al nubilato e ti fanno usare l'idrante, anche per recuperare un gattino sull'albero ma, in questo caso, ti fanno usare l'idrante solo se lo porti sano e salvo a terra.

- Donna isterica: “Aiutoooo!! Mi sta andando a fuoco la casaaaa!!”
- Operatore del 115: “È in regola col pagamento dell'IMU?”
- Donna perplessa: “Eh?”
- Operatore del 115: “Sono le nuove norme volute dal Governo Monti per la lotta all'evasione fiscale
- Donna esasperata: Vaffanculo te, Monti e la casa!!”

Nell'immaginario erotico femminile è comune sognare di farsi fare da un pompiere, gli uomini si accontentano di farsi fare un pompino.

Corpo nazionale dei vigili del fuoco

Puoi chiamarli come ti pare, per me restano i pompieri.

Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, noto con la sigla CNVVF (che significa Corpo Nazionale dei Veramente Vigili del Fuoco) è una struttura della Repubblica italiana ad ordinamento civile, con personale pagato in modo incivile.
È incardinata nel Ministero dell'interno in un dipartimento a sé stante. Le competenze istituzionali e le attività assegnate al Corpo sono previste dal Decreto Legislativo 8 marzo 2006, n. 139, circa millemila pagine che nessuno ha mai letto (nemmeno quello che le ha scritte). Quindi, al posto di fare l'enorme mole di lavoro necessaria a comprenderle e regolamentarle internamente, si fa prima a farsi carico di tutte le rotture di palle che non vogliono gli altri. A dicembre 2009 il corpo conta un totale 31.520 uomini effettivi a cui vanno aggiunti i volontari discontinui, ossia quelli che sono disponibili se non hanno di meglio da fare.

Un pompiere deve sempre avere con sé due piccole effigi di santa Barbara e san Floriano.

Il Corpo si adopera per garantire la sicurezza dello Stato in casi di emergenza provocati da atti definibili "aggressioni alla nazione", a fronte di minacce: chimiche, batteriologiche, radioattive e omeopatiche.
La santa protettrice dei Vigili del Fuoco è Santa Barbara, che protegge anche Marina Militare, Artiglieria e Genio, montanari e geologi, i cantonieri, i Pirati dei Caraibi, i lavoratori nelle attività minerarie e petrolifere, quelli che a Capodanno usano i botti illegali senza rimetterci un braccio, campanari e architetti, nonché torri, fortezze, fante cavallo e Re. In tutto questo si fa dare una mano da San Floriano[1]. Nel culto popolare è uso rivolgersi ai due santi recitando la seguente preghiera:

« Santa Barbara Benedetta, liberaci dal tuono e dalla saetta.
Se t'aiuta San Floriano torno a casa col culo sano! »
(un campanaro devoto che sta lucidando un batacchio a diciassei metri di altezza.)

Storia del Corpo

Pompieri in addestramento e la moka Bialetti del '29 in dotazione.

Fu istituito con il regio decreto del 27 febbraio 1939 n.333, il governo fascista riunì tutti i pompieri presenti sul territorio nazionale, facendone un corpo militare a tutti gli effetti. Che ciò avvenisse un mesetto prima dell'invasione dell'Albania (7 aprile) sarà sicuramente un caso. Un tizio pelato che contava qualcosa, imparentato con Alessandra Mussolini, affidò l'incarico ad un ardito della Prima guerra mondiale, tale Alberto Giombini di Jesi. Costui era si un prode, ma era anche fermo con gli studi alla seconda elementare, inoltre, parlava solo il dialetto marchigiano. Per questo motivo veniva "perculato" ad ogni decisione presa e, essendo un ardito, se la legava "ar dito"[2].
La macchina organizzativa si mise comunque in moto, ma la benzina iniziava a scarseggiare (a causa della guerra) e non andò lontano. Nel 1942 venne creato il "Battaglione S. Barbara", che raccoglieva l'elite dei volontari provenienti dai 94 Corpi. Lo scopo era conquistare Malta con le scale dei pompieri montate sui posamine, una volta sviluppate le volate delle scale, far salire i soldati che avrebbero così, invaso il territorio.
L'operazione, denominata "C3" dagli italiani e "che stronzata" dai tedeschi, fu però di colpo abbandonata. La causa ufficiale fu l'aumento dei bombardamenti anglo-americani sulle nostre città ma, probabilmente, il vero motivo fu che quelli del "S. Barbara" non riuscivano a smettere di ridere una volta letta la missione.

Addestramento

Alla scuola la fanno sempre facile, poi al dunque...
« Quando spegni l'incendio non posizionarti controvento! »
(Capo istruttore alla recluta.)
« AAAAAAARRRRRRGH!!! »
(Recluta dura di comprendonio.)

L'addestramento di un pompiere è veramente durissimo. Continuo esercizio fisico, studio costante delle "sempre nuove" norme di sicurezza, aggiornamenti frequenti sulle tecnologie in evoluzione. Ci chiediamo come tutto questo sia compatibile con l'Italia.
Non lo è infatti! Quello appena descritto è l'addestramento standard di molti paesi europei, da noi è leggermente diverso. In alcune circostanze, ci sono peculiarità operative tipicamente italiane. Ad esempio:

Gli ordini sono ordini.
  1. Verifica dell'agibilità di un edificio in seguito ad un terremoto.
    1. Informarsi di quante famiglie sono in affitto,
    2. identificare i proprietari,
    3. farsi dare adeguata mazzetta per non dichiararlo pericolante.
  2. Vigilanza della sicurezza nei luoghi di lavoro.
    1. Controllare il corretto posizionamento degli estintori,
    2. verificare la fruibilità delle vie di esodo,
    3. farsi dare una mazzetta per non multare il cattivo posizionamento delle istruzioni di sicurezza.
  3. Emergenza incendio in un quartiere densamente popolato.
    1. Controllare che nella zona non abiti un politico o, eventualmente, metterlo in salvo per primo;
    2. controllare che nella zona non ci siano banche o, eventualmente, spegnerele per prime;
    3. farsi dare una mazzetta dal primo che passa per non perdere l'abitudine.

Di certo non possiamo fare di tutta l'erba un fascio, anche perché se poi prende fuoco sono cazzi.

I nemici dei pompieri

Come qualsiasi eroe, anche il pompiere ha il suo antagonista cattivo. Quello che tutti conoscono è sicuramente il piromane che, munito di apposito manuale, appicca fuochi per diletto o convenienza economica. A volte però i maggiori pericoli si celano sotto ben altre forme:

Si... forse è il caso di chiamarli!
  • Il Ghe pensi mi! Si tratta del classico individuo che vuole cavarsela da solo, crede che chiedere aiuto sia da scemi o comunque da frocetti. Tenta quindi di usare tecniche improvvisate per domare fiamme che, al confronto, l'incendio di Roma è paragonabile alle candeline di una torta di compleanno. Quando si rende conto che non può farcela ha, in genere, sulla coscienza due vittime meno di Hitler, ma è convinto che col suo intervento si sia scongiurata una tragedia peggiore e si vanterà di questo al bar.
  • Il Benzinaio ubriaco È il pericolo più temuto dagli autisti delle autopompe. Il benzinaio ubriaco infila la pistola nel bocchettone sbagliato, cioè quello del serbatoio dell'acqua, trasformando l'autopompa in un mega lanciafiamme in grado di trasformare un ridicolo fuocherello nell'inferno di cristallo. Non mancano i casi in cui le autopompe esplodono, devastando un raggio di millemila chilometri quadratici e mietendo più vittime di una bomba atomica.
  • La Vacca nucleare. È un mammifero pericolosissimo che stanzia nei pressi delle centrali atomiche. La particolare dieta, a base di erba radioattiva, la colloca al settimo posto della classifica "Cose che possono distruggere una metropoli", esattamente tra un Missile intercontinentale SS-18 Satan e una Scoreggia ad alta densità di Giuliano Ferrara. L'emissione di particelle instabili di petano arricchito (PT-235), altamente infiammabile, possono scatenare un incendio difficilmente domabile a causa dei venti nucleari generati dalla bestia. Ovviamente occorre una scintilla per innestare l'ecatombe, ma bisogna tener conto che: "dove c'è una vacca nucleare, c'è sempre un contadino deficiente che si fa uno spinello alla cicoria".
  • Il Campeggiatore idiota. È forse quello più pericoloso. In genere pensa di essere Bear Grylls, oppure che il suo Corso di sopravvivenza in pratiche dispense settimanali, preso in edicola e svolto nel giardino condominiale, l'abbia reso simile a John Rambo. In realtà, per il suo fisico (e la propensione a causare disgrazie inimmaginabili) assomiglia di più a Paperino. Per questo motivo, il tentativo di cuocere una salciccia può causare la distruzione totale di un parco nazionale, l'estinzione dell'ultimo abete maculato della Valtellina o la letale incazzatura di mamma cinghiale, che aveva la cucciolata proprio lì vicino.
Un grande nemico del pompiere è anche la vacca nucleare.
Altro acerrimo nemico dei pompieri: il campeggiatore deficiente.













I pompieri nel mondo

Anche gli Eschimesi Yupik della penisola Chukotka hanno il loro Fire Department.

In tutte le parti del mondo la figura del vigile del fuoco è presente, possono avere mansioni particolari a seconda dell'ambiente in cui si trovano, ma il loro operato è sempre apprezzato[3].

Luogo Nome locale Mansioni particolari
Italia Pompieri Togliere le processionarie (e i gatti) dai pini
Albania Zjarrfikës Controllare che ci siano abbastanza salvagente sui gommoni degli scafisti
Polo Nord Tuletõrjuja Squagliare gli igloo pericolanti col lanciafiamme
Sudan Cumbahonta Bruciare i villaggi dei rivoltosi del Darfur
Maldive Rāje ge Jumhuyā Masturbare gli squali per renderli meno aggressivi
Bolivia Bomberos Innaffiare col Canadair le piantagioni di coca durante la siccità
Siberia пожарный Sbrinare il turista amante dell'avventura che s'è avventurato troppo
Egitto Shawqi al-Barudi Rifare periodicamente la punta alla Piramide di Cheope
Berlusconia Pompiere Intervenire con una pompetta per innalzare il sacro totem del presidente

Le differenze possono essere anche più evidenti.

Le selezioni per diventare pompiere sono durissime, da qualche parte più che in altre.
A sinistra alcune fasi dell'addestramento italiano, a destra quello del Fire Department di Las Vegas.
Non è un mestiere per soli uomini. Sharon Beetlow lavora al Fire Department di Atlanta, come addetta alle pompe.
Da sempre i pompieri si occupano della nostra sicurezza, della loro un po' meno.

I pompieri in Italia

Essere un vigile del fuoco in Italia è decisamente più difficile che in altri paesi. I tagli imposti dalla crisi economica hanno intaccato pesantemente anche le risorse disponibili al glorioso corpo. Questo è successo anche nel resto del mondo, però con effetti totalmente diversi:

Effetti dello spending review.
  • taglio del 6% dei fondi al NYFD[4]
    • niente Champagne a mensa,
    • bottoni in simil-oro (al posto di quelli veri) sulla divisa da parata,
    • parziale diminuzione dei corsi di aggiornamento professionale,
    • riduzione del numero di biglietti omaggio per il circo.
  • taglio del 6% dei fondi al CNVVF[5]
    • mancanza del carburante nei mezzi,
    • divisa in simil-ignifugo
    • sostituzione del corso di addestramento pratico con opuscolo di dieci pagine stampato su carta riciclata.
    • riduzione della sezione dei manicotti per risparmiare acqua.

Eppure la sicurezza dei cittadini è importante, ma nel nostro paese il concetto stesso è leggermente distorto; quando si è discusso il "decreto sicurezza" non si parlava di aumentare le risorse a chi fa sicurezza pubblica, ma di impedire le intercettazioni telefoniche e limitare la libertà di dire la propria sul web.

Mezzi principali dei pompieri

Eppure, anche con i fondi ridotti, il corpo dei vigili del fuoco dispone di mezzi all'avanguardia:

I pompieri fanno bene il loro lavoro grazie ai potenti mezzi di cui dispongono.
  1. Carro attrezzi Ercole: capace di rimuovere un Apecar che intralcia le operazioni di salvataggio senza riportare grossi danni.
  2. Mezzo tattico Pitagora: una speciale commissione, formata da tecnici esterni strapagati, sta ancora studiando le sue reali possibilità di impiego. Qualcuno ipotizza che si possa usare per generare campi antigravitazionali, altri per gonfiare i palloncini alle feste di compleanno.
  3. Mezzo di intervento rapido Furetto: ideale per il primo intervento. Garantisce il poter raggiungere in tempi brevi il luogo dell'incendio, presupponendo (erroneamente) che nei paraggi ci sia un idrante a cui attaccare i manicotti.
  4. Mezzo cingolato Minotauro: può letteralmente andare dappertutto, a far cosa non si sa.
  5. Autoscala Icaro: i 200 esemplari in dotazione al corpo, acquistati ad un asta del Fire Department di Los Angeles, erano sprovvisti del libretto di istruzioni. Per questo motivo è possibile utilizzare la scala fino al secondo piano degli edifici.
  6. Autopompa Cammello: la sua notevole capacità di carico (circa meno quasi millanta litri) permette di spegnere incendi di medie proporzioni (una Smart in fiamme, un barbecue sfuggito al controllo o un barbone).
  7. Mezzo anfibio Salamandra: ideale per portare soccorso durante le alluvioni. A causa dei tagli voluti dal Governo Monti, il motore è stato sostituito da sei coppie di remi, un tamburo per battere il tempo e una frusta.

Mezzi secondari dei pompieri

Oltre ai mezzi che tutti conosciamo, e vediamo comunemente all'opera, il corpo dispone di alcune "chicche" tecnologiche usate per scopi specifici.

I pompieri fanno la loro parte anche quando i mezzi di cui dispongono sono ridicoli.
  1. Mezzo tattico Renatino: fortemente voluto dall'ex Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione. Permette di portare al suo interno un paio di scope, un mocio con secchio e un flacone di candeggina profumata. Utilissimo per lasciare il luogo dell'incendio pulito e senza quello sgradevole odore di bruciaticcio. Il fatto che fosse prodotto da una fabbrica appartenente a suo cugino non devi indurci in conclusioni affrettate.
  2. Mezzo tattico Guido: ideale per raggiungere zone impervie e godersi il panorama. Molto utile anche sui campi da golf grazie al piccolo cassone ove alloggiare le mazze. Il costo di ventimila euro cadauno è nulla al confronto della sua indubbia valenza.
  3. Mezzo logistico Rauco: nelle emergenze è fondamentale che, per coordinare al meglio l'intervento, i primi ad arrivare sul posto siano le figure direttive. Secondo l'indagine svolta da un giornalista che usa in modo criminoso l'informazione per screditare il governo, i 500 esemplari oggi in dotazione erano in origine dei sidecar dell'esercito, ritirati (a pagamento) come ferro vecchio da una ditta di Catania, riverniciati di rosso e rivenduti al Ministero dell'interno. Il solito fazioso! Come si fa a guardare quel "gioiellino" e dire una cosa simile? Assurdo!
  4. Mezzo logistico Pirata: usato soprattutto nelle zone pianeggianti per non gravare troppo sulla spesa pubblica, soprattutto in Emilia Romagna (che sono tutti comunisti e gli sta bene!). In dotazione c'è anche un serbatoio da ottanta litri (contenuto in uno zaino da portare in spalla) a cui attaccare la manichetta.

Note

  1. ^ rima involontaria
  2. ^ ma sarò deficiente?!
  3. ^ seconda rima involontaria
  4. ^ New York City Fire Department
  5. ^ Ma siete duri!!! Sono i nostri pompieri

Voci correlate