Pinscher

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Un pinscher voltato nella tua direzione, con intenzioni tutt'altro che benevole: non vuole dei peluche ma carne fresca. Meglio se ancora viva.


« Guardi, gliel'assicuro: è il cane giusto per lei! Ha un carattere un po' forte, ma son sicuro che uno come lei riuscirà ad imporsi, no? »
(Allevatore di pinscher mentre tenta, con successo, di turlupinare un cliente.)
« Mah! Maddai...! È piccolo, alto come un soldo di cacio... Cosa potrebbe mai farmi? »
(Il tipo di prima che non ha alcuna idea di cosa stia per succedere.)
« AAAAAAAAAAAHH!!! Oddio... Cristo, no! Ti prego!!! Molla! Molla! Lasciami almeno il pollice... Nnnooooooh!!! »
(Appunto. Un attimo di raccoglimento, grazie.)

Il pinscher, nonostante i suoi piccoli problemi di carattere possano far pensare alle piaghe bibliche, è un cane dalle origini abbastanza recenti che fa il suo mordace ingresso nella Storia in Cermania, nella seconda metà dell'Ottocento.

Un po' di storia

Narrano gli annali che l'imperatore Guglielmo I di Germania avesse un problema: sua figlia Luisa era afflitta da una grave forma di ninfomania e il viavai di aitanti teutonici che si davano il cambio nelle sue stanze aveva già mandato a monte una dozzina di matrimoni politici. Bisognava salvare l'ultima possibilià: il fidanzamento con Federico I di Baden. Il sovrano, dopo aver escluso di far schierare un plotone di fucilieri davanti alla camera della figlia, si risolse a rivolgersi al grande uomo politico e suo fidato consigliere Otto von Bismarck.

Guglielmo I : Otto, è un casino! Il letto di mia figlia è diventato peggio di una stazione di posta e ho bisogno che tu mi dica cosa s'abbia da fare!
Bismarck : Mmmm, forse potremmo mettere un paio dei vostri dobermann all'ingresso dell'ala di palazzo delle stanze della principessa. Letali e discreti, ya?
Guglielmo I : Otto, ti prego! Dei sudditi sbranati fanno chiasso: non si potrebbe evitare lo scandalo!
Bismarck : Ach! Fatemi pensare... Ah, ya! Quanto potete tirarla per le lunghe con Federico?
Guglielmo I : Se mi salvi da 'sto casino? Anche a divinis!
Otto : Ahahahah, non sarà necessario! Mi metterò subito in contatto con un mio amico: un abate ceco, molto in gamba. Ah, e lasciatemi i vostri cani, Maestà...

Poco tempo dopo, all'imperatore di Germania venne presentato il primo esemplare di dobermann miniaturizzato. Guglielmo, sulle prime, guardò Bismarck come se si fosse d'un tratto rincoglionito ma il vecchio statista lo fece ricredere. L'iniziale aspetto puccioso del cagnolino, convinse la figlia a tenerselo in camera: avendo una stazza ridottissima ma la stessa aggressività della sua controparte più grande, il flusso di visitatori notturni si trasformò in una pletora di giovani tedeschi che lamentavano dolori - e a volte anche danni permanenti - alla propria virilità, fino ad esaurirsi del tutto. Lo scandalo era stato evitato, il fidanzamento con Federico I salvo e tutto ad opera di un piccolo grande cane, la cui razza fu definita in base alle sue doti. "Pinscher", infatti, significa "azzannatore" in crucco.

La selezione

La domanda che i neofiti si fanno è sempre: "Ma come è stato possibile ottenere un incrocio del genere?". Semplice: il buon Otto aveva sentito parlare di una razza canina d'oltreoceano che compensava una scarsa fisicità con una inaudita ferocia. Quindi, scelta come fattrice - tra tutti i magnifici esemplari dei cani di Sua Maestà Guglielmo I - Frau Blucher[1]...


Caratteristiche

  • Altezza (dal garrese): 45 cm, al massimo. Tuttavia, se trovasse un che di antipatico nella vostra faccia, sfruttando le capacità di balzo ereditate dal dobermann, potrebbe arrivare tranquillamente ad un paio di metri per il puro piacere di sbranarvela.
  • Colore: allevatori esperti[citazione necessaria] giurano su pile di Bibbie che il manto ha, in linea di massima, una tinta focata. La cosa non è chiara, dato che questi cani sono sempre ricoperti dal sangue delle loro vittime.
  • Carattere: se non vi basta quanto avete letto finora... Mettiamola così: ama il proprio padrone, odia tutto il resto del mondo, odia ancora di più i cambiamenti. Perciò, se il suo padrone decidesse di cambiar taglio di capelli, o vestito, non esiterebbe ad azzannarlo alla gola.
  • Alimentazione: onnivoro, con appetito insaziabile. Di solito un piazzista della Folletto ogni tre/quattro giorni basta a sfamarlo. In alternativa, un testimone di Geova alla settimana[3].
  • Consigliato a: tutte quelle persone amanti del sadismo gratuito che trovano sommo diletto nel vedere il loro povero piccolo cucciolotto bau-bau micio-micio[citazione necessaria] ridurre a coriandoli pantaloni, garretti e dita delle mani di parenti, amici e postini.
  • Sconsigliato a: tutti quelli che non sono nemmeno in grado di gestire le sfuriate della moglie o le crisi adolescenziali della propria prole. Ai deboli di cuore e a chi non ha un porto d'armi e quindi sprovvisto di fucile da caccia di grosso calibro.

Voci correlate

Note

  1. ^ Mmm? Qualcuno ha fatto entrare un cavallo?!
  2. ^ Ancora 'sto nitrito?!
  3. ^ So' pesanti da digerire.