Ostia (esclamazione)

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Per ogni ostia c'è sempre un veneto pronto.
« Passame che'l marteo, ostia! »
(Muraro veneto che chiede gentilmente un attrezzo.)
« Corpo di Cristo... »
(Un prete che dà via delle ostie a gratis.)
« Ostia!! »
(Un veneto sorpreso dell'affermazione di cui sopra.)

Ostia è una tipica imprecazione dei manovali del bergamasco quando si tirano la caratteristica martellata bergamasca sul loro bergamasco ditone.
La variante "ostie" viene invece usata solamente dai friulani allo stesso scopo. Usata spesso anche dai veneti per incitare il compimento di un'azione, sorpresa o scazzo. In Trentino la cabala vuole che le ostie tirate giù ai figli dai genitori debbano sempre essere quattro.

Cos'è?

Essenzialmente indica anche quell'insipido "alimento" elargito a piene mani dai preti e spacciato come corpo di un certo Messia... Ma è strana la cosa... Come è possibile elargire pezzi del suo corpo, se il nano pelato è ancora tra noi? E che diavolo di corpo dovrebbe avere per poter sfamare tutti i cattolici? Ma come abbiamo già detto, ostia indica anche un'esclamazione, più o meno ingiuriosa, usata per lo più al Nord italia. Quindi da una parte il piano fisico, toccabile. Dall'altra parte un piano spirituale, fatto di parole e bestemmie.

E che succederebbe se i due elementi omonimi dai piani diversi si dovessero avvicinare l'un l'altro? Scienziati hanno provato ad ipotizzare che succederebbe, e ne è conseguita un'ipotesi degna di un clichè di Hollywood: crepe profonde decine di metri dalle quali salgono fiamme che lambiscono i peccatori blasfemi, stormi di cavallette che divorano i bambini e banchi di pesci morti nelle peschierie.

L'unica cosa che potrebbe scatenare questo disastro è un'ostia/esclamazione detta nell'istante preciso in cui un'ostia/ostia tocca la mano del ricevente, in qualsiasi contesto esso sia. Di rigore in chiesa si dovrebbe stare zitti, per cui da quando esiste la chiesa questo increscioso episodio non si è ancora verificato.

Nel caso lo dovessimo scoprire domani all'improvviso, e magari per caso, abbiamo già l'esclamazione giusta.

Quando viene usata?

L'ostia viene adoperata in vari casi:

  1. Nel primo caso abbiamo un uso religioso/culinario/ristorativo, che la vede protagonista in immensi gala sfarzosi che si tengono ogni giorno, più volte al giorno in tutte le chiese cattoliche del mondo. A questi gala sono invitati tutti, il buffet non è dei più ricchi, ma è la compagnia che conta, no? E così, tra un'ostia e quell'altra si fa amicizia con la mamma del compagno di classe del fratellino che poi ci si tromberà la sera stessa.
  2. Il secondo uso, tutt'altro che religioso, vede l'ostia protagonista come tipica imprecazione dei muratori bergamaschi e dei veneti in generale, usata quando si fanno autonomamente e contro la propria volontà del male fisico, in questo caso dicono:
« Ostia che mal che ma so facc! - Ostia che mae ca me sò fato! »

Che in Italiano significa:

« Ostia che male mi sono fatto! »

Questa imprecazione viene spesso accompagnata da altri porconi, a seconda se la persona che la pronunzia è più o meno volgare... In veneto ormai è diventata parola di uso comune, e anche per strada nessuno vi guarderà male se vedendo una Punto GT gialla con doppio scarico aspirato girare per le strade di Rovigo esprimerete la vostra sopresa nonché infinito orrore.

Principali usufruttori dell'ostia