Nonnotizie:Troppo sole, si scioglie Michael Jackson

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26 giugno 2009


« Freddie Mercury, Luciano Pavarotti e ora lui, sono sempre i cantanti migliori che se ne vanno. »
(Appassionato di luoghi comuni su cantanti morti.)
« Ho scoperto il segreto della vita eterna!!! »
(Giusy Ferreri sul tizio di cui sopra.)
L'inumazione delle spoglie di Jackson.
Ucciso da ciò che amava di più.
PedoBear piange il collega scomparso.

Los Angeles - Un colpo di sole, e via. Ma a lasciarci le penne stavolta non è l'ennesimo anziano incosciente che decide di sfidare la calura estiva, bensì un mostro sacro della musica: Michael Jackson.
Sembra un normale pomeriggio afoso di giugno. L'ex re del pop ormai in bancarotta si sta rilassando nel suo Neverland Ranch prima del debutto del suo nuovo tour mondiale, quando un'orda di simpatici fan minorenni si presenta ai cancelli chiedendo a gran voce di incontrare il pedoartista.
Jackson non ha mai saputo dire di no ai bambini, perciò li fa entrare e acconsente a scattare una foto assieme.
Ma si sa, il confine tra gioco e tragedia a volte è indefinibile: Jackson riesce appena a togliersi la sua proverbiale mascherina e a concedere un sorriso botulinato all'obiettivo, quando la sua faccia provata da mille ritocchi si scioglie sotto i micidiali raggi solari!
Tra i presenti si scatena il panico, in pochi secondi dell'autore di Thriller non restano che abiti vuoti, subito trafugati come oggetti di culto dai vari funboy, e una pozzanghera di cera liquefatta.
I restanti Jackson Four tentano anche una disperata quanto inutile corsa al Museo delle Cere di Londra, ma non c'è niente da fare, neppure la chirurgia estetica può ridare vita a un ammasso informe di cera e plastica.
La notizia del decesso ha fatto subito il giro del mondo: immediato il cordoglio da parte di tutti quelli che avevano speso milioni per il biglietto del prossimo concerto di Jackson.
Purtroppo non ci saranno più occasioni di vedere Michael mentre si esibisce nel suo celebre Moonwalk: non ci resta che ricordarlo come sarebbe piaciuto a lui, sventolando i nostri figli fuori dal balcone o palpando il culo a un bambino di quarta elementare.

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Fonti