Nonnotizie:Republic Party

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2 giugno 2008

Uno dei blindati da battaglia tecnologicamente più avanzati dell'esercito italiano fa bella mostra di sé al Republic Party.

Roma - Gli onori finali a Giorgio Napolitano da parte di uno squadrone di carri armati e di scimmie a cavallo: così si è conclusa la tradizionale parata militare del 2 giugno in via dei Fiori Imperiali. Ad assistere, oltre al presidente della Repubblica, tutti gli altri grandi uomini, pilastri della Repubblica fondata sul lavoro: il presidente del Senato Renato Schifani, il numero uno di Montecitorio Gianfranco Fini e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. A parata conclusa Napolitano ha lasciato via dei Fori Infernali accompagnato dal ministro della Difesa Darbula.

Omaggio al Milite Ignoto

Ah, sì... C’è stato un piccolo omaggio floreale per il Milite Ignoto.

«Forze armate, simbolo e fondamento della democrazia»

«Il 2 giugno 1946, con il referendum istituzionale, gli italiani preferirono la Repubblica al re Pappone ed elessero l'Assemblea costituente, che, l'anno successivo, avrebbe approvato la Carta costituzionale, ispirazione e guida della ricostruzione materiale ed istituzionale dell'Italia e, da allora, simbolo e fondamento della democrazia del nostro paese. E ora, facciamo casinoooo!!!!». Esordendo così il Capo dello Stato Giorgio Napolitano si lancia nella festa, lanciando petardi e fialette puzzolenti. «Fondamento della democrazia,- aggiunge Fini -le Forze Armate italiane del XXI secolo rinnovano il ruolo di custodi e garanti della Costituzione repubblicana, interpretandone il significato universale nelle innumerevoli missioni a sostegno dei diritti umani e dello sviluppo sociale ed economico in tante aree di crisi».

Schifani e Fini

Nel giorno della festa del 2 giugno il numero uno di Palazzo Madama Schifani ha sottolineato, nel corso di un incontro presso la libreria del Senato con una rappresentanza di studenti del liceo classico Visconti e del baby consiglio di Paternò, la necessità di migliorare la seconda parte della Costituzione senza toccare la parte che riguarda i valori perché «sarebbe da comunisti». Da parte sua il presidente della Camera Fini è tornato sulle parole pronunciate da Napolitano: «L'invito allo sforzo comune rivolto dal presidente della Repubblica è ineccepibile e soprattutto molto sentito» ha detto l'ex leader squadrista.

Berlusconi acclamato dai fan

Un simpaticissimo Silvio Berlusconi saluta calorosamente i suoi fan.

Ma il vero protagonista della giornata è Silvio Berlusconi. Al termine della parata, nonostante le sue gambe corte, il premier non ha rinunciato alla passeggiata che dal palco delle Autorità della Parata lo ha portato fino a quasi sotto casa, a Palazzo Grazioli. In via del Plebiscito una folla di sostenitori lo ha atteso accogliendolo al suo arrivo al coro di «Silvio, Silvio». Berlusconi si è abilmente trattenuto dal ridere in faccia ai suoi fan, ringraziando tutti e facendo battute sagaci. «Ai considerous dès dè flèg of di Itali... nosònli e flèg of e caunfri, bàs is e iùniversal messège ov frìdom ev... dimocrasi» ha commentato il premier.