Nonnotizie:La lenta agonia del Giappone

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18 marzo 2011


La centrale di Fukushima vista dal parcheggio


Tokyo - Dopo il terremoto più violento degli ultimi 150 anni, dopo lo tsunami più devastante degli ultimi 150 anni, il Giappone si sta preparando ad affrontare il disastro nucleare più disastroso degli ultimi 50 anni, e questa volta sembra che non sia colpa degli USA. Da Fukushima arrivano ormai solo notizie spiacevoli, portate da uomini alti, biondi e muscolosi, segno evidente che le radiazioni hanno iniziato a mutare gli abitanti del luogo.

Mentre le balene trasportate dallo tsunami direttamente nelle strade di Tokyo ridono beffarde della sventura toccata ai nostri amici musi gialli, il popolo dei nanetti dagli occhi a mandorla sta poco a poco prendendo atto che forse il governo e l'agenzia Tepco per il nucleare hanno ridimensionato un tantino al ribasso gli effetti della devastazione. Che i giapponesi fossero un popolo di creduloni, ce l'aveva già insegnato la Nintendo vendendo milioni di WII solo in patria, spacciandola per console di ultima generazione. Ma anche alla creduloneria più sfrenata c'è un limite.

Mentre gli amici asiatici diventano giorno per giorno sempre più gialli grazie alle radiazioni, qui in Italia la posizione sul nucleare è rimasta invariata. Il nostro motto come sempre è coerenza prima di tutto, come dimostrano le dichiarazioni rilasciate alla stampa in questi giorni dagli uomini del premier.

« La situazione in Giappone è sotto controllo. L'Italia andrà avanti con il suo piano per il nucleare. »
(Silvio Berlusconi, venerdì scorso)
« Sono giapponesi quelli. Sono abituati a terremoti e tsunami. Sono cazzuti. Figuriamoci se non sanno tenere a bada un fuocherello. »
(Più o meno tutto l'occidente, sabato scorso)
« È vero, metà Europa sta ripensando ai piani per il nucleare, ma noi andiamo avanti. Non c'è motivo di preoccuparci. »
(Stefania Prestigiacomo, Ministro dell'Ambiente ROTFL, lunedì)
« Ebbene, con quello che sta succedendo forse è giusto prendere una pausa di riflessione. »
(Stefania Prestigiacomo, Ministro dell'Ambiente ROTFL, martedì)
« Moriremo tutti!! »
(Stefania Prestigiacomo, Ministro dell'Ambiente ROTFL, ieri)
Il momento della vendetta...

Nonostante questo sforzo da parte del governo di mantenere la situazione sotto controllo e rasserenare il popolo italiano, continuano a dilagare le false voci secondo cui le nuove centrali non si faranno affatto. Comunisti e magistrati, sotto le finte spoglie di esperti di energie alternative, stanno tentando in tutti i modi di convincerci che il nucleare è dannoso mentre lo sfruttamento delle fonti alternative (acqua, vento, merda, ecc) è l'unica via percorribile per ottenere energia sicura.

Ma immaginate per un attimo se quanto accaduto in Giappone, si fosse verificato in un paese dedito alle pratiche aberranti proposte da questi geni. Immaginate la devastazione, mille volte peggiore, che sarebbe venuta a crearsi. Non saremmo neanche più qui a discuterne. Vediamo insieme il perché:

  • Pale eoliche - un terremoto farebbe crollare tutte le pale eoliche in un colpo solo, che si abbatterebbero sulle case rimaste ancora in piedi e sulle persone. Inoltre le pale, nella loro ultima rotazione, falcerebbero come mosche chiunque si trovasse a tiro.
  • Centrali idroelettriche - tutte le dighe crollerebbero e le centrali rimaste in piedi verrebbero allagate all'istante, elettrificando chiunque fosse all'interno e nelle immediate vicinanze, rendendo oltretutto l'acqua imbevibile per via dell'elevata effervescenza.
  • Pannelli solari - in caso di Tsunami, quanto può rendere un pannello solare sott'acqua? Zero.

Perciò siamo fortunati ad aver tagliato le risorse a questo spreco disumano di soldi ed energia. Ora dobbiamo solo iniziare concretamente i lavori di costruzione delle nuove centrali, zittire definitivamente le malelingue ed entrare finalmente nell'era dell'atomo dall'ingresso principale. Saremo noi a vendere energia alla Libia e non il contrario. Saremo noi a minacciare di olocausto nucleare Francia e Svizzera e non il contrario. In poche parole, saremo noi a decidere del nostro futuro... se ce ne rimarrà uno.

Fonti

Questa è una notizia in latrina, sgamata come una delle notizie meno ruffiane evacuate dalla comunità.
È stata punita come tale il giorno 22 gennaio 2012 con 100% di voti (su 11).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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