Nonnotizie:L'Italia chiede tempo

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19 ottobre 2008

Italia - Il presidente del Consiglio ha risposto alle polemiche di questi giorni sulla volontà di ridiscutere i termini del protocollo di Kyoto, rassicurando sul fatto che l'Italia non è l'unico Paese a portare avanti questa gloriosa lotta di procrastinazione, essendo coadiuvata da altri nove eroici Stati.
"Abbiamo bisogno di più tempo per valutare i costi dell'applicazione delle norme anti-inquinamento. Certo, avremmo potuto farlo nel momento in cui abbiamo accettato l'impegno, ma pensavamo che la firma nostra fosse solo un atto simbolico, come il giuramento sulla Costituzione, una formalità priva di valore" ha affermato "ma mi si consenta di obiettare innanzitutto che io sono stato impegnato a ripulire Napoli dall'immondizia in questi ultimi mesi, per fare spazio alle scorie nucleari delle centrali che costruiremo, e inoltre che in questa richiesta di tempo degna di encomio siamo affiancati da Paesi, come quelli dell'est-Europa, arcinoti per il loro elevato grado di sviluppo e per il loro forte impegno nelle questioni ambientali".
Il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli ha poi aggiunto "c'è molta timidezza, perché si ha paura di essere accusati di non voler salvaguardare l'ambiente.
Invece noi lo diciamo a chiare lettere che del problema ce ne fottiamo, nonostante qualcuno ce ne voglia fare una colpa".