Nonnotizie:Facebook incita allo stupro!

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26 gennaio 2009

Un utente di Facebook pronto a stuprare ed uccidere te e tutta la tua famiglia.

Facebook incita allo stupro. Ebbene sì. Non solo alle truffe, alla masturbazione, o allo spaccio via Internet, come si credeva. Sul social network sono nati gruppi che istigano alla "libertà di stupro". Tuttavia pare che non ci sia da preoccuparsi; infatti nel primo dei sopracitati gruppi di fan della sodomia c'è un solo iscritto, tal Camillo Ruini.

Nel frattempo sono nati gruppi di protesta che contestano l'iniziativa. Fondatore di uno di questi Roberto Maroni, il quale ne ha approfittato per dichiarare: «Il nostro Governo si sta già adoperando per rispedirli tutti al loro paese».

Dure le repliche degli altri politici italiani, che hanno lanciato un messaggio bipartisan contro questa iniziativa. «Un solo iscritto? – ha detto Berlusconi – questo è un chiaro effetto della politica conservatrice e dittatoriale del precedente governo». Veltroni invece ha dichiarato: «Stasera stupro di massa sulla Bindi!» Gli unici che si tengono fuori sono i membri dell'UDC: «Tra me e Pierferdy non serve Facebook – ha affermato Cesa – il nostro è un rapporto basato sulla lealtà e sui valori cattolici».

Nel frattempo la causa è arrivata in parlamento. Il presidente Renato Schifani ha accolto le richieste da parte di alcuni parlamentari, e si è rifatto i capelli. Mentre Papa Ratzingher, abilmente mascherato da Italo Bocchino, ha proposto la cancellazione totale di Facebook per favorire il nuovissimo network Godbook.

Insomma, l'unica cosa certa è che i politici che ne parlano sono di più degli iscritti. Per ora.

Fonti