Nippomane

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera DA Don Ciotti.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Questa pagina parla di pericolosi emuli di ninja, samurai ed otaku.
Forse cercavi informazioni riguardo donnine vogliose, brutto zozzone che non sei altro, eh? EH?
Uniforme da scolara "alla marinaretta": c'è. Capello disperatamente riccio stirato con l'ausilio di chimica e ferri arroventati: c'è. Incarnato da ospedale: c'è. Sfondo taroccato col fotosciòp: c'è. La fanciulla è pronta a unirsi alle orde nippomani di Neko TV.
« Non tutti i Nippomani sono otaku, ma tutti gli otaku sono Nippomani. »
(Oriana Fallaci sui Nippomani)

Il Nippomane o giappominkia è colui che vorrebbe essere giapponese, ma non lo è.
Per sopperire a questa grave malformazione, voterà tutte le sue energie per imitare, quanto più gli riesca possibile, lo stile di vita dei giapponesi veri e propri. Quelli gialli, insomma. Con risultati che vanno dall'esilarante all'inquietante.

L'età e l'esperienza nel campo della cultura Giapponese vera e propria acquisita dal Nippomane può generare numerose e differenti varietà dello stesso, ciascuna con le sue peculiari caratteristiche.

I giovani Nippomani

Una giovane Nippomane ha appena visto un Kanji.
« Kawaii! Sugoi! Oyasumi! Arigatou! Sayonara! Mitsubishi! »
(Un Giovane Nippomane in azione)

Il Nippomane sviluppa la sua passione per le giapponesate già in tenera età, grazie al bombardamento a base di anime ad opera di Italia 1 ed MTV. Il fanciullo presto si convince che il Giappone sia un luogo magico dove tutto è più bello e luccicante e allo stesso tempo, che il suo paese sia un girone dell'inferno che Dante ha dimenticato di menzionare. Facciamo alcuni esempi di come il giovane Nippomane vede il mondo:

  • In Italia la scuola è piena di anziani che ti obbligano a studiare Leopardi. In Giappone la scuola sia soltanto un'occasione per rimorchiare sei-sette ragazze contemporaneamente, fare guerre armate contro altre scuole, o diventare campioni nazionali geni dello sport dopo due-tre mesi di allenamento.
  • In Giappone è possibile trasformarsi in fate, sirene o spose dopo aver dialogato con un qualche animale
  • In Italia ci sono le elezioni. In giappone ci sono grandi tornei d'arti marziali.
  • In Italia l'esercito usa le Jeep. In Giappone usa i Gundam.

Insomma, affascinato dalle meraviglie accuratamente filtrate e distribuite da fumetti e videogiochi messi in giro dalla potente lobby degli scienziati giapponesi, il giovane Nippomane in erba inizia a maturare il proprio desiderio di fuga dal suo rozzo ed incivile paese natìo, talmente arretrato da permettere ancora di pensare che i cartoni animati siano roba per bambini, così sottosviluppato da non imporre l'utilizzo delle bacchette a tavola. È in questo momento che inizia una fase di adorazione per qualunque cosa abbia a che fare col Giappone, dai Samurai al Bukkake, parallelo al rigetto per tutto ciò che non ha una qualche componente nipponica.

Il sogno erotico di tutti i Nippomani. Fonti certe sostengono che quello a sinistra sia un uomo.

Il giovane Nippomane inizia così col diventare un Funboy o una Fungirl, ma all'ennesima potenza: non si limita come questi alle solite pippe mentali fanfiction, fiere del fumetto, sessioni di cosplay ed ingiurie verso le regolari censure della Mediaset. La sua passione va ben oltre.

Innanzitutto, qualunque cosa viene sostituita dalla sua variante d'origine nipponica. Sul suo iPod figurano solo brani J-Pop, J-Rock e Visual kei. Telefilm ed affini vengono lentamente soppiantati dai dorama. Hentai e Yaoi prendono con prepotenza il posto che fu dei Porno. Lolicon e Shotacon prendono il posto della pedopornografia occidentale (se sei un Nippomane a cui piacciono i bambini, ovviamente). Gli spaghetti vengono soppiantati dal ramen. Nelle loro camere non ci sono più poster di Raul Bova o calendari di Sabrina Ferilli, ma immagini che ritraggono donne uomini come Gackt e Mana o una qualche Idol seminuda a caso. Qualche coraggioso tenta persino l'approccio al sushi: di solito, se non si tratta d'un coraggioso giovane Nippomane abbastanza ricco da potersi permettere un sushi decente o di uno con affidabili fonti d'informazione, il suo rapporto col sushi terminerà lì. Molti di loro sono caduti vittima dei terribili sushi-bar gestiti da coreani e cinesi.

Il giovane Nippomane trae un piacere quasi sessuale dalla visione degli ideogrammi, anche se non ha la più pallida idea del loro significato. Gli esemplari più pacati si limitano ad inserirli nelle loro firme sui forum o su Facebook, ma i più radicali arrivano ad usarli per coprire tutto ciò che possiedono, dagli zaini alle pareti della propria camera da letto. I messaggi del Nippomane sono spesso farciti di parole o frasi giapponesi, risultando incomprensibili ai più. Ed a volte ad egli stesso, in quanto si tratta quasi sempre di frasi tradotte da Sboroni Ignoranti o da Google Translator coi risultati che potete immaginare. Grazie alle note a piè di pagina di alcuni manga, impara qualche parola o ideogramma qua e là che tenderà a ripetere o riscrivere fino alla nausea, spesso nelle occasioni meno opportune. Tutto questo sarà fonte di esasperazione per i suoi amici e compagni di classe che, giunti al limite, tenteranno ripetutamente di ucciderlo.

Per chiudere in bellezza questo ameno ritratto, il giovane Nippomane si autodefinisce, ostentando un certo orgoglio, un vero Otaku. Probabilmente perché ignora che in Giappone vengono definiti Otaku una categorie di persone a metà tra il nerd e lo sfigato[1].

I Nippomani Adulti

Con il concludersi dell'adolescenza e della scuola il giovane Nippomane si trova di fronte a tre scelte:

  • lavorare fare il disoccupato o iscriversi ad una facoltà universitaria che c'entra poco o niente con la sua passione e continuare a sognare il Giappone fino alla morte;
  • scegliere di diventare una noiosissima persona normale[2];
  • portare la propria passione verso un'evoluzione. In questo caso, il giovane nippomane può trasformarsi in un simpaticissimo ma ignorante sborone o affrontare sul serio i numerosi rischi comportati dallo studiare realmente la cultura Nipponica.

I Nippomani ignoranti e sboroni

« Ma certo che so leggere il menù in giapponese! »
(Nippomane ignorante e sborone poco prima di morire per intossicazione da pesce palla)
I nippomani ignoranti e sboroni sostengono di potervi tradurre roba come questa all'istante.

Se il Nippomane decide d'intraprendere un qualunque corso di studi che non sia Lingue Orientali o inizia subito a lavorare, può appunto capitare che decida di provare a studiare per conto suo la lingua giapponese. Qualunque personaggio dotato di buon senso, dopo qualche tentativo, si rende subito conto di essersi inoltrato in qualcosa di pericoloso ed insensato e deciderà subito di lasciar perdere, preservando la sua sanità mentale[3].

Ma non l'ignorante e sborone. Lui persevererà. Cercherà di tentare l'approfondimento, ma, visto che tempo e voglia non glielo permettono, si limiterà a quelle quattro lezioni di base reperibili in decine e decine di siti scritti per Nippomani da Nippomani sparsi per la rete. È in quel momento che questa terribile tipologia di Nippomane mostra il proprio egocentrismo al mondo; qualunque luogo da esso frequentato inizierà a riempirsi di frasi in Giapponese da lui scritte, tutte rigorosamente fatte alla cazzo di cane. In qualunque caso, non correggetelo. Mai. Non ammetterà mai e poi mai d'aver sbagliato. Non lo concepisce. Potreste anche essere Maria Teresa Orsi in persona, ma se solo oserete criticare una delle sue nipponate, lo sborone vi taccerà d'ignoranza, prendendovi a male parole, e vi dimostrerà le proprie ragioni, fonti alla mano. Di solito le inoppugnabili fonti si rivelano essere le lezioni on-line di siti di indubbio valore didattico, quali www.uilovgiapen.com, www.forzagiappi.it, www.tokiohotel.com e così via.

Il Nippomane ignorante e sborone raggiungerà il culmine del proprio essere solo quando cercherà di propinare in tutti i forum ed in tutte le comunità che frequenta, anche quelle assolutamente che con il Sol Levante non c'entrano un cazzo, le proprie lezioni di Giapponese. Chi se ne importa se alla fine sono dei semplici copia-incolla provenienti dagli stessi siti da cui lui si è documentato per i suoi pseudo-studi; loro sanno, voi no.

Fortunatamente, giunti a questo punto, la fede dello sborone inizia inesorabilmente a crollare: subissato da richieste di spiegazioni di natura grammaticale o, peggio ancora, da richieste di traduzione di parole a caso da parte dei Giovani Nippomani, capirà d'essere del tutto incapace ed inadatto. Nonostante questo, non si arrenderà. Non subito perlomeno. Prima andrà a piangere dai Nippomani Coscienti, sperando di ricevere così l'illuminazione. Non vi preoccupate però: prima o poi sarà costretto a mollare, abbandonando il proprio egotismo e, progressivamente, la propria passione per la lingua Giapponese. Ogni volta che accade, nel mondo risorge una fata.

I Nippomani Coscienti

« Sai il giapponese? Che figo! Dai, come si dice il mio nome in Giapponese? »
(Un metodo collaudato per spingere un Nippomane Cosciente al suicidio)
Questa dolce cameriera sta spiegando a gesti ad uno studente di lingua Giapponese il suo destino.
A volte il giovane Nippomane illuso decide di compiere il grande passo e consacrare la propria vita allo studio della lingua e della cultura Giapponese, trasformando la propria passione in qualcosa di più profondo e, nel frattempo, sperando persino di guardagnarci qualcosa. Non sì accorgerà d'aver commesso il più grande errore della sua vita, se non quando sarà troppo tardi.

Dopo un periodo che va dai tre ai cinque anni, a seconda della sua resistenza, ed il superamento di numerosi esami necessari all'apprendimento della lingua Giapponese come "linguistica di base", "elementi di linguistica avanzata", "filosofia del linguaggio", "linguistica applicata", "glottologia", "glottotetia" e l'attesissimo crossover "linguistica vs. glottologia" il Nippomane riesce finalmente a conquistare il suo pezzo di carta: la Laurea. I Nippomani più facoltosi optano di solito per il Japanese Language Proficiency Test[4], rinunciando a malincuore a tutti gli interessantissimi esami di linguistica. I più estremisti fanno entrambi le cose contemporaneamente, alternando lezioni universitarie, lezioni del JPLT e sessioni di studio private sotto una cascata scrosciante.

Conseguita la sua laurea il Nippomane ha due strade:

  • Raggiungere finalmente la terra promessa: il Giappone. La cosa richiederà ingenti fondi o un appoggio in loco. O una malsana attitudine alla vità di strada. Una volta giunto in terra promessa, tirerà a campare, nell'eterna attesa di un lavoro vero, insegnando italiano ai giapponesi, facendo il cameriere in ristoranti italiani o sbiancando i capelli delle Ganguro a Shibuya, cosa che gli permetterà di pagarsi almeno i mezzi pubblici. Quando i genitori si saranno stufati di mandargli i soldi il Nippomane, sconsolato, tornerà in Italia. Nel frattempo alcuni suoi amici/conoscenti laureati in Economia o Ingegneria Informatica a cui la cultura giapponese sta sul cazzo si trasferiranno a Tokyo per lavoro.
  • Cercare lavoro in Italia. Non in Ambasciata, dato che bisogna aver studiato legge o scienze politiche. Né in aziende varie, che cercano gente che sappia lavorare e non esperti di storia dello Shogunato Tokugawa.

Gli intrusi

Raramente, tra coloro che hanno effettivamente studiato la cultura giapponese, ve ne sono alcuni che provano un radicato disgusto per gli anime, i manga, il j-pop, il j-rock, Gackt, il sushi, il cosplay, Hello Kitty, le arti marziali, lo zen e tutto ciò che è kawaii. Incomprensibilmente, tra costoro in genere vi sono alcuni tra i migliori Nippologi esistenti.

Viene naturale chiedersi perché questi individui abbiano studiato il giapponese, pur sapendo che lo studio di tale cultura li avrebbe obbligati ad immergersi in un ambiente saturo di individui che adorano tutti questi elementi e sono pronti a sbatterglieli in faccia continuamente. I motivi possono essere i seguenti:

  • Il masochismo: L'intruso voleva semplicemente farsi del male, scegliendo una materia di studio che sapeva già che avrebbe odiato per il resto della sua vita. Contento lui.
  • La casualità: L'intruso non sapeva cosa fare della sua vita, quindi ha estratto a sorte quale carriera scolastica intraprendere servendosi dei numeretti della tombola. In genere a questo punto l'intruso si trasforma in un Nippomane Cosciente, oppure entra nel club dei masochisti.
  • La fica: Le giapponesi, specie le più carine, hanno la tendenza ad innamorarsi degli stranieri, sposarsi con questi e fuggire all'estero[5]. Anche se non c'è desiderio di matrimonio, per il giovane straniero, la Nipponia sarà fonte di gioia e gaudio. Stiamo parlando della nazione in cui sono stati inventati i Love Hotel, eccheccazzo! Giovani lettrici di Nonciclopedia, non disperate! Il discorso è valido anche per voi. Con la differenza che gli esemplari maschi di essere umano nipponico, tranne rare eccezioni, sono orribili nerd puzzolenti dai denti storti o eterei fanciulli con meno peli di voi.

Documento multimediale

Di seguito possiamo notare un branco di Giappominchias Vulgaris interagire attraverso un proprio registro linguistico a noi incomprensibile.


Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • I professori di Giapponese, più spesso di quanto si pensi, sono Intrusi. Se siete Nippomani, sappiate che vi odiano. E vi riconoscono dall'odore.
  • Gli assistenti madrelingua, molto di più!

Note

  1. ^ Anche se c'è di peggio, tipo gli Hikikomori, individui rintanatisi di propria spontanea volontà a vita, per capirci.
  2. ^ Nei limiti del possibile, ovviamente. Nessuno è veramente normale, figuriamoci un ex-nippomane.
  3. ^ Beh, non sempre, nei rarissimi casi in cui a compiere tale decisione è un individuo dotato di intenzioni serie, questo si trasforma inevitabilmente in un Nippomane Cosciente.
  4. ^ Che, per brevità, chiameremo JPLT. Per i nippomani, 日本語能力試験.
  5. ^ Se avete letto il resto dell'articolo, non vi risulterà difficile capire il perché.

Altri progetti


Le Fuckoltà dell'università Nonciclopedica
Applicabili e pratiche MedicinaAlternativa a MedicinaAlternativa alle prime dueFisioterapiaGinecologiaFarmaciaChimicaFisicaMatematicaEconomiaIngegneriaGeologiaInformaticaStatisticaScienze dei materialiScienze motorieBiotech
Teoriche e disoccupabili PsicologiaParapsicologiaFilosofiaLettereMediazione linguisticaStudi orientaliScemenze politicheScienze delle merendineStoriaSociologiaAntropologiaPedagogiaDAMSGiurisprudenzaAccademia di Belle ArmiConservatorioBeni culturaliArchitetturaDesignScienze ambientali
Inesistenti Facoltà di non rispondereCEPU
Questa è una voce di squallidità, una di quelle un po' meno pallose della media.
È stata miracolata come tale il giorno 14 dicembre 2008 col 71.4% di voti (su 7).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

Proponi un contenuto da votare  ·  Votazioni in corso  ·  Controlla se puoi votare  ·  Discussioni