Ni No Kuni

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Due nerd inveiscono contro il presidente della Namco per non aver localizzato la versione per Nintendo DS nonostante tutto.
« Ma non ho capito, alla fine la mamma torna in vita o no? »
(Giocatore confuso dopo aver finito il gioco.)
« Ma li mostracci sua! »
(Lucciconio su ogni cosa.)
« Qualcuno mi ricordi cosa ci faccio in questo gruppo... »
(Arsuino ogni 5 minuti.)
« L'accento inglese di questi personaggi è così smieloso che ho paura di ritrovarmi con un orso appiccicato al pacco prima di spegnere la console. »
(Yahtzee mentre recensisce il gioco.)

Ni No Kuni, Ni No Kuni: La minaccia della Strega Cinerea per coloro che hanno più fiato nei polmoni, è una trovata commerciale ad opera di Hayao Miyazaki e Namco per testare un nuovo tipo di film interattivo dove basta premere un paio di tasti per passare alle scene successive. I primi tentativi di implementare il sistema sul Nintendo DS fallirono miseramente e confinando il gioco solo nel Sol Levante, ma riprovandoci sulla PlayStation 3, Miyazaki e compagnia ebbero un successo internazionale, aprendo la strada a una nuova era di pigrizia nel creare videogiochi.

Trama

Avvertenza:
Questo articolo contiene dettagli che potrebbero rovinarti la "sorpresa", come per esempio il fatto che

La madre di Oliver non può tornare in vita, Shadar è in realtà buono e Pea è la Strega Cinerea da giovane.
Beh, ormai che l'ho detto puoi anche leggere tutto...

Un gioco adatto anche ai più piccini per la sua ambientazione innocente e frivola.

Tutto ha inizio nella famosa e attuale[citazione necessaria] città di Motorville dove incredibilmente[citazione necessaria] ogni singolo abitante si sposta in moto, auto o Space Shuttle: il protagonista Oliver, un bambino di 10 come gli altri, invece di aver scelto la carriera di allenatore di Pokémon ha deciso di voler guidare una sua auto, con i suoi amici che invece di farlo ragionare lo incoraggiano pure. L'unica persona con un minimo di cervello in tutto il paese è la madre di Oliver, e ovviamente muore dopo pochi secondi per questo.

Ora, normalmente in una situazione di questo tipo, un soggetto come Oliver dovrebbe andare fuori di testa e diventare un serial killer psicopatico con un feticismo personale per le MILF, ma dato che questa è una storia di Miyazaki succede che il protagonista piange come una fontana e le sue lacrime riportano in vita un pupazzo terrone di nome Lucciconio, il quale convenientemente gli dice che può esserci un solo modo per riportare in vita la morta: intraprendere un'avventura in un mondo fantasy parallelo per detronizzare un mago brutto e cattivo che regna da troppo tempo. Sapendo questo, metà dei giocatori hanno mollato il controller e hanno ucciso le proprie madri, mentre l'altra metà si è limitata ad annegare i propri dispiaceri nel frappé.

Con anche l'aiuto di una ragazzina fantasma di passaggio di nome Pea, Oliver parte e in meno di una settimana riesce già a placare tutti i conflitti nel mondo, a reclutare un paio di compagni e un esercito di Pokémon famigli locali e ad arrivare al portone del castello del cattivo, il Genio Nero Shadar: questi gentilmente dice al bambino che è un po' fuori di melone se spera di riportare in vita un morto in questo modo, ma per tutta risposta viene annichilito dagli incantesimi del bambino.

Tutto quindi sembra essere finito: il mondo è salvo, la mamma di Oliver rimarrà morta, e il bambino può anche pensare a questo punto di sfidare la Lega Pokémon locale. Ma il plot twist è dietro l'angolo, visto che alla versione PS3 ci avevano lavorato su anche i creatori di Shadow Hearts. Ecco infatti sbucare fuori dal nulla in stile Kirby il vero cattivo che aveva ordito di nascosto tutti gli intrighi fin dall'inizio: una candida figa di legno che, usando della cenere del caminetto di casa sua, decide di cambiare genere al gioco trasformando tutti in zombie e cambiando quindi il titolo in "Resident Evil - Fantasy Edition".

Per qualche motivo Oliver e compagnia sopravvivono all'apocalisse zombie e iniziano un'opera di purificazione globale con l'aiuto di una provvidenzialmente ricomparsa Pea, fino a che non giungono alla fortezza della lady di ferro: dopo ore di frasi fatte e pestaggi vari, finalmente riescono a farle capire che le apocalissi zombie nei videogiochi ormai sono passate di moda, dandole quindi come nuovo hobby il giardinaggio e facendo quindi terminare finalmente il gioco.

Come per molti giochi di ruolo però, il giocatore medio non si accontenta di questo finale, costringendo Oliver a girare nuovamente il mondo per migliaia di volte e risolvendo ogni missione secondaria possibile. Così tutti vissero felici e contenti, a parte il protagonista; ma sono dettagli.

La trama è finita, leggete in pace.


Personaggi

Oliver
Un famiglio dimostra la sua immensa fiducia nelle capacità di Oliver.

Il giovane protagonista, costretto fin da subito a entrare nel mondo magico senza bisogno di passare da un armadio e subito riconosciuto da tutti come il Gesù locale che li salverà dalla tirannia di Shadar. Quello che di fatto Oliver fa per quasi tutto il gioco è riprogrammare le emozioni degli abitanti del mondo divenuti cuorinfranti, ovvero gente che ha bisogno di un'emozione particolare per tornare """normale""". Fortunatamente Oliver può agire senza doversi affidare ai vari Corpi delle lanterne per fare ciò.

Dopo aver sconfitto tutti i cattivi, catturati tutti i Pokémon famigli del mondo e non essere riuscito a far risorgere la madre, Oliver si ritirerà a vita privata a Motorville, dove presto sarà sfrattato di casa per mancanza di soldi.

Lucciconio

Fata sfacciatamente burina a forma di banana, è compito suo istruire Oliver in tutte le arti della magia e del mondo magico da esplorare: peccato che metà delle volte lui stesso non sappia un tubo e l'altra metà lo spieghi con un accento così marcato da rendere pure Er Monnezza confuso.

Oltre a ciò, Lucciconio possiede una pratica lanterna nasale con cui vedere negli ambienti più bui, anche se il fatto che si possa riempire di muffa con un minimo di umidità neutralizza lo scopo in sé.

Ester

Figlia di un venditore di banane spacciatosi per saggio, dovrebbe in teoria essere l'ovvio interesse amoroso del protagonista, ma il fatto che entrambi siano bambini di 10 anni in un mondo zeppo di mostri brutti e cattivi non lascia molto spazio per tubare.

Ester comunque è l'addetta alla cattura dei Pokémon famigli, usando un'arpa speciale per convincerli a unirsi al gruppo: il metodo di seduzione più usato generalmente è quello di suonare l'intera discografia di Marco Carta fino a che il famiglio si arrende e implora pietà.

Arsuino

Il personaggio più sfigato di tutto il mondo alternativo a quello di Motorville: doveva di fatto essere un principe erede al trono di suo padre, ma a causa di cavilli familiari degni degli intrighi di Elisa di Rivombrosa, è finito in mezzo alla strada, dove ha iniziato fare il ladro di professione. Dopo aver provato invano a unirsi alla banda Cooper, Arsuino ha deciso di andarsene in giro per il mondo a fare il cleptomane, fino a che Shadar non ha pensato bene di renderlo inespressivo piazzandogli un Incubo a possederlo.

Esorcizzato da Oliver ed Ester, si unirà al gruppo per poi lamentarsi in ogni occasione possibile per aumentare l'ilarità generale da brava spalla comica.

Solo un cattivo così spietato può fare una cosa del genere.
Principe Calidonio

Fratello di Arsuino e regnante del virilissimo regno di Piggsbruck, per qualche motivo è sempre stato l'autistico della famiglia e al tempo stesso il prediletto del padre; dopo che il fratello ha levato i tacchi dal regno, Calidonio è praticamente andato a nozze con Shadar, il quale lo ha fatto spacciare per un cuorinfranto per nascondere la sua condizione.

Esorcizzato anche lui dal gruppetto di Oliver, verrà ad aiutarli solo dopo aver sconfitto Shadar giusto per dare un po' di soddisfazione extra ai possessori della versione PS3.

Shadar, il Genio Nero

Presunto cattivo e responsabile della morte della madre di Oliver, in realtà è un povero vecchietto incompreso che da giovane ha subito del nonnismo durante il servizio militare e da allora ha pensato bene di voler distruggere il mondo.

O quasi: di fatto, Shadar passa quasi tutto il gioco a tirarsela su quanto sia figo e tenebroso senza però fare niente se non rubare qualche pezzo di cuore a persone a caso o a usare degli Incubi per possederne altre. E quando Oliver e compagnia arrivano ad affrontarlo, il Genio Nero ha pure la faccia tosta di dire che in realtà lui stava proteggendo il mondo, ricevendo come ricompensa un incantesimo di luce in piena faccia.

Cassiopea, la Strega Cinerea

La vera cattiva dietro tutto, malvagia fino al midollo perché... perché... non si capisce bene. Sembra che da piccola qualcuno le avesse ucciso il padre e le avesse tolto i giocattoli, e quindi da allora ha deciso di voler purificare il mondo zombificando tutti con la sua cenere magica... aspettando migliaia di anni per qualche motivo. Sfiga vuole che Oliver e compagnia siano passati proprio nel momento in cui aveva deciso di entrare in azione, che peccato.

Assise degli Zodiarchi

L'Organizzazione XIII del gioco, anche se di fatto quello che fanno per 9/10 della trama è archittettare complotti assurdi che o non mettono in pratica o affidano a quell'incapace di Shadar. Nel tempo libero invece organizzano simpatiche partite a Trivial Pursuit dividendosi in squadre e con Cassiopea come arbitro.

Verso la fine si scopre che i membri dell'Assise sono solo una sega mentale della Strega Cinerea, ma in qualche modo riappaiono come il boss finale dell'ultimo momento, cercando di inserire quante più citazioni bibiliche in una sola volta.

Voci correlate

Curiosità

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  • Inizialmente il gioco doveva comprendere oltre al doppiaggio inglese e giapponese anche quello in lingua italiana; l'opzione venne subito scartata quando per doppiare Lucciconio, l'unica persona disponibile si rivelò essere Christian De Sica.
  • In teoria i cuorinfranti dovrebbero essere persone a cui Shadar ha rubato un'emozione; di fatto sono una massa di sfaticati e piagnoni che devono essere ricaricati come delle pile alcaline da Oliver.
  • Se in una famiglia ci sono un genitore abusivo o un figlio depresso, tutto ciò che potrebbe dire uno psicologo è una truffa: è invece certo che il soggetto è un cuorinfranto posseduto da un Incubo, e quindi serve chiamare un mago o un esorcista.